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"Solo belle cose, su questo Toro di Coppa Italia. I granata vincono a Roma con qualche cambio importante nell'undici titolare e si qualificano per i quarti di Coppa Italia, otto anni dopo l'ultima volta. E le cose belle non sono finite: già, perché proprio quelle seconde linee lanciate in campo da Miha si rivelano le grandi sorprese della serata romana. Stiamo ovviamente parlando di Edera e Milinkovic-Savic, il primo a segno, il secondo migliore in campo con tanti interventi decisivi e un rigore parato. Insomma, il Toro torna a casa con tanta positività - ingrediente fondamentale per il futuro prossimo: già, perché da oggi si pensa alla Spal, un appuntamento da centrare senza se e senza ma, per aprire al meglio un nuovo ciclo di partite che diranno se questo Toro è davvero da Europa. Una volta per tutte. Però, questa volta, i piedi devono rimanere ben saldi a terra. Perché i voli pindarici non servono e non sono mai serviti a questa squadra.
"Certo, c'è stata anche fortuna nella serata dell'Olimpico, ma senza la buona sorte dalla propria parte è difficile immaginare di portare a casa il risultato contro la miglior difesa del campionato. Detto questo, la partita di ieri sera ha sicuramente dato una scossa importante al morale granata: dopo la sconfitta contro il Napoli, serviva una prova convincente (sì, contro un'altra "grande") per risollevare spirito e ambizioni. Ambizioni che non possono essere tenute a freno adesso. Adesso che il calendario offre Spal e poi Genoa, per poi ribaltarsi e ricominciare nel ritorno con Bologna, Sassuolo e Benevento. In mezzo, il derby del 3 gennaio all'Allianz Stadium con i palio la semifinale di Coppa Italia: e questa volta le figuracce devono essere evitate. Tornando al campionato, ecco cinque partite fondamentali che definire alla portata sarebbe riduttivo: questo Toro ha dimostrato sinora di sapersi esaltare contro (quasi tutte) le grandi squadre, ma di abbassare colpevolmente la guardia contro le squadre di pari o inferiore livello - come ricordato anche ieri da Mihajlovic.
"Questo mini-ciclo dirà la verità, inequivocabile a questo punto della stagione, sulle reali ambizioni che può avere questo Toro altalenante nelle prestazioni e nei risultati. Un Toro che sa stupire, come a Roma e a Milano, e deludere - come nei pareggi contro Verona, Crotone e Chievo. Un Toro che adesso è chiamato a farsi vedere per quello che è realmente, in un senso o in un altro. A partire da sabato, quando a Ferrara ci si gioca tanto - tantissimo. Dopo la Roma, Belotti e compagni devono tornare sulla terra - perché contro la Spal c'è in palio un pezzo importante di stagione.
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