La posizione in classifica dei granata di Giampiero Ventura è rasserenante tanto da non dare obbligo di vittoria a tutti costi. D'altronde, i punti dal terz’ultimo posto sono ben 11 e rappresentano un margine di sicurezza di tutto riguardo rispetto alla linea di retrocessione. Questo non vuol dire rinunciare a cercare la vittoria ma semplicemente affrontare oggi i Ducali di Donadoni con la massima tranquillità, e se mai dovesse arrivare un pareggio nessuno potrebbe rimanere deluso, visto l’organico di tutto rispetto del Parma.La partita cui andrà incontro il Toro è difficile visto che il Parma cercherà di invertire il suo ruolino di marcia che fa registrare, nelle ultime otto partite, solo tre miseri punti conditi da ben cinque sconfitte. Una marcia da vero “gambero” ma che non spiega molto l’involuzione di questa squadra che tra le sue fila dispone di giocatori giovani e di esperienza di assoluta qualità.Tra le due compagini chi sta meglio moralmente e psicologicamente è il Toro mentre il Parma dovesse mai subire un'altra sconfitta vedrebbe di colpo il suo campionato notevolmente ridimensionato rispetto alle premesse estive e forse anche la panchina di Donadoni potrebbe subire qualche scossone .Torino che senza Cerci “Il Magnifico” dovrà agganciarsi alla fantasia di Santana per cercare i corridoi giusti per infilarsi tra le maglie avversarie . Un' assenza quella dell’ex viola che potrebbe persino scombussolare le carte nel sistema difensivo emiliano. Infatti Cerci quando è in campo è vero che assicura tanta qualità ficcante ma anche una certa prevedibilità di gioco granata, le azioni di attacco passano per un buon 38% a partita sulla fascia destra. Senza “il Magnifico”sulla destra Ventura dovrebbe schierare ad onor di logica lo sloveno Birsa che non ha la velocità guizzante di una vera ala ma assicura qualità a centrocampo e precisi cross per la testa di Bianchi. Visto che però la logica nel calcio viene spesso sconfessata non stupirebbe il vedere un Torino schierato con due vere ali , Santana e Stevanovic con Menga pronto a fare la sua parte. Di sicuro un Toro più arrembante potrebbe creare più pericoli alla difesa avversaria e provare a vincere una partita che invertirebbe il trend di sconfitte delle due ultime trasferte. Intanto ingiustizia è stata fatta con la conferma delle tre giornate di squalifica per il corretto Diop che nulla ha fatto se non quello di difendere la palla con un braccio alzato. Da oggi, se l’intervento del senegalese è stato definito violento, la Corte di Giustizia Federale, visto che di “giustizia “ si tratta, dovrà tenere equiparato questo parametro anche per tutte le squadre e i giocatori più noti, mentre i massimi vertici arbitrali dovranno cercare qualche espediente per non espellere per un banale intervento (per tre giornate) un giocatore per squadra a partita.Gino Strippoli (Foto Dreosti)
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Toro, tranquillo ma senza rinunciare alla vittoria
La posizione in classifica dei granata di Giampiero Ventura è rasserenante tanto da non dare obbligo di vittoria a tutti costi. D'altronde, i punti dal terz’ultimo posto sono ben 11 e rappresentano un margine di...
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