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Toro, un’estate fa eri più forte o più debole?

Nicolò Minella

Come cambia la squadra granata reparto per reparto rispetto alla passata stagione

 

"Terminato da poco il calciomercato, facciamo un rapido confronto tra la rosa del Torino che si accingeva ad affrontare la scorsa stagione e quella di quest'anno, reparto per reparto.

" PORTIERI- Nella stagione passata gli estremi difensori erano Padelli,Lys Gomis e Berni. Il primo, autore di un'annata positiva e fresco di convocazione in Nazionale, è stato confermato, mentre gli ultimi due sono stati rimpiazzati dal rientrante Gillet e dall'ex Inter Castellazzi. Il reparto dei portieri, grazie alla recente maturazione di Padelli e all'esperienza di Gillet e Castellazzi, sembra dare, quindi, maggiori garanzie rispetto all'anno scorso.

" DIFENSORI- In difesa sono rimasti Bovo, Glik, Moretti e Maksimovic ed è partito Rodriguez. I nuovi e giovani innesti sono l'uruguaiano Gaston Silva e lo svedese Jansonn. Il reparto dei difensori, è, molto probabilmente, il vero punto forte dei granata. Il trio Bovo-Glik-Moretti appare, infatti, ben collaudato e garantisce equlibrio e solidità alla squadra. Sugli esterni (terzini considerati centrocampisti nel 3-5-2 venturiano) sono rimasti l'insostituibile Darmian e Masiello. D'Ambrosio e Pasquale sono, invece, partiti e sono stati sostituiti dall'ex Parma Molinaro (uno dei miglori nel precampionato granata) e dal brasiliano Bruno Peres, giocatore sicuramente interessante, ma giudicabile solamente una volta sceso in campo. Alla luce di quanto appena riportato, il Toro di quest' anno sembra essersi numericamente e qualitativamente rafforzato nei difensori centrali. Per quanto concerne il discorso terzini (o esterni bassi del centrocampo a 5), invece, la partenza di D'Ambrosio ha sicuramente rappresentato, da un punto di vista tecnico, una perdita importante, ma un giocatore di corsa e sacrificio come Molinaro e il ventiquattrenne Bruno Peres possono dare un notevole contributo alla causa.

"CENTROCAMPISTI- In mezzo al campo Ventura potrà contare ancora sulla qualità di Vives, protagonista di una grande stagione in cabina di regia, così come su quella di Basha, Gazzi e Farnerud; non ci sono più Nicola Bellomo e Matteo Brighi, ma al loro posto sono arrivati un incontrista come Nocerino, il giovane Benassi e Ruben Perez, ex Under 21 spagnola e primo sotituto di Vives nel ruolo di regista davanti alla difesa. L'Europa League impone al Toro di ampliare la rosa in tutti i settori, ma i nuovi arrivi, oltre a far numero, possiedono caratteristiche di vario genere che permettono al centrocampo di essere più completo in tutti i fondamentali. Il Toro può, infatti, vantare in rosa la presenza di rubapalloni come Nocerino e Gazzi, di direttori d'orchestra come Vives e Ruben Perez e di mezz'ali abili sia in fase d'interdizione, sia negli inserimenti, come Farnerud e Benassi. La sensazione generale è quella di una mediana discreta da un punto di vista qualitativo e molto buona sul piano del temperamento. Peccato per l'epilogo della vicenda Kurtic, giocatore che in termini di qualità avrebbe potuto dare molto, ma, anche senza il neo giocatore della Fiorentina, il centrocampo dei granata sembra essersi rafforzato.

" ATTACCANTI- Sulla trequarti a El Kaddouri, chiamato ad una continuità di rendimento che darebbe definitivamente ragione al suo indubbio potenziale, si è aggiunto il talentuoso argentino ex Boca Juniors Sanchez Mino.

"In avanti sono partiti i due pezzi da novanta: Immobile con destinazione Borussia Dortmund e Cerci con destinazione Atletico Madrid. A sostituirli sono giunti in granata Quagliarella e Amauri, mentre Martinez ha preso il posto di Meggiorini, con Larrondo e Barreto ancora parte del progetto. Il discorso sulle punte non è semplice per un'innumerevole serie di ragioni. La coppia titolare, formata presumibilmente da Quagliarella e Amauri, è da valutare sul campo. Le perplessità intorno a questi due giocatori sono, più che altro legate, ad un'eta che non è più quella dei tempi migliori, ad una condizione fisica non ottimale (i pochi minuti giocati da Quagliarella nella scorsa stagione potrebbero farsi sentire) e ad una compatibilità tutta da verificare. Quel che è certo è che il Toro ha perso la coppia d'attacco più prolifica della scorsa Serie A, ma la speranza che l' esperienza e la classe del centravanti di Castellamare di Stabia e la potenza di Amauri (che si sta giocando l'ultima chance della sua carriera) possano stupire piacevolmente Ventura e tifosi è l'ultima a morire. Non bisogna sottovalutare, inoltre, l' importanza della presenza di un giocatore interessante come Martinez e di quel Larrondo che, una volta dimenticato l'errore dal dischetto contro l'Inter, avrà una stagione intera per dimostare il suo vero valore.

"Nel complesso si può dire che la rosa sia più completa, anche se forse manca quel qualcosa in più che poteva essere dato da due top players come Immobile e Cerci. Le chiacchiere, in ogni caso, in questo momento dell'anno servono a poco: a parlare sarà il campo, l'unico vero e inappellabile giudice.