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Toro vincente e la Fiorentina va ko: 10 punti su 12 disponibili conquistati in casa Grande Torino

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L' Editoriale di Gino Strippoli / É sempre più MihaToro: pressing e grinta vecchio cuore granata
Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 

Il Toro bissa la vittoria contro la Roma e a farne le spese è la buona Fiorentina. La prestazione dei granata è stata sicuramente di alto valore, visto il tasso tecnico dell' avversario, infatti il pressing alto voluto da Mihajlovic ha messo sin da primi minuti in difficoltà la squadra allenata da Sousa, costretta a difendersi e con mille difficoltà per uscire dalla propria metà campo.

Ma la vittoria nasce dalla mentalità vincente che mister Sinisa ha inculcato partita dopo partita ai suoi ragazzi, quella  voglia di vincere che in ogni gara si sta insinuando in ogni suo giocatore. La convinzione di andare in campo per conquistare sempre i tre punti.

Ecco,  la vittoria contro i viola nasce anche dall' avere più voglia dell' avversario di vincere.

Basti vedere il giovin Barreca, prodotto granata, battersi come un veterano, senza paure come al 55' quando copre benissimo con un corpo a corpo sull' accorrente Bernardeschi la palla difendendo l' uscita di Hart. Applausi!

Ma sono molteplici gli esempi che escono da questo match, partendo dal sempre più sicuro Joe Hart sempre importante nelle sue parate all'indomito Belotti che anche quando non segna riesce a essere decisivo nel conquistare fallì e bravo a difendere la sfera negli ultimi minuti della partita. Che dire dei continui miglioramenti di Iago Falque? Il ragazzo spagnolo sta tornando ai livelli di Genova sia a livello di prestazione che di timbrature in rete, ieri è arrivata la sua quarta.

La squadra granata ha disputato un'alta prestazione sia a livello tattico che tecnico. Son piaciute alcune triangolazioni in spazi stretti tra Valdifiori e i suoi compagni di reparto.

E' un Toro che mister Mihajlovic ha responsabilizzato e sta responsabilizzando sempre più, basti solo pensare alla prestazione maiuscola di Zappacosta, alla verve di capitan Benassi, alla prestanza e al sacrificio dell' instancabile Boyè.

Ma quello che piace è che i giocatori in campo si aiutano davvero, tutti per uno e uno per tutti con un solo obiettivo in testa: vincere e divertire i tifosi. Si, questo Toro vince ma sa anche divertire il pubblico grazie alle innumerevoli azioni gol che crea, al pressing asfissiante che attua e che gli porta a rubare palla agli avversari.

Tutti in questo Toro sono importanti: chi scende in campo dal primo minuto, chi rimane in panchina e chi entra a partita in corso come è successo ieri sia con Martinez (il venezuelano ha sfiorato il gol di testa e solo una grande parata di Tatarusanu gli ha impedito di dare al Toro il terzo gol), sia con Baselli ( il ragazzo è entrato con il piglio giusto e con la grinta e i tackle che gli chiede Mihajilovic). Poi il rientro in campo di Ljajic è stata la ciliegina sulla torta granata. Il fantasista serbo ha fatto vedere con alcune sue giocate e dribbling che può essere il valore aggiunto grazie alla sua imprevedibilità di questo ottimo Toro. Ha cercato il gol e la sintonia con i compagni, si è dato da fare e man mano che passavano i minuti la confidenza con i propri mezzi tecnici che sono di assoluto fuoriclasse.

Undici punti e una classifica interessante ma sopratutto 10 punti su 12 conquistati su quelli disponibili in casa Grande Torino. Finalmente nello stadio granata si torna a sorridere e a godere. Un campo che non deve più essere terra di conquista per nessuno.