È stato lo stesso Juric, nella conferenza stampa precedente a Torino-Roma, a ritenere l'incompatibilità di Vlasic, Miranchuk e Sanabria, quello che teoricamente avrebbe dovuto essere il tridente titolare. Questo non vuol dire che Vlasic e Miranchuk, pur avendo caratteristiche simili, non possano giocare insieme. Anzi, nel breve periodo in cui hanno avuto una punta come Pellegri davanti, hanno reso alla grande. Ma quando Pellegri si è infortunato, è tornato in campo Sanabria, che per caratteristiche è più propenso a ricevere il pallone sui piedi. Il problema è proprio questo: se hai tre attaccanti che vogliono il pallone sui piedi, non hai nessuno che possa darti profondità, andando a ricevere passaggi progressivi alle spalle dell'ultima linea. Questo è stato un problema per larghi tratti della stagione, risolto (oltre che con gli interventi di Juric sui movimenti di Sanabria) con l'ingresso di uno tra Radonjic e Karamoh nella formazione titolare. Il serbo e il francese sono due giocatori molto rapidi e di conseguenza molto più propensi a ricevere un passaggio alle spalle della linea difensiva avversaria. Questa tendenza ce la confermano anche i dati: se consideriamo gli attaccanti della Serie A che hanno giocato almeno 600 minuti, Radonjic ha completato 5,3 corse progressive per 90 minuti, piazzandosi al 5° posto, mentre Karamoh ne ha effettuate 3,4 per 90 minuti, posizionandosi al 23° posto. Invece Miranchuk e Vlasic ne hanno completate rispettivamente 2 e 2,8 per 90 minuti.
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