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Toro, tutti i numeri di Marcelo Larrondo

Giacomo Zanetello
Accolto al suo arrivo da dubbi e perplessità generali, Marcelo Larrondosi sta dimostrando il vero colpo inaspettato del mercato estivo del Toro: è andato a segno...

Accolto al suo arrivo da dubbi e perplessità generali, Marcelo Larrondosi sta dimostrando il vero colpo inaspettato del mercato estivo del Toro: è andato a segno in tutte le 3 partite disputate (4 reti in totale) facendo vedere buone cose. Ottimo soprattutto il feeling tra lui e l’altro nuovo acquisto del reparto offensivo, Ciro Immobile. Andiamo a scoprire qualcosa di più del possente attaccante argentino.   L’APPRODO IN ITALIA – Anche Larrondo, come il collega Immobile, si è messo in mostra per la prima volta al Torneo di Viareggio: era il 2008 e vi partecipò con la formazione giovanile del River Plate, segnando 4 reti (in quell’edizione il capocannoniere del torneo fu Mario Balotelli con 7 gol). L’estate seguente viene acquistato dal Siena per giocare con la squadra Primavera, con cui raggiunge la finale Scudetto, persa contro il Palermo, dopo che nelle due partite precedenti aveva messo a segno complessivamente 3 reti.   GLI ESORDI IN A – Con la prima squadra del Siena colleziona, dall’esordio nel novembre 2009 fino alla cessione dello scorso gennaio, 32 presenze in Serie A e 27 nel campionato cadetto, segnando rispettivamente 2 e 6 reti: in totale 8 gol, 3 dei quali di testa. Per lui nell’esperienza toscana anche 4 assist vincenti, 2 in A ed altrettanti in B.   FIRENZE – Nell’ultimo mercato di riparazione abbandona Siena ma resta in Toscana, trasferendosi alla Fiorentina. Con la maglia viola non riesce però a ritagliarsi molto spazio: solo 7 partite di campionato per lui, appena due da titolare. In soli 270 minuti riesce però a timbrare il cartellino per due volte, contro Atalanta e Chievo. Un impiego troppo scarso per permettere di giudicare il giocatore, ma va detto che di solito è difficile farsi trovare pronti se chiamati in causa così poche volte e solo per giocare qualche scampolo di partita. In tale situazione perciò un rapporto minuti/gol di 135 non è affatto da sottovalutare.   CARATTERISTICHE – Grandi doti fisiche, molto abile nel gioco aereo (una conclusione di testa ogni 68 minuti, solo 4 attaccanti meglio di lui nello scorso campionato), è anche una punta che si sacrifica molto per la squadra: per lui una sponda riuscita ogni 15 minuti di gioco. Per capirci, per Rolando Bianchi questo rapporto lo scorso anno è stato di una ogni 20 minuti. Infine, un contrasto aereo effettuato ogni 7 minuti, il quarto miglior rapporto tra gli attaccanti della Serie A. In conclusione, una prima punta che sa far valere la sua possenza, ed i cui centimetri potrebbero tornare utili per sfruttare i cross dalle fasce. Dopo le ottime prestazioni estive, che sembrano convincere un po’ tutti, Torino potrebbe diventare la piazza giusta per permettere finalmente a Larrondo di dimostrare tutto il suo valore, giocando (si spera) con più continuità.   Giacomo Zanetello (dati forniti da Opta – www.optasports.com/it)