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FLORENCE, ITALY - FEBRUARY 27: Andrea Belotti of FC Torino in action during the Serie A match between ACF Fiorentina and FC Torino at Stadio Artemio Franchi on February 27, 2017 in Florence, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
"Lo spirito del Toro per antonomasia consiste nel lottare sempre, fino alla fine. Nel quarto d'ora granata del Grande Torino, quando Valentino Mazzola si alzava le maniche, i granata scatenavano l'inferno in campo e la vittoria arrivava. Ma basta pensare anche al più recente Torino-Genoa del 2014 quando, prima Immobile, e poi Cerci riuscirono a portare a casa tre punti importantissimi che aprirono ai granata le porte dell'Europa League.
"La storia granata è spesso fatta di rimonte insperate, cosa che sembrava mancare al Toro attuale, che anzi dopo ottimi primi tempi si perdeva e si faceva quasi sempre raggiungere perdendo punti preziosi per strada che sono costati l'esclusione dalla lotta per l'ex Coppa UEFA. A Firenze, finalmente la tendenza sembra essersi invertita: la squadra granata, complice di un bruttissimo primo tempo, è scesa in campo nei secondi 45' con grinta e determinazione ed è riuscita a riacciuffare un pareggio insperato mettendo in campo cuore e grinta che hanno sempre contraddistinto chi ha indossato questa maglia. E la spinta è stata tratta proprio da un episodio che potrebbe affossare una squadra, un rigore sbagliato sul 2-0 a sfavore.
"La prima "vera" rimonta da Palermo-Torino dello scorso ottobre, arriva contro la Fiorentina. Nel match del Renzo Barbera, datato 17 ottobre, il Toro era passato subito in svantaggio per una rete di Chochev per poi sotterrare i rosanero sotto quattro reti. Da allora, in altre due occasioni il Toro è riuscito a rimontare una situazione di svantaggio: era successo contro Lazio e Udinese, nel girone di andata. Tuttavia, in quelle occasioni era stato il Toro a passare avanti per primo, per poi farsi agganciare e superare e a sua volta riprendere gli avversari sul pari. A Firenze invece, il Toro ha saputo recuperare una partita iniziata male e continuata peggio. Vero, la circostanza favorevole è stata incontrare i viola nel momento più delicato della stagione: i giocatori di Paulo Sousa erano infatti reduci da un altro black-out gravissimo, quello costato l'eliminazione in Europa League. Contro il Borussia Monchengladbach, giovedì scorso, la viola cascò nello stesso errore, riportando addirittura in quella occasione una sconfitta per 2-4.
"Le riflessioni da fare, a questo punto, sono due. In primis, è indubbio che rimontare un doppio svantaggio è un segnale incoraggiante, che fa pensare che la squadra sia ancora viva e non si sia dimenticata come si lotta. Il non riuscire a giocare una partita intera su livelli adeguati è però un problema ricorrente. Su questo Mihajlovic e i giocatori devono dare delle risposte: se si riesce ad esprimersi bene per una parte di match, vuol dire che le qualità ci sono e sta a loro tirarle fuori con continuità per tutto l'arco dei novanta minuti.
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