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In due partite sei gol sono davvero tanti e il Toro non trova più la sua difesa, reparto che è stato il punto di forza della squadra granata finora. Contro il Genoa i gol dei rossoblú sono nati nuovamente per errori dei difensori, compreso il portiere. Inoltre questo Toro non sa più vincere, d'altronde nel mese di ottobre i soli due punti conquistati sono davvero poca cosa.
Eppure ieri la squadra di Ventura aveva illuso un po' tutti sfoggiando nei primi 50 minuti un bel calcio, con la sola macchia nell' azione del primo gol di Laxalt, lasciato libero in area, complice la smanacciata di Padelli in uscita. Sul 2-1 il Toro ha abbassato gradatamente il baricentro facendo salire sempre più il Genoa che ha raggiunto il pareggio. La reazione dei granata non si é fatta attendere e con la forza di volontà e un po' di fortuna è arrivato il terzo gol. Sembrava fatta eppure il Toro ha lasciato troppo campo agli uomini di Gasperini che hanno raggiunto il meritato pareggio. Se non si può equiparare ad una sconfitta il punto guadagnato dai padroni di casa, si può definire comunque una grande delusione. Peccato vista la bella prestazione di Belotti che ha conquistato definitivamente il pubblico.
Ad ogni modo niente scusanti: il Toro questa partita non l'ha vinta per demerito suo, più che per merito dei genoani. La difesa balla troppo e il centrocampo fa poco filtro. Il gioco a tratti è stato persino eccellente, ma poi è stato vanificato da errori che ti portano a prendere in 10 giornate ben 15 go; per questo motivo, dunque, occorrerà rivedere qualcosa nel reparto arretrato, che continua a non trovare le sincronie giuste. Prendere ad esempio il secondo gol di ieri sera, nato da una verticalizzazione centrale, così com'è successo con la prima marcatura di Anderson a Roma contro la Lazio.
E' sicuramente un brutto pareggio, che fa male al morale anche e sopratutto in vista del derby, ed intanto il Toro in classifica è tornato nella parte che non conta, a livello di posizioni utili all'Europa. Peccato perché questa squadra ha qualità, ma pecca in continuità durante la partita e sopratutto non sa chiudere i conti una volta in vantaggio.
Adesso, però, testa al grande appuntamentoi, al derby di sabato: un match che si sarebbe potuto affrontare con una condizione psicologica migliore, accumulando magari qualche punto di morale sui rivali bianconeri, anche loro invischiati in un periodo non positivo.
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