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ToroPreview, calciomercato chiuso: “La squadra ne esce rafforzata?”
Quattro domande, tre pareri in merito. Le nostre opinioni, a volte concordi e a volte discordanti tra di loro. Ecco ToroPreview: a mercato chiuso, tre dei nostri giornalisti risponderanno alle domande della redazione, dicendo la loro sui movimenti dei granata nella sessione invernale. Opinioni personali a volte agli antipodi, per cercare di dare una visione più completa possibile al lettore sull’argomento trattato. Questa settimana, dall’altra parte del microfono ecco i nostri Beatrice Andreello, Francesco Abbona e Alberto Giulini.
Si chiude una sessione di mercato che ha visto il Toro particolarmente attivo. Pensate che la squadra ne esca rafforzata?
Andreello - Sicuramente dopo la prima parte di stagione, questa sessione di mercato è stata utile per capire gli obiettivi da raggiungere, e con quali persone riuscirci. Penso che Vagnati abbia fatto un ottimo lavoro, portando a Juric dei giocatori forti, giovani e che abbiano tutte le caratteristiche che richiede il suo gioco. Penso che in ottica di questo campionato, e in futuro, Juric farà un ottimo lavoro.
Abbona - Assolutamente sì, soprattutto nel reparto offensivo che con Pellegri e Seck offrirà a Juric più alternative.
Giulini - Direi di sì soprattutto per l'innesto di Ricci, che va a completare un centrocampo che per anni è stato il tallone d'Achille della squadra ed ora sta finalmente diventando il punto di forza. Per il resto, più che nell'immediato, penso che la squadra ne esca rinforzata soprattutto in ottica futura: Pellegri e Seck sono scommesse completamente diverse fra loro ma che possono già dare un primo contributo, pur con un occhio già rivolto al domani. Peccato per l'infortunio di Fares: poteva essere un discreto ricambio sulla sinistra, ma l'esplosione di Vojvoda sta colmando questa possibile lacuna sulla fascia.
Qual è stato l'affare che vi ha convinto maggiormente?
Andreello - Penso che tutti e quattro siano stati acquisti fondamentali, e che ognuno di loro abbia delle caratteristiche particolari e individuali che a Juric possono essere utili. Sicuramente un attaccante come Demba Seck è stato un affare ottimo, viste le condizioni ancora del Gallo indisposinibile e di Sanabria e Zaza che potevano alternarsi solo tra di loro. Ma tutti hanno del potenziale da poter offrire a questa squadra.
Abbona - Ricci. Penso sia il tipo di centrocampista che mancava alla squadra ed il rapporto investimento/età del giocatore è ottimo
Giulini - Senza dubbio Samuele Ricci, sia per le sue caratteristiche che ancora mancavano in mezzo al campo sia per l'enorme potenziale. A vent'anni ha disputato sei mesi di ottimo livello al primo campionato di Serie A, strappare a poco più di dieci milioni quello che si candida ad essere il futuro regista della nazionale italiana penso sia un colpo incredibile. E non sottovaluterei la scommessa Pellegri, se riuscirà a lasciarsi finalmente alle spalle i troppi problemi fisici: ha tutto per diventare un centravanti di altissimo livello.
Il movimento o mancato movimento che vi è piaciuto di meno?
Andreello - Sicuramente il fatto di Gatti ha scosso un po’ tutti in maniera negativa: il Torino ha lasciato che la Juventus portasse via un obiettivo di mercato con cui la trattativa era già praticamente conclusa, e per questo sicuramente le cose potevano essere gestite diversamente. Ma ciò nonostante il Toro ha continuato e i buoni acquisti sono arrivati lo stesso.
Abbona - In entrata dico Gatti, che nell'ottica di un eventuale addio di Bremer sarebbe stato un ottimo innesto per la difesa. In uscita penso che sarebbe stato opportuno trovare una sistemazione a Zaza, considerando gli arrivi di Pellegri e Seck e il prossimo rientro di Belotti
Giulini - L'unico neo di questo mercato in entrata è non aver individuato un potenziale sostituto di Bremer, ma non è detto che non sia già in casa: in Zima rivedo alcune caratteristiche del primissimo Bremer, ha fisico e se la cava anche in velocità. Giusto non cedere Izzo senza un sostituto: in cinque per tre posti la coperta sarebbe stata un po' corta. E peccato per la mancata cessione di Zaza, che rischia di non vedere il campo e di essere venduto a cifre veramente modeste a giugno: con tanti soldi in ballo per i riscatti sarà fondamentale incassare il più possibile da tutti i giocatori in uscita.
In definitiva, alla luce della prima parte di campionato e del mercato di riparazione, dove pensate che possa arrivare questo Toro al termine della stagione?
Andreello - Da tifosa, un po' come tutti, spero che il Toro possa arrivare almeno in zona Europa. In questo momento ne ha tutte le caratteristiche e qualità necessarie, e Juric ha fatto gran parte del lavoro. Non dovessero arrivare lì, spero che almeno rimangano nella parte sinistra della classifica, questo campionato ha davvero dimostrato che il Toro è una squadra che può giocarsela con tutte le squadre allo stesso modo, senza sentirsi in difetto o con qualcosa in meno.
Abbona - Penso che la cosa importante sia mantenere l'atteggiamento e l'intensità del girone di andata, così facendo si potrà davvero sognare in grande e arrivare a ridosso dell'Europa
Giulini - A ridosso della zona Europa, con la possibilità concreta di dare l'assalto al settimo posto. La Fiorentina esce indebolita da questo mercato e le romane - specialmente la Lazio - non se la passano affatto bene. Un Toro senza particolari pressioni e con un gioco ormai rodato può davvero rappresentare la mina vagante nella corsa ad un piazzamento europeo.
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