Negli ultimi tempi, con i granata che sono passati dal 3-5-2 al 3-4-3, al vecchio 4-2-4 e poi domenica a Cagliari ad una sorta di 4-3-3 con El Kaddouri che faceva di fatto il trequartista, abbiamo elogiato Ventura per la capacità di cambiare modulo adattandosi a situazioni differenti e mettendo così in difficoltà l’avversario. UN PREGIO O UN DIFETTO?- Tale pregio però potrebbe comportare anche dei rischi e allora sorge spontanea una domanda: tutti questi cambiamenti sono davvero un’arma in più o generano soltanto confusione? GIOCATORI SPAESATI?- Il rischio è infatti quello di lasciare i giocatori spaesati e confusi di fronte a tutte queste modifiche, senza sapere più che pesci pigliare. Essere camaleontici e saper cambiare in corsa è senza dubbio una dote importante, ma non bisogna abusare di questa capacità. LA POSSIBILE SOLUZIONE- L’ideale sarebbe avere un modulo fisso, di riferimento, da cambiare solo a partita in corso e solo se necessario, come mossa per sorprendere l’avversario. Altrimenti quella che era una forza potrebbe trasformarsi in una debolezza. Roberto Maccario Foto Dreosti
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Toro, troppi cambi di modulo?
Negli ultimi tempi, con i granata che sono passati dal 3-5-2 al 3-4-3, al vecchio 4-2-4 e poi domenica a Cagliari ad una sorta di 4-3-3 con El Kaddouri che faceva di fatto il trequartista, abbiamo elogiato Ventura per la capacità di cambiare...
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