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Toro, tra mercato e modulo tattico

Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 
Quel modulo che fa arrabbiare molti tifosi granata, il celeberrimo 4-2-4, sarà ancora il gioco che proporrà il mister Ventura per il prossimo anno? Difficile pensare che il tecnico granata possa rinnegare un sistema di gioco che in...

Quel modulo che fa arrabbiare molti tifosi granata, il celeberrimo 4-2-4, sarà ancora il gioco che proporrà il mister Ventura per il prossimo anno? Difficile pensare che il tecnico granata possa rinnegare un sistema di gioco che in fin dei conti lo ha portato a centrare due obiettivi su due altrettanti anni: promozione in serie A e permanenza nella massima serie. Meccanismi che hanno sulle spalle due anni di ingranaggi ben oliati con giocatori che conoscono a memoria il sistema venturiano. Se poi durante il campionato non ha funzionato tutto a dovere questo è un altro discorso. Spesso ad alcuni errori del tecnico si sono aggiunte le modeste qualità dell’organico nel suo complesso. Con qualche aggiustamento tattico a centrocampo (magari a partita in corso inserendo un centrocampista in più e optando per un più robusto 4-3-3), senza per forza di cose disconoscere il suo credo, il mister Ventura potrebbe affrontare la nuova stagione cercando il cosiddetto salto di qualità per il Toro verso la sinistra della classifica.

Il possibile arrivo di Weiss e la conferma di Cerci,le voci su Schelotto e l’interessamento su un giovane esterno argentino ( Zavagno ne ha visionati davvero tanti ) indirizzano a pensare che lo schema di gioco non cambierà.

Occorrerà fare mercato con la M maiuscola. Il patron del Toro deve far dimenticare ai tifosi la mancata conferma di Bianchi ma soprattutto deve cercare di dare una svolta alla sua presidenza e al suo attaccamento e interesse per il Toro. Molti tifosi gli rimproverano poco affetto verso i colori granata e poca voglia di investire per costruire una squadra sempre più forte. Il mercato di quest’anno è il guado per capire realmente le intenzioni societarie.

Capitolo cessioni: Angelo Ogbonna ormai è un ex granata, sia per i tifosi che non lo amano più sia per la Società che grazie alla sua cessione dovrebbe intascare soldi freschi (13 milioni di euro) e magari anche un giocatore di buona qualità (potrebbe essere Antonini via Milan e l’altra metà di Verdi, il tutto per un valore di 18 milioni di euro). Difficilmente il centrale granata vestirà il bianconero.

Danilo D’Ambrosio sta cercando a detta del suo procuratore altri lidi contrattuali e non solo. Una delle ipotesi sarebbe un ritorno nella sua casa-madre Fiorentina come parziale conguaglio nel riscatto di Cerci. Difficile il suo inserimento verso Napoli visto che Benitez predilige avere giocatori di esperienza internazionale. Una piccola voce lo porterebbe in terra friulana, anche qui legata al riscatto di Barreto. Un altro giocatore in partenza verso Palermo potrebbe essere Vives, il napoletano è giocatore che in serie B può fare la differenza a centrocampo e il Toro si sa con il Palermo ha molte trattative in corso. Per Di Cesare che ha ancora un anno di contratto quest’ultima stagione potrebbe essere stata l’ultima in granata, stessa cosa dicasi per Stevanovic persosi inesorabilmente, ed è un vero peccato viste le indubbie qualità tecniche del giocatore. I Giovani: ragazzi molto interessanti e di qualità il Toro li ha, si tratta di farli crescere bene e valorizzarli. L’esempio di Chiosa è sotto gli occhi di tutti, campionato eccellente con la Nocerina che sta per conquistare la serie B. Farlo rientrare per non farlo giocare non avrebbe senso, meglio lasciarlo a Nocera dove affronterebbe il campionato di serie B da protagonista e pronto al rientro fra un paio di stagioni. Un esempio che dovrebbe essere seguito da Abou Diop magari a Castellamare dove ritroverebbe sia Suciu che Verdi in odore di riconferma in prestito. Il centravanti della Primavera ha qualità e grinta da vendere e un campionato da titolare gli servirebbe per essere poi protagonista in maglia granata. Acquisti: A parte l’ufficializzazione di Padelli, portiere che ha giocato solo 9 partire la scorsa stagione per altro per l’infortunio di Brkic, il Toro sta vagliando molti giocatori sul mercato argentino come in quello nostrano. Detto, le scorse settimane, di Facundo Ferreyra, centravanti di movimento e di buon fiuto del gol, visionato più volte nel corso della stagione da Zavagno, il Toro ha necessità di concretizzare le trattative al più presto. Se Weiss sembra ormai in dirittura d’arrivo per le punte (ne occorrono almeno due) siamo ancora legati a punti interrogativi e qualche certezza. Le certezze sono quelle legate a Maxi Lopez e Scocco che difficilmente verranno al Toro, il primo perché ha un ingaggio di 1 milione a stagione mentre il secondo perché occorrerebbe tirare fuori almeno 5 milioni di euro e da questo punto di vista la società granata non sembra volerli spendere. Molto più concreta sembrerebbe la pista che porta ad Ardemagni, possibile acquisto di cui abbiano dato notizia un paio di settimane nell’editoriale “ Ne Scocco, ne Maxi Lopez”. Petrachi voleva portare il giocatore già a gennaio senza riuscirvi vedremo nei prossimi giorni se decollerà o meno la trattativa con l’Atalanta. E’ chiaro che la linea d’attacco granata non potrebbe fermarsi al solo centravanti modenese, a Barreto e a Meggiorini (probabile la sua conferma). Ci vuole una punta di assoluta qualità in grado di garantire almeno i gol di capitan Bianchi realizzati quest’anno. Qui il punto interrogativo sul nome è d’obbligo. A centrocampo alla possibile conferma di Basha, il Toro dovrà indirizzarsi su un vero tessitore di gioco, capace di essere ragno per una ragnatela di passaggi tanto amata da Ventura. Cigarini non arriverà sotto la Mole. Pier Paolo Marino, d.s, bergamasco ha tutte le intenzioni di riscattarlo dal Napoli. Non sarà nemmeno il solito Almiron a dirigere il traffico granata. D’Agostino del Pescara (31 anni, 4 anni fa era in nazionale ) potrebbe invece essere una valida soluzione, giocatore di esperienza e dotato di tiro da fuori area, già Campione d’Europa con l’Under 21 nel 2004. Il ragazzo ha segnato 28 reti in serie A con 238 presenze, e non sono poche per un centrocampista. Altro nome caldo per la mediana granata è quello di Francesco Bolzoni, giocatore di 24 anni che ha esordito in serie A con l’Inter di Mourihno, cosi come quello di Edgar Barreto di 29 anni del Palermo. In difesa tenendo presente le conferme di Rodriguez, Glik e Darmian i granata dovranno trovare un terzino sinistro che potrebbe essere il milanista Antonini. Circola in questi giorni il nome di uno svincolato argentino di nome Valentini capace di destreggiarsi sia come terzino destro che come centrale, è il capitano del Rosario e ha solo 24 anni, può essere un buon affare per la linea difensiva granata. Adesso vedremo come si muoverà la dirigenza granata. I nomi sono tanti ma per adesso le certezze son davvero poche.

 

Gino Strippoli(foto zimbio.com)