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Era importante vincere contro il Genoa, e il Toro ha trovato il risultato con il tredicesimo gol di Belotti. I granata hanno trovato la vittoria, ma non il gioco: troppa la fatica fatta nel primo tempo dai granata per imbastire un'azione di gioco degna di questo nome. Surclassati dal punto di vista fisico nei primi minuti Benassi e compagni sono stati presto schiacciati nella propria metà campo, tant'è che il conto dei corner alla fine del primo tempo era di 9 a 4 per la squadra allenata da Juric.
Ljajic ha si tirato due volte impegnando Lamanna, ma poi ha latitato in campo senza mai incidere. Molto meglio nel secondo tempo quando i granata hanno avuto dei timidi risvegli arrivando al gol dopo una punizione ben battuta dallo stesso serbo. Risvegli che hanno portato a impegnare più volte il portiere rossoblú sopratutto quando gli spazi per Belotti e compagni si sono aperti. Non è stata come detto una grande prestazione granata la squadra di Mihajlovic è sembrata poco organizzata rispetto a quella di Juric. In più troppi sono stati i contrasti persi a centrocampo. Giocando così diventa difficile raggiungere l' obiettivo europeo, occorre senza dubbio dare al tecnico serbo della materia prima a centrocampo e in difesa, giocatori con il fosforo in corpo.
La classifica dopo le tre sconfitte migliora senza dubbio ma la sensazione che si ha avuto alla fine della partita é quella di un Genoa che ha giocato indubbiamente meglio del Toro e che se avesse pareggiato non avrebbe di certo demeritato. Si deve anche capire come mai gli avversari corrono più velocemente e sono più reattivi di Benassi e compagni con la conseguenza di un centrocampo costantemente in difficoltà. Bravo Hart, soprattutto nel primo tempo, a salvare il Toro in almeno tre occasioni. La vittoria è arrivata ma adesso a questo Toro occorre tornare a fare anche la prestazione in campo, perché giocando come ieri non si possono aprire le porte dell'Europa.
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