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Toro: un 4 maggio splendido, perfetto. E Glik ha commosso tutti…

Manolo Chirico
Tocco di Mano / I granata vincono in trasferta contro il Chievo: il modo migliore per onorare gli Invincibili, assieme ai propri tifosi

Un 4 maggio splendido, per non dire perfetto. Da dove cominciare non saprei. E allora facciamola semplice e andiamo con ordine.La mattina il Filadelfia è tornato vivo, con in campo le vecchie glorie di un tempo e i cuori granata accalcati, intenti a battere più forte che mai. Migliaia di tifosi lì a cantare a squarciagola e a batter le mani così forte, da farsi venire i lividi dalla gioia. 

Nessun fischio finale, solo una grande 'invasione' di campo. Fine della contesa, inizia la festa: su il sipario, si aprono le danze del 4 maggio. 

Il Toro va in campo alle 15, con tanto di maglia speciale dedicata agli Eroi Immortali. La Maratona itinerante espone la formazione che ha scritto la storia del calcio: il Grande Torino. Minuto di silenzio rispettato da tutto il Bentegodi e forse - ci piace immaginare che sia così - da tutto il mondo. La ''ruota'' smette magicamente di girare, tutto è fermo. Tutti ricordano gli Invincibili.

La squadra vince, porta a casa i tre punti e continua a cullare dentro sé il sogno europeo. Ma la mente dei giocatori questa volta non è tanto rivolta a quanto fatto in campo. I ragazzi, pensano solo a tornare a casa il prima possibile. Dove ad aspettarli c'è una folla in festa: tutta la Torino granata è pronta ad abbracciarli, per andare a salutare ''Loro''. Ancora una volta, il 4 maggio. Come vuole la tradizione di casa. 

Arriva quindi il momento che tutti stavano aspettando: la parola passa a capitan Glik. Un respiro profondo, lo sguardo rivolto al cielo e poi via, tutto d'un fiato: ''Bacigalupo, Ballarin Aldo, Ballarin Dino, Bongiorni, Castigliano, Fadini, Gabetto, Grava, Grezar, Loik, Maroso, Martelli, il nostro capitano Valentino Mazzola, Menti, Operto, Ossola, Rigamonti, Schubert''. 

Pelle d'oca. Il polacco a fatica trattiene le lacrime. E a noi tutti salgono i lucciconi agli occhi...

Un 4 maggio splendido, anzi. Diciamolo pure: un 4 maggio malinconicamente perfetto.