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ToroPreview, verso Bologna-Torino: “Rilanciare Sanabria dal 1′?”

Redazione Toro News
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Ogni settimana alcune domande sul prossimo match a tre dei nostri giornalisti, che ci dicono la loro sul momento del Toro

Quattro domande, tre pareri in merito. Le nostre opinioni, a volte concordi e a volte discordanti tra di loro. Ecco ToroPreview: prima della partita, tre dei nostri giornalisti risponderanno alle domande della redazione, dicendo la loro sull’impegno che attende la squadra e in generale sul momento dei granata. Opinioni personali a volte agli antipodi, per cercare di dare una visione più completa possibile al lettore sull’argomento trattato. Questa settimana, dall’altra parte del microfono ecco i nostri Piero Coletta, Enrico Penzo e Giacomo Stanchi.

Il Toro cerca l’ottavo risultato utile consecutivo. Resterà imbattuto anche a Bologna?

Coletta - Il campo del Dall'Ara è sempre complicato, soprattutto se consideriamo l'ottima stagione che il club rossoblù sta disputando. Per mantenere la striscia positiva il Torino dovrà giocare cento minuti su novanta. Va però detta una cosa: la squadra di Italiano ha avuto qualche passaggio a vuoto tra le mura amiche, quindi fare risultato è comunque possibile

Penzo - Il Torino non trova il successo a Bologna dal lontano 2016. Quello del Dall'Ara è sicuramente un campo ostico, inoltre i felsinei stanno disputando un'altra ottima stagione e di conseguenza per cercare di mantenere la striscia di risultati utili bisognerà sudare. Vanoli dovrà preparare nel dettaglio la partita e tutta la squadra dovrà essere capace di tirare fuori quel qualcosa in più.

Stanchi - Sarà dura. Tradizionalmente Bologna per il Torino è un campo complicato. I granata hanno spesso faticato. Il Toro di Vanoli, però, è una squadra tosta e già nella scorsa gara avrebbe forse meritato di vincere. Sono sette le gare di fila senza perdere, ma poche le vittorie. Un successo di prestigio potrebbe essere anche un crocevia della stagione.

 

Centrocampo da ridisegnare per Vanoli. Su chi puntereste?

Coletta - Ricci non giocherà per squalifica, Tameze perché infortunato. Punterei su un centrocampo di "freschezza" e gioventù, quindi spazio al tandem Gineitis-Casadei. Il lituano è un buon centrocampista di interdizione, a cui non manca il vizio dell'inserimento. L'italiano invece ha più qualità in fase di impostazione rispetto al collega, potrebbe sopperire quantomeno all'assenza forzata di Ricci.

Penzo - Con la squalifica di Ricci e l'infortunio di Tameze a centrocampo la coperta si stringe per Vanoli. Al loro posto io proverei Linetty e Gineitis. I due secondo me sono capaci di completarsi a vicenda. Il primo è un lottatore, non soffre lo scontro fisico e si distingue per la propria grinta. Il secondo spicca per altre caratteristiche quali la tecnicità e la visione di gioco. Preferirei avere ancora un po' di pazienza per quanto riguarda Casadei visto che, come detto da Vanoli, deve ancora raggiungere la miglior condizione. Le qualità del 2003 sono evidenti e potrebbero essere essenziali al Toro già nelle prossime partite, per questa ragione preferirei non affrettare un suo ingresso dal 1' e piuttosto vederlo a gara in corso.

Stanchi - Punterei sulla coppia Linetty-Casadei. Il polacco garantisce esperienza e affidabilità, mentre l'ex Inter ha fatto bene contro il Genoa all'esordio e merita di avere una riconferma. In alternativa c'è Gineitis che, comunque, ultimamente ha dimostrato di meritare maggiore considerazione.

Sanabria è entrato bene contro il Genoa. Gli dareste una chance dal 1’?      

Coletta - Non sono dell'idea di dargli una chance dal primo minuto. La soluzione migliore per me resta Adams. L'attaccante scozzese è più uomo d'area di rigore rispetto a Sanabria. Non è una bocciatura, ma il paraguaiano può diventare un'arma in più per quanto riguarda lo svolgimento della gara. Come è successo d'altronde con il Genoa.

Penzo - Ritengo Sanabria un ottimo giocatore, ma in questo momento il Torino ha bisogno di Adams. Lo scozzese sta vivendo un ottimo periodo e troverei controproducente fermare questo buon momento. Sicuramente Sanabria merita delle chances e magari a gara in corso potrebbe essere una risorsa preziosa. In questo momento però nelle gerarchie Adams si trova un gradino sopra e sarebbe giusto far partire lui dal primo minuto.

Stanchi - No, Adams è il titolare. Sanabria ha dimostrato di essere una valida alternativa, ma non capisco perché si dovrebbe togliere un calciatore che ha dimostrato di poter e saper determinare. Il paraguayano merita fiducia e potrebbe essere una carta da giocare a gara in corso, però al momento le gerarchie mi paiono chiare.

A Bologna è l’ultima chiamata per sperare in una già difficile rimonta europea?

Coletta - Il Torino ora deve pensare a raggiungere la quota salvezza. Il treno per l'Europa è molto probabilmente già passato ad Udine (2-2 in trasferta) e nel pareggio a reti bianche contro il Parma. Fare sei punti in quelle due sfide sarebbe stato oro per il Torino, non solo perché avrebbero di fatto permesso ai granata di dormire sogni più tranquilli ora, ma proprio perché avrebbero ridato slancio anche in ottica europea. In più la distanza dal sesto posto è di 14 punti. Tanti da recuperare.

Penzo - Alti e bassi stanno caratterizzando la stagione di questo Torino. Per il bene comune in questo momento cercherei di pensare il meno possibile agli obiettivi di lungo periodo e proverei a guardare ad ogni singola partita come fosse una finale. Ad inizio anno il morale era altissimo e le ambizioni ancor di più, poi la serie di sconfitte ha cambiato completamente le carte in tavola. Sono consapevole che non si tratti di un atteggiamento corretto poiché rimango fermamente convinto che per strutturare un progetto ambizioso sia necessario programmare degli obiettivi ben chiari già in partenza, ma visto l'andamento della stagione non vedo alternative. In vista del prossimo anno è necessario far qualcosa in più.

Stanchi - Il Torino non deve pensare all'Europa, ma a vincere la prossima partita. La salvezza è ancora da raggiungere. Il punto non è tanto l'obiettivo finale, a parer mio, ma dimostrare di essere una squadra capace di poter dar fastidio a tutti e che non si disunisce nei momenti di difficoltà. La stagione, dopo la serie di sconfitte autunnali, avrebbe potuto prendere tutt'altra piega. Quest'anno va così, dal prossimo ci si attende necessariamente qualcosa di più.