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I ragazzi di Ventura ieri sera ce l'hanno messa tutta per vincere la partita e qualificarsi con una giornata di anticipo ai sedicesimi di finale di Europa League, disputando un'egregia prestazione, ma hanno trovato la porta sbarrata da una "saracinesca" che al mondo si chiama Matthew Ryan. Almeno quattro le parate importanti e quasi incredibili del portiere australiano. Detto questo il gioco del Torino rispetto alla precedente partita col Sassuolo è stato agevolato dagli ampi spazi concessi dall'avversario, con il Brugge che ha giocato a viso aperto per vincere la partita. Soprattutto nel primo tempo le maglie larghe della linea difensiva piuttosto alta dei ragazzi di Preud'homme hanno regalato sulla corsia di destra dei corridoi liberi per le incursioni di Darmian che hanno messo in difficoltà la difesa. Peccato che nel primo tempo gli automatismi tra Amauri e Martinez siano stati inesistenti nonostante la loro buona volontà dei due ragazzi, perché comunque è mancata quella penetrazione centrale di un giocatore (che oggi non c'è nell'organico granata) capace di saltare l'uomo uno contro uno.
Poi nel secondo tempo le cose sono migliorate con un Toro che ha esercitato una buona pressione, tanto da sfiorare più volte il gol, che non è arrivato solo grazie alle prodezze del numero uno belga. Diciamo che se all'andata le prodezze le aveva fatte Gillet questa volta le ha fatte il suo collega. Dunque un doppio pareggio giusto che non qualifica entrambe le squadre, che dovranno aspettare l'ultimo turno. Il risultato di Helsinki- Copenaghen oggi come oggi è favorevole al Toro visto che il Brugge per non rischiare di compromettere la qualificazione dovrà cercare almeno di pareggiare la prossima partita contro i finlandesi, mentre i granata a questo punto potrebbero persino qualificarsi perdendo. I belgi infatti non potranno rischiare di perdere perché in caso di sconfitta, se il Torino dovesse vincere a Copenaghen, al turno successivo passerebbero i granata e i finlandesi...
Al di là di questi calcoli, ieri il Torino ha giocato con voglia di vincere trovando finalmente nei giovani Benassi e Martinez energie e grinta nuove; soprattutto il primo ha dato manforte al centrocampo granata, con forza fisica non indifferente, mentre il venezuelano è piaciuto oltre per un paio di conclusioni anche per le aperture fatte ai propri compagni.
Inutile dire che il gol ancora non c'è ma è piacevole vedere che i granata han cercato comunque di fare la partita. I difetti e i problemi di questa compagine rimangono comunque, anche perché gli spazi concessi ieri non saranno più disponibili nel massimo campionato di serie A per cui, senza parlare del derby, già contro il Palermo le difficoltà aumenteranno .
Amauri assolutamente volenteroso e combattivo non può essere un attaccante titolare, cosi come lo stesso Martinez; a centrocampo continua a mancare comunque il giocatore che illumini il gioco con una giocata per far arrivare in gol i granata. Ecco perché occorrono rimedi al mercato invernale.
E adesso c'è il derby... Caro Toro: lotta con orgoglio, volontà e rabbia come hai fatto oggi: la vittoria sembra impossibile, ma...
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