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"Il Torino di Mihajlovic non può che andar via da Pescara con un buon sapore in bocca. Portare via un punto da un match fuori casa, dopo aver passato l'ultimo quarto d'ora in 9 contro 11, è sempre una bell'impresa. A dire la verità, in tutta la ripresa che ha visto il Torino giocare da Toro (già, solo la ripresa: a quando una partita giocata per intero e non per metà?), senza paura dell'inferiorità numerica. La squadra non ha mai abbassato troppo il baricentro e non si può dire che gli abruzzesi di Oddo (non certo una corazzata, questo è certo) abbiano mai messo sotto i granata, neanche quando si trovavano sopra di due uomini. Anzi, gli uomini di Mihajlovic non hanno mai smesso di pensare ai tre punti, e se su quel tiro di Belotti la palla, dopo aver preso il palo interno, fosse finita in rete, adesso staremmo parlando di un'impresa ancora maggiore.
Siamo però certi che alla vigilia nessuno, in casa granata, avrebbe firmato per un pari contro il Pescara. Lo 0-0 è un buon risultato, ma solo ed esclusivamente in relazione alle dinamiche di un match che i granata si sono complicati da soli, prima con la scellerata espulsione di Acquah, poi con l'imprudente calcione di Vives, costato il secondo rosso. Che il Torino possa essere contento di aver strappato il pari a questo Pescara è una verità da collegare strettamente al contesto. Tra cavolate ed eroismi è scivolata via una partita che, alla vigilia, era stata presentata da molti come una gara da vincere.
"E siamo altrettanto certi che, quando quest'estate è stato sorteggiato il calendario della stagione, in casa Toro non sarebbero stati contenti se avessero saputo che, dopo cinque giornate, il Torino si sarebbe trovato con solo cinque punti in cascina. Lo avevano detto in molti, compreso lo stesso Mihajlovic: "Converrà partire bene nelle prime giornate, perchè poi arrivano le partite difficili". Con tutte le attenuanti del caso, che esistono eccome, soli due punti contro Atalanta, Empoli e Pescara sono per questo Toro un bottino al di sotto delle attese. Adesso incombe un ciclo di fuoco: Roma, Fiorentina, Lazio e Inter nelle prossime cinque partite, seppur tre delle quali da affrontare in casa. Per non perdere fiducia e buon umore, al Torino toccherà tentare almeno un colpo da tre punti contro una "grande". Non c'è da disperarsi: quando tutti i giocatori saranno recuperati e alcune pedine torneranno in forma, questo Toro se la può giocare contro tutti. Ma ora è arrivato il momento di tornare a vincere, e i prossimi ostacoli sono rappresentati da squadre tecnicamente di livello superiore. Non sarà facile.
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