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Toro, vinci e convinci!

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L’editoriale di Gino Strippoli / È un dovere, contro il Palermo, tornare alla vittoria
Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 

È  ora di dire basta a prestazioni altalenanti e indecorose. Il Toro questo pomeriggio deve vincere e convincere. Ai tifosi non bastano dieci minuti di reazione, com’è successo a Firenze, non basta magari giocare un primo tempo eccellente come contro il Pescara per poi farsi addormentare dalla paure nei secondi 45 minuti. Contro il Palermo si deve vincere - voce del verbo ‘dovere’ - quindi è un obbligo la conquista dei tre punti, ma si vuole anche una prestazione convincente tale da far capire  che il pareggio contro la Fiorentina e quei dieci minuti finali di reazione non sono solo il frutto del calo fisico dei viola ma di una forza che i granata hanno fatto emergere con volontà.

La squadra rosanero, con 15 punti in classifica, si avvia mesta ad una probabile retrocessione: ben 7 sono i punti che i ragazzi di Lopez dovrebbero recuperare all’Empoli, quart’ultima con 22 punti. Già, 22 come i gol complessivi segnati dal Palermo in questo campionato, davvero pochi, di cui ben 10 da Nestorovski, centravanti dalle buone qualità ed ultima scoperta di Zamparini. Proprio l’attaccante macedone potrebbe non essere però della partita visto che è messo in dubbio da una botta al polpaccio. Tutto sembra filare liscio verso una partita a senso unico: in realtà proprio in questi tipi di gara, dove l’avversario non ha più nulla da perdere, nascono le maggiori insidie dettate magari da una manifestata superiorità nell’organico - e il Toro è superiore al Palermo - con la conseguenza di entrare in campo certi del risultato.

Questo Toro ha dimostrato di 'ballare' anche contro il Pescara per cui anche oggi la concentrazione dovrà essere al massimo livello, entrando in campo convinti e soprattutto energici e rabbiosi. Solo così si potranno sovvertire le delusioni dei tifosi e riportarli al sorriso e ad un minimo di entusiasmo. E poi tutta la squadra ha anche un obbligo morale verso Andrea Belotti, neo capitano. Il bomber granata ha sempre dimostrato di essere l’unico a sbattersi come un vero Toro in campo segnando anche una caterva di gol.

Premesso che il campionato del Toro per quanto riguarda la classifica è finito, se si accentua quell’ottavo posto che permetterebbe di evitare le qualificazioni per la Coppa Italia, l’unico traguardo rimasto per gli uomini di Mihajlovic è quello di far diventare il “Gallo” il capocannoniere del campionato. Sarebbe pur sempre una vittoria di squadra, se Belotti diventasse il cannoniere più prolifico della serie A in questa stagione. Questo è un obiettivo importante. Certo è che se il Toro dovesse ‘fallire’ la prestazione faticando contro la terz’ultima della classe allora le nubi diverrebbero davvero nerissime. Questione chiaramente da nemmeno prendere realmente in considerazione, ma la riflessione ci sta!