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Toro, vinci a Roma per vendicare il pareggio dello scorso anno

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L'editoriale di Gino Strippoli / Il duello tra bomber: Quagliarella e Djordjevic
Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 

Lazio-Torino è una partita tra due realtà del campionato italiano che hanno nel bel gioco la loro caratteristica, anche se con due modi e moduli diversi. La Lazio è squadra veloce e contropiedista grazie ai due esterni Lulic e Candreva e alla punta di diamante Djordjevic. Sembrerebbe, per certi versi, ricalcare il gioco venturiano dello scorso anno con le ripartenze veloci. Il Toro di quest'anno è invece squadra più manovriera sebbene abbia in Bruno Peres un velocista nato pronto a sprintare in maniera irresistibile.

I ragazzi di Ventura questa sera dovranno stare molto attenti, non solo al trio d'attacco biancoceleste, ma soprattuto agli inserimenti di Parolo e Onazi, bravi ad andare al tiro. In una situazione del genere, nulla deve essere concesso agli avversari. Sono insomma vietate distrazioni. Ogni tipo di errore, soprattutto a centrocampo, potrebbe essere decisivo per le sorti della partita.

In questo senso, giocando anche in trasferta in un Olimpico sempre caldo, non mi meraviglierei di veder un Toro giocare con una punta sola (Quagliarella), supportato a sinistra da Sanchez Mino e a destra da Peres. Infatti, il brasiliano con la tecnica che si ritrova potrebbe agire sulla destra da vera ala d'attacco, grazie anche alla copertura di Darmian mentre sulla sinistra la conferma di Molinaro sarebbe ovvia. A completare il centrocampo, Vives a sinistra, Perez in mezzo e a destra Benassi. Sarebbe ovviamente una formazione molto compatta a centrocampo, pronta però a colpire sull'asse agentino-brasiliano fantasia e velocità, con Quagliarella pronto a sfruttare le invenzioni dei due.

E' una supposizione, chiaramente, anche perché nella logica sarebbe difficile rinunciare ad Amauri, adesso che si è sbloccato, ma c'è anche da dire che l'attaccante brasiliano arriva da due partite consecutive nel giro di tre giorni (e questa sarebbe la terza). Forse troppe per un ragazzo di 34 anni che forse ha bisogno di rifiatare ed essere utilizzato con cognizione senza rischiarlo. Anche perché fra tre giorni il Toro affronterà il Parma!

Un Toro che non deve rinunciare a cercare  la vittoria e a vendicare quella mancata lo scorso anno. La Lazio arriva da un periodo positivo ed è in forma smagliante, ma lo è anche il Toro. Sicuramente chi farà meno errori a centrocampo farà sua la partita. La difesa laziale spesso concede spazi e non sembra di certo una linea ferrea e sicura. Ecco perché la velocità di Peres potrebbe oggi fare la differenza.