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Toro spadaccino

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Mancano ormai meno di 24 ore alla sfida tra Torino e Inter e le squadre stanno già affilando le armi mentre  mille pensieri sfilano nella mente dei calciatori. Una partita che le due compagini sentono molto...
Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 

800x600 Mancano ormai meno di 24 ore alla sfida tra Torino e Inter e le squadre stanno già affilando le armi mentre  mille pensieri sfilano nella mente dei calciatori. Una partita che le due compagini sentono molto a livello psicologico: l’Inter perché deve reagire al brutto inizio di stagione condito da troppe reti subite e qualche sconfitta bruciante, mentre il Toro ha voglia di far vedere ai propri tifosi che è capace di incornare anche i più grandi.

 

Nell’arena dell’Olimpico Toro-Ventura proverà a incornare lo Stramaccioni-Matador con l’astuzia di chi il campo di calcio lo conosce da tanti anni. E’ senza dubbio una partita difficile ma non impossibile per gli uomini di Ventura. Poi c’è il pubblico, i tifosi granata, che rispetto ad una qualsiasi arena spagnola grideranno "Forza Toro" e spingeranno con il loro boato le casacche granata cercando di far invece tremare le gambe ai tanti matador nerazzurri. Torino-Inter potrebbe decidersi a centrocampo. Infatti, chi dovesse prendere il sopravvento nel mezzo avrebbe poi più facilità di arrivare al tiro e quindi al gol. Il Toro dovrà cercare di sorprendere l’Inter sulla velocità, cercando di far volare gli esterni tanto da far aprire delle vere proprie falle nelle zone centrali nerazzurre. Lì potrebbero esserci gli inserimenti di Brighi e Sgrigna o Vives. Ma questa è solo una delle possibilità che hanno i granata per sfondare  una difesa che ha fatto acqua in questo inizio stagionale ma che recupera in extremis Samuel e l’argentino è davvero un mastino eterno. Sicuramente Rolando Bianchi sarà sottoposto alle cure di Samuel, ma il capitano granata è in un periodo di forma straordinario e lavora molto per la squadra. Potrebbe addirittura nel suo gioco a rientrare  portarsi a  spasso il granitico difensore lasciando più spazi per l’arrembare granata.

 

Inoltre, i nerazzurri recuperano anche Handanovic è questa non è una bella notizia per il Toro visto che lo sloveno nella sua carriera ha incontrato i granata tre volte, vincendo sempre. A centrocampo il duello sarà molto atletico e duro per i due granata Gazzi -  Brighi che dovranno fare molti straordinari nell’ affrontare tre atleti del calibro di  Gargano, Guarin e Cambiasso. Ma se sulle corsie esterne Stevanovic o Cerci a destra e Santana  a sinistra sapranno affondare bene, anche il centrocampo granata sarebbe di fatto più alleggerito dagli stantuffi  di Stramaccioni. E’ chiaro che il valore offensivo dell’Inter è ben noto a tutti, gente come Milito e Sneijder sono campioni temibili a patto che vengano serviti in velocità. Questa Inter è molto brava a chiudersi per poi ripartire mentre se deve fare la gara diventa più vulnerabile e meno equilibrata tra i reparti, sbandando paurosamente com’è successo contro la Roma. Qui forse potrebbe stare la strategia granata: attenderli per infilzarli con azioni ficcanti e veloci attraverso il gioco degli esterni. Di sicuro il Torino di quest’anno non ha timore reverenziale verso nessuno. Molte sfide attenderanno il Toro Venturiano, sfide difficili come quella contro l’Inter, non sempre il Toro potrà vincere, anche se giocherà sempre per farlo, com’è nella mentalità di Giampiero Ventura. Magari non di fioretto, ma di spada...

 

Gino Strippoli

 

(foto Dreosti)