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Toro, una sconfitta giocata sulla compensazione da rigore

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‘Io do un rigore contro di te a Milano, poi non do il rigore contro di te in favore del Toro’. Ecco una delle spiegazioni della sconfitta granata a Udine. Un rigore sacrosanto non concesso per un entrata assai scomposta di Benatia su...
Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 

‘Io do un rigore contro di te a Milano, poi non do il rigore contro di te in favore del Toro’. Ecco una delle spiegazioni della sconfitta granata a Udine. Un rigore sacrosanto non concesso per un entrata assai scomposta di Benatia su Glik in area di rigore e il Toro esce sconfitto immeritatamente dallo stadio friulano. Ma non solo: i rigori sarebbero due, contando il fallo precedente di Allan su Santana sul finire della prima frazione.   Un arbitraggio confuso e insufficiente che ha visto protagonista l’arbitro Banti reo troppe volte di errori di valutazione. Impossibile non vedere il fallo in area ai danni del difensore granata come è sbagliata la valutazione  al 44’ su un entrata di un difensore friulano sul piede d’appoggio di Santana sulla linea dell’area bianconera, ed ancora cecità assoluta al 64’ su un evidente fallo su Jonathas con vantaggiosa azione per l’Udinese  che andrà poi al tiro pericolosamente con Di Natale. Per Banti tutto ok. Meglio fermarsi qui anche perché l’elenco sarebbe davvero troppo lungo.   Certo è che se una settimana fa l’Udinese era lamentosa giustamente nei confronti dell’arbitraggio, con l’errore sottolineato poi dal massimo livello dei fischietti, oggi cosa dovrebbe dire il Toro? E cosa dovrebbero dire i vertici in giacchetta nera? Come minimo dovrebbero scusarsi col Toro come han fatto con l’Udinese! Questo rigore non dato ed evidentissimo è figlio di una terminologia: compensazione arbitrale. Non è così? Benissimo allora questo signor Banti è meglio che ritorni a fare gavetta nelle serie inferiori!   Contro la squadra di Guidolin non è bastata la prova maiuscola di Cerci per uscire dal campo indenni. E dire che l’ala granata è stata in partita dal 1’ al 95’ minuto con scatti e contro scatti, assist per tutti, ripartenze veloci, che hanno fatto letteralmente ammattire la linea difensiva avversaria. L’Alessio – turbo – è anche andato al tiro più volte e altrettante volte è andato vicino a gonfiare la rete come al 55’ quando, dopo bella serpentina, spara una sassata secca da fuori area che sorvola di poco la traversa. Il nostro, col piede caldo, si ripeterà, dopo bella percussione,  al 58’ ma troverà nella traversa piena la risposta fredda udinese. Peccato perché un Cerci così avrebbe meritato solo per il suo essere ‘super’ la vittoria.   Una sconfitta che, al di là degli evidenti errori arbitrali, ha dei figli granata: la brutta prova di Rodriguez non all’altezza delle passate settimane, sua la colpa sul primo gol ma anche molti altri disimpegni sbagliati come all’87’ quando regala in angolo una palla innocua all’Udinese. Meggiorini non è mai riuscito a tenere palla e ad essere incisivo (lontanissima  S.Siro), poco meglio è andato Barreto, da lui ci si aspetta molto di più, Masiello ha sempre sofferto la velocità di Basta e le incursioni di Pereyra tant’è che la colpa di Rodriguez sul gol è da condividere  con il terzino granata in evidente ritardo sul centrocampista bianconero.  A tutto ciò si deve aggiungere la prova opaca di Santana e i troppi dribbling persi.   Eppure nonostante queste lacune i granata sono sempre stati in partita e nessuno potrebbe dire che il Toro ha disputato una prova deludente anzi, la prestazione è stata  buona soprattutto nel secondo tempo con D’Ambrosio e soci che hanno schiacciato nella propria area gli avversari.  Torino che è stato sorpreso dall’aggressività dell’Udinese solo per i primi 30 minuti della partita ma poi sono stati i granata a fare la partita e comandarla. Il possesso palla sarà per i granata pari al 55% ed è stato un vero possesso palla davvero poco legato agli scambi della retroguardia.   L’Udinese per 60 minuti ha subito il Toro è questo è un dato comunque positivo. Certo è che quei primi 30 minuti ,che hanno visto i granata troppo contratti, sono da non ripetere in futuro visto che non è sempre facile recuperare. Però le giocate di Jonathas e di Diop, entrati con lo spirito giusto, possono solo far intravedere un non solo un bel futuro ma un bell’oggi. La classifica è praticamente rimasta immutata ma questo non deve distogliere l’attenzione  dal baratro della serie b. Ancora non è stato fatto nulla sebbene i punti e la posizione in classifica delle ultime tre lasciano ancora spazio alla serenità.    Adesso il pensiero va rivolto a domenica prossima dove occorrerà la massima concentrazione per battere l’Atalanta e questo Toro ha tutto per conquistare i tre punti. Si giocherà alle 15.00 è i granata si presenteranno sicuramente senza D’Ambrosio, squalificato, ma con Ogbonna e Bianchi recuperati. Piccolo inciso su Rodriguez: il centrale anche se ha sbagliato nell’occasione del gol di Pereyra, in queste settimane ha sempre giocato bene, ad alti livelli, viene impossibile criticarlo per una  partita sbagliata,  lui ed è un patrimonio del Toro.   Gino Strippoli (foto M.Dreosti)