Quando la paura da classifica incalza le squadre in genere stentano a trovare delle buone trame di gioco. A Marassi, tra Genoa e Torino, ne è nato un pareggio da paura, perché nell’arco della partita le due squadre hanno avuto le occasioni per vincerla, facendo correre lunghi brividi ai rispettivi tifosi. Più paure per i rossoblù nel secondo tempo, con i granata che fino al 95’ hanno dato il massimo sforzo per cercare la vittoria. Meglio il Genoa sul finire del primo tempo e nei primi dieci minuti del secondo tempo. Alla fine un pareggio giusto che però non condensa appieno le occasioni sprecate dal Toro con Sgrigna . L’attaccante granata è stato il vero “mattatore” in negativo della giornata. Nulla contro l’uomo, ma zero spaccato per il giocatore. Questa partita ha dato la definitiva dimensione al giocatore, bravo per la categoria inferiore ma nullo in serie A. Troppe le occasioni passate tra i suoi piedi e sbagliate clamorosamente. Con la sagra degli errori che è iniziata al 18’ del primo tempo quando spreca un’occasione nata su incursione di Cerci, poi al 24’ quando viene imbeccato bene solo in area ma si fa anticipare dai difensori avversari, al 38’ tira da fuori area con telefonata anticipata a Frey al posto di giocare la palla. Un po’ di luce la fa vedere su una punizione conquistata da Bianchi con palla che sorvola la traversa di 20 centimetri, poi di nuovo in apnea al 77’ quando si fa anticipare nuovamente ed ancora la traversa al 34’: sfortuna? Ma no, gol sbagliato! L’attaccante granata sbaglia lo stop perdendo il tempo giusto, andando poi al tiro da fermo e di sinistro. Finito qui? No! Altra occasione al 41’ con Sgrigna che tira a giro debolmente da buona posizione e Frey che ringrazia. Se un attaccante fa così tanti errori per giunta decisivi per il risultato finale… Se le occasioni sprecate potrebbero fare infuriare, un lieve sorriso può arrivare dalla prova complessiva della squadra che, pur con i suoi limiti evidenti, ha cercato comunque la vittoria. Ed è un peccato che alcuni giocatori non seguano l’impegno coriaceo di capitan Bianchi ( che segna sempre lui) capace di sbattersi in attacco e di rincorrere gli avversari sin nell’area granata. L’unico vero traversone ben disegnato da Birsa è stato tramutato in gol dal centravanti granata al 19’ del primo tempo. Altre volte ci sono state occasioni per dare a Bianchi altri palloni volanti ed invece altri sono stati i disegni dei compagni, anche quando al 32’ una punizione dal limite viene sprecata cercando uno schema con appoggio rasoterra che non ha portato frutti. Perché non mandarlo quel pallone direttamente in area? I gol dovrebbero nascere dentro l’area per questo Toro che non possiede tiratori da fuori area! Perché allora insistere su questi palloni che inevitabilmente vengono poi sprecati? La BB , Birsa - Bianchi, nelle ultime due partite ha fatto gonfiare la rete nel medesimo modo: traversone alto e incornata. Perché non ripetere più volte questo “schema”? Bianchi è in forma, sfruttiamolo al meglio! D'altronde Rolando ha creato anche una bella occasione al 44’ andando a sfondare in area la difesa avversaria da vero ariete mettendo poi una palla a centro area deviata in angolo. Anche Cerci ha dato dei bei palloni, anche se la sua prova è sempre incostante, come all’85’ con perfetto servizio in area per l’incornata di Vives che va a sfiorare il palo alla sinistra del portiere genoano. Va riconosciuto a Cerci anche di aver cercato la porta all’11’, sfiorando il palo con un bel tiro forte a giro. Precedentemente D’Ambrosio e poi lo stesso Vives avevano impensierito seriamente la difesa avversaria con due tiri consecutivi. Tante le occasioni create contro il Genoa che però non premiano il Toro.Se il mio editoriale finisse qui ci sarebbe da eccepire sulle prime righe quando si scrive di pareggio giusto. Infatti il Genoa non è stato a guardare, anzi, nei primi minuti della partita, grazie agli errori della difesa granata, compreso Gillet, ha impensierito più volte la porta granata come al 5’ quando un incomprensione tra Rodriguez e il portiere ha mandato al tiro Borriello sventato dal numero uno torinista.Ancora al 12’ da un rinvio sbagliato di Gillet nascerà un azione che porterà al tiro Borriello con respinta del ‘belga’. La sfera andrà poi a Vargas che farà correre brividi ai granata con un tiro che andrà di poco a lato. Ancora al 48’ e al 50’ Immobile e poi Granqvist di testa impegneranno il portiere granata. E’ mancata ancora una volta la vittoria, ma è un pareggio che diventa prezioso visti i risultati delle altre squadre che sono in piena bagarre per non retrocedere. Prezioso lo è ancor di più perché mette in evidenza la necessità di intervenire seriamente sul mercato di gennaio, che non vuol dire trattare giocatori come Livaja, Moscardelli, Morimoto o altri sui generis e magari far partire Bianchi. Se va via Bianchi deve arrivare un giocatore potenzialmente di pari livello. A Marassi in tribuna c’era ad assistere alla partita uno dei primi acquisti rossoblù, un certo Floro Flores, con Matuzalem già ad allenarsi in quel di Genova. Il Toro fino adesso sta a guardare… fino a quando?Gino Strippoli(Foto Dreosti)
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Toro: un prezioso pareggio, ma Sgrigna…
Quando la paura da classifica incalza le squadre in genere stentano a trovare delle buone trame di gioco. A Marassi, tra Genoa e Torino, ne è nato un pareggio da paura, perché nell’arco della partita le due squadre hanno avuto...
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