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FLORENCE, ITALY - JULY 19: Moreno Longo manager of Torino FC gestures during the Serie A match between ACF Fiorentina and Torino FC at Stadio Artemio Franchi on July 19, 2020 in Florence, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
Quattro domande, tre pareri in merito. I nostri pareri, a volte concordi e a volte discordanti tra di loro. Ecco ToroPreview: prima della partita, tre dei nostri giornalisti risponderanno alle domande della redazione, dicendo la loro sull’impegno che attende la squadra e in generale sul momento dei granata. Opinioni personali a volte agli antipodi, per cercare di dare una visione più completa possibile al lettore sull’argomento trattato. Questa settimana, dall’altra parte del microfono ecco i nostri Roberto Ugliono, Marco De Rito e Andrea Calderoni.
Bologna-Torino sarà la classica partita di fine stagione, con due squadre già in vacanza e senza particolari obiettivi. Mihajlovic e Longo però hanno detto di pretendere il massimo dai propri giocatori. Che partita vi aspettate?
Ugliono - Le due squadre sono mentalmente libere e potrebbe venir fuori una partita divertente. I giocatori senza pressioni particolari potranno far vedere qualche giocata interessante. Il Bologna vorrà riscattarsi dopo la sconfitta di Firenze, mentre il Toro mi auspico voglia provare a far chiudere questa annata disgraziata con un sorriso ai propri tifosi.
De Rito - Mi aspetto una gara che abbia lo stesso stampo di Torino-Roma. Le due formazioni non hanno obiettivi ma ci tengono a chiudere bene, come hanno dimostrato i felsinei vincendo contro il Lecce. I granata hanno la testa sgombra e, come visto nella partita disputata contro i giallorossi, può giocare con maggiore tranquillità. Inoltre i giovani che Moreno Longo potrebbe far scendere in campo hanno maggiori stimoli nel dimostrare il loro valore.
Calderoni - Spumeggiante e con tanti gol. Le squadre ben presto si allungheranno e prevedo che ci saranno parecchi spazi. Penso che il record negativo di reti subite in un'annata dal Torino verrà aggiornato.
Il tecnico del Torino durante la conferenza stampa di presentazione ha detto che gli piacerebbe lanciare alcuni giovani della Primavera. Chi, secondo voi, tra i candidati meriterebbe la passerella dell'esordio in Serie A?
Ugliono - Sicuramente Emin Ghazoini e Miahel Onisa. Il primo perché quest'anno ha lavorato tanto e con umiltà, migliorando molto. Il secondo perché ha vissuto un'annata complicata giocando da fuoriquota in Primavera e rinunciando quindi alla possibilità di iniziare un percorso tra i grandi. Poi direi altri due nomi: Mattia Sandri e Christian Celesia. Quest'ultimo è stato il giocatore rivelazione della Primavera e tra i migliori del campionato, considerando poi che è un 2002 fa ben sperare. Sandri, invece, è un mio pallino. Ha qualità tecniche di livello (quest'anno ha segnato una punizione stupenda a Pescara), ma non è riuscito a giocare con continuità per alcuni guai fisici.
De Rito - Il settore giovanile granata ha sfornato profili interessanti negli ultimi anni che meriterebbero delle opportunità in prima squadra e il finale può essere un’occasione di farli esordire senza troppe pressioni. I nomi che io farei sono quelli di Ghazoini e Onisa.
Calderoni - A mio modo di vedere uno dei ragazzi della Primavera che è migliorato maggiormente nel corso della travagliata stagione è stato Emin Ghazoini. Ragazzo umile e volenteroso, penso che si meriti un'opportunità in Prima Squadra. Esordire in Serie A è un sogno per tutti, credo che Ghazoini se lo meriti tanto. E poi, anche per lo sfortunato infortunio post-lockdown, aggiungo Onisa. Sarebbe un bel modo per chiudere l'annata e per affacciarsi fiducioso sul futuro.
Ancora non convocato invece Vincenzo Millico. Che idea vi siete fatti riguardo la sua prima stagione tra i professionisti?
Ugliono - Millico mi sembra ancora troppo immaturo. I peccati di gioventù ci stanno a 20 anni, però dopo un anno in mezzo a professionisti non puoi arrivare a farti escludere per due partite di fila, soprattutto quando quelle sono le tue occasioni per metterti in mostra. Lui era insieme a Vlahovic e Kulusevski uno dei migliori giocatori offensivi nel campionato Primavera della passata stagione, basta confrontare l'annata dei tre per capire che ci sono differenze enormi. La società ha commesso poi i suoi errori nel mercato estivo. Fosse andato in prestito sarebbe cresciuto di più come giocatore, perché al Chievo sarebbe stato centrale nel progetto e avrebbe avuto più occasioni.
De Rito - Un’occasione sprecata. Sicuramente ha molto talento e lo ho dimostrato nella Primavera. Sino alla gara contro la Spal non ha sfruttato al meglio le opportunità che gli sono state concesse, anche se è comprensibile che non avendo continuità difficilmente si può rendere al massimo. In queste ultime gare poteva acquisire maggior continuità ma ha fatto un errore comportamentale, dimostrazione che il classe 2000 deve ancora crescere.
Calderoni - La stagione del Torino, a salvezza raggiunta, non avrebbe potuto concludersi peggio. L'esclusione di Millico nelle ultime giornate è stata la ciliegina al contrario sulla torta granata. Da prospetto a castigato. Doveva andare in prestito in Serie B a settembre, è rimasto, ha giocato molto poco ma quando è sceso in campo ha dimostrato di avere del talento. Spero che un'annata così non lo condizioni nella sua carriera, non se lo meriterebbe, anche se caratterialmente dovrà crescere e dimostrare molto, a maggior ragione dopo la decisione di Moreno Longo di mandarlo dietro la lavagna.
Come giudicate invece globalmente la stagione del Torino, che si chiuderà oggi al Dall'Ara?
Ugliono - È stata un'annata disastrosa. È stato distrutto l'ottimo lavoro della stagione 2018/2019. Ricordo l'entusiasmo all'ultima di campionato dell'anno scorso. Paragonarlo al clima attuale fa capire che sono stati fatti tanti errori e il primo è stato la gestione dell'affaire Nkoulou. La fortuna è che nel calcio quando finisce una stagione negativa hai sempre l'opportunità di rifarti in quella successiva. Mi auguro che sia così.
De Rito - Negativa. Si è partiti con i preliminari d’Europa League e si è finiti con una salvezza conquistata malamente, non tanto per meriti dei granata ma più per demeriti altrui. Dal prossimo anno la società granata dovrebbe ripartire da zero, facendo iniziare un nuovo ciclo.
Calderoni - Ampiamente deludente, sotto tutti i punti di vista. Urgono riflessioni per il bene della società. La stagione è nata sotto una cattiva stella e ha rischiato di finire nella peggior maniera possibile. Troppi giocatori non vedono l'ora di salutare la Mole e di trasferirsi altrove. Ci sono stati troppi "casi" in una singola stagione (a partire da quello celebre di Nkoulou). Sarà un agosto caldissimo, perché il nuovo responsabile dell'area tecnica dovrà vendere e acquistare parecchio e l'anno venturo vedremo un Toro, almeno nei singoli, molto differente.
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