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Toro, un pareggio che sa di vittoria

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Era destino che la capolista Roma fermasse la sua corsa a Torino. In casa granata vive da due stagioni l'ottavo Re di Roma, Alessio Cerci, troppo presto ripudiato dalla sua squadra del cuore. Adesso Re Cerci " il magnifico" é l'idolo granata e...
Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 

Era destino che la capolista Roma fermasse la sua corsa a Torino. In casa granata vive da due stagioni l'ottavo Re di Roma, Alessio Cerci, troppo presto ripudiato dalla sua squadra del cuore. Adesso Re Cerci " il magnifico" é l'idolo granata e quest'anno sta consacrandosi al grande calcio anche come realizzatore. Contro i giallorossi ha griffato con gol d'autore il pareggio granata e anche la sua ottava rete in campionato. Un pareggio stravoluto dal Toro con una partita, sopratutto nel secondo tempo, gagliarda e grintosa come non si vedeva da tempo, sempre in attacco, rischiando anche qualcosa in alcune ripartenza romane ma alla fine le parate in questa partita le ha fatte solo De Sanctis di cui una strepitosa su tiro di Meggiorini. Già il "Meggio" é stato molto bravo a impegnare la difesa avversaria ma anche a dare a Cerci l' assist per il gol. È un pareggio che sa di vittoria ai punti visto che il portiere granata alla fine ha fatto solo una parata con un uscita sui piedi di un attaccante giallorosso dopo un tiro rimpallato di Immobile. Una prestazione quella granata che é il giusto riscatto rispetto alle scialbe prestazioni di Napoli e Livorno. Dopo tutto si affrontava la capolista sempre vincente in dieci partite. Nell' unica vera disattenzione della difesa granata la Roma ha castigato il Toro ma la reazione di Cerci e company é stata esemplare. Il modulo delle tre punte funziona bene in casa granata e si dovrebbe continuare così visto che per Cerci si aprono più possibilità di andare in gol. Ottima la prova del centrocampo sorretto dal binomio Gazzi-Basha che ha eretto una bella barriera in mezzo al campo. Certo la qualità della squadra di Garcia si é vista in campo sopratutto nel primo tempo con le giocate di Pjanic, Florenzi e Strootman ma la voglia di uscire a testa alta dei ragazzi di Ventura ha prevalso sulla differenza tecnica tra le due compagini. Il Toro ha fermato la squadra record di vittorie, cosa che non era riuscita a nessuno. La Roma di solito quando va in vantaggio poi gestisce il risultato mentre con il Toro non é riuscita grazie ai giocatori granata che sono stati molto attenti e concentrati fino all' ultimo sfruttando ogni volta le possibilità di ripartire velocemente, mettendo sempre in difficoltà la retroguardia romana. Adesso bisognerà continuare su questa squadra già a Cagliari. Il Toro ha funzionato bene perché ha saputo affrontare l' avversario senza paura iniziando a giocare dal primo minuto con un 4-2-4 per poi passare nel secondo tempo in un 4-3-3 che ha dato il giusto risultato. Un pareggio che é anche importante mentalmente per i giocatori a dimostrazione che se vogliono possono fa ogni risultato contro qualsiasi squadra. Gino Strippoli