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Toro, una vittoria per la svolta

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Torino - Lazio, l'Editoriale di Gino Strippoli / Farnerud-El Kaddouri, la chiave tattica
Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 

Oggi pomeriggio, il Toro che si presenterà davanti ai suoi tifosi dovrà regalare l'emozione e la goduria della vittoria per aumentare sempre più l'autostima che sta crescendo di partita in partita, ma soprattutto per dare una svolta alla stagione. Di solito non è mai una sola partita quella della svolta, visto che il campionato è ancora lungo ma in questo caso i granata si trovano a dover dare un senso logico al proprio campionato, visto che la classifica per certi versi piange di rammarico per quello che sin'ora poteva essere in fatto di punti per gioco espresso e occasioni da gol create in tutte le partite. Una vittoria farebbe volare il Toro a 19 punti e, sebbene il valore della squadra per ciò che ha costruito ad oggi sarebbe superiore, alla sua posizione in classifica, lo collocherebbe in una zona di centro classifica insieme o sopra a squadre che a luglio erano definite ben superiori a quella di Ventura (vedi il Milan, la stessa Lazio, il Parma e l'Udinese). Già a Marassi la squadra aveva dimostrato di valere molti più della squadra di Gasperini, eppure i rossoblu sono avanti di tre punti. Ecco l'incongruenza dettata da risultati spesso bugiardi legati a errori arbitrali ma anche a cali di concentrazione dei ragazzi di Ventura.

Superare la Lazio significherebbe staccare squadre che sono in piena bagarre retrocessione ma che oggi sono ancora legate ai granata da un filo sottilissimo quando esistente. La chiave tattica per la squadra di Ventura potrebbe essere quella vista già contro il Genoa, ovvero lo schieramento di Farenud e El Kaddouri nella doppia veste di mediano rifinitore. Quando il marocchino si schiera in mediana, lo svedese assume la posizione di rifinitore e viceversa. I due, così facendo, non hanno modo di dare punti di riferimento alla squadra avversaria. Lo schieramento granata potrebbe essere lo stesso visto una settimana fa' con una difesa a tre, una linea difensiva formata da Glik, Rodriguez (al posto dell'infortunato Bovo) e Moretti. L'uruguagio ieri ha giocato un tempo con la Primavera, per cui potrebbe avere l'ok per la partita odierna. Se Ventura non lo dovesse ritenere pronto, la retroguardia granata potrebbe assestarsi a quattro elementi con Glik e Moretti perni centrali mentre a chiudere le fasce sarebbero Darmian a destra e Pasquale a sinistra, con D'Ambrosio tenuto cautamente in panchina.

Basha a centrocampo dovrebbe occuparsi di tenere a bada Hernanes (anche se il centrocampista biancoceleste potrebbe partire dalla panchina) mentre Vives avrebbe il compito di dettare i tempi di gioco e far ripartire l'azione per le ripartenze di Cerci e Immobile, supportati da El Kaddouri e Farnerud. Per quanto riguarda la difesa, è chiaro che la necessità di annullare o comunque circoscrivere fuori area l'azione di Floccari è chiara a tutti. Annullarlo agonisticamente dal campo vorrebbe dire eliminare l'80% del potenziale offensivo della Lazio. Ma è il Toro che può e deve far male alla difesa laziale, visto che negli ultimi periodi è crollata più di una volta. Marchetti compreso. Oggi la linea d'attacco granata è la sesta forza del campionato e il valore degli avanti granata è conosciuta a tutti, per cui la difesa imperniata su Cana e Novaretti appare tutto fuorché irresistibile.