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ToroPreview, verso Fiorentina-Torino: è il momento di dar spazio ai giovani?

Istruzioni per l’uso / Ogni settimana alcune domande sul prossimo match a tre dei nostri giornalisti, che ci dicono la loro sul momento del Toro

Redazione Toro News

"Quattro domande, tre pareri in merito. I nostri pareri, a volte concordi e a volte discordanti tra di loro. Ecco ToroPreview: prima della partita, tre dei nostri giornalisti risponderanno alle domande della redazione, dicendo la loro sull’impegno che attende la squadra e in generale sul momento dei granata. Opinioni personali a volte agli antipodi, per cercare di dare una visione più completa possibile al lettore sull’argomento trattato. Questa settimana, dall’altra parte del microfono ecco i nostri Alberto Giulini, Luca Sardo e Nicolò Muggianu.

"Il Torino torna in campo e lo fa dopo il netto 3-0 nello scontro diretto contro il Genoa. I granata, dopo la vittoria contro la squadra di Nicola, possono definirsi salvi?

"Giulini - Direi proprio di sì: il vantaggio sulla terzultima è molto importante e lo scontro diretto di oggi farà sì che Genoa e Lecce si tolgano punti a vicenda. Per retrocedere il Toro dovrebbe farsi recuperare sette punti in tre gare, troppi vedendo anche il calendario non semplicissimo delle rivali.

"Sardo - Credo proprio di sì. Osservano i calendari delle dirette concorrenti e i punti che separano il Toro dal Lecce terzultimo sono abbastanza da permettere ai granata di tirare un sospiro di sollievo. Detto ciò non significa che la squadra da qui in poi abbassi la guardia anzi, essendo più tranquilla può permettersi di giocare con un po' piu di spensieratezza.

"Muggianu - Secondo me sì. Guardando anche i vari calendari, dovrebbe succedere un cataclisma affinché i granata retrocedano. Inoltre, sempre alle 19.30, a Genova andrà in scena Genoa-Lecce: partita che interessa sia al Torino che alla Fiorentina e che potrebbe indirizzare di molto le sorti della lotta salvezza. Detto questo il Torino non deve lasciare nulla al caso e provare a fare punti, specie ora che ha la testa più libera.

"Al Franchi andrà in scena il match tra due delle più grandi deluse di questa stagione: che partita vi aspettate?

"Giulini - Mi aspetto due squadre finalmente spensierate, che giocheranno dopo essersi tolte un peso. Sia il Toro che la Fiorentina sono state costruite per lottare in zona Europa, vedere un cambio di obiettivo così radicale non è mai semplice. Immagino dunque che da oggi gli allenatori cercheranno di dare segnali soprattutto sul piano del gioco: sia Longo che Iachini devono convincere le società a puntare su di loro, le panchine non sono ancora “salve”. Niente cali di tensione, dunque.

"Sardo - Da questa partita mi aspetto un bel pareggio. Entrambe le squadre ad inizio stagione sono state costruite per puntare all'Europa, ma la classifica attuale dice che entrambe ora sono nella zona bassa alla ricerca di punti salvezza. A maggior ragione credo che questa gara possa decidere decisa da un episodio, come ad esempio da una situazione di palla inattiva, fattore su cui Longo sta insistendo parecchio. E i risultati si sono visti.

"Muggianu - Sono sincero: ai blocchi di partenza mi aspettavo un Torino al 6°/7° posto e una Fiorentina leggermente indietro, tra l'ottava e la decima posizione. Il campionato però ha detto altro e oggi le due squadre vanno a caccia di punti-salvezza. Proprio per questo temo che il risultato più probabile oggi sia un pareggio: un punto che permetterebbe a entrambe di compiere un ulteriore passetto in avanti verso l'obiettivo.

"Diversi i dubbi di formazione per Longo, che potrebbe dare spazio a Lyanco, Lukic e Berenguer. Secondo voi, in queste ultime partite di campionato anche i giovani (Millico, Adopo, ecc...) troveranno più spazio?

"Giulini - Credo che queste ultime cinque partite siano una sorta di mini-campionato in cui Longo dovrà mandare un segnale al Toro. Ha salvato la squadra, ora dovrà dimostrare di poter sedere su quella panchina anche l’anno prossimo. Penso quindi che un po’ di spazio per i giovani ci sarà, ma fino ad un certo punto. Su tutti dico che Millico merita un’occasione, ha un talento fuori dal comune e va messo alla prova, anche responsabilizzandolo. Per il resto penso a Singo e Adopo, due giocatori fisicamente già pronti per il professionismo.

"Sardo - Se lo meritano. Su tutti il mio pensiero va soprattutto a Millico. L'attaccante classe 2000 in questa stagione ormai è stato aggregato definitivamente alla Prima squadra (dopo la strepitosa stagione dell'anno scorso con la Primavera), ma a mio parere non ha ancora dimostrato il suo vero valore nelle poche occasioni in cui ha avuto l'opportunità di giocare qualche spezzone di partita. In queste ultime gare credo che Millico debba dimostrare a tutti di cosa è capace.

"Muggianu - Me lo auguro. Forse oggi è ancora troppo presto, ma sono certo che nelle prossime giornate di campionato (magari a salvezza matematicamente acquisita) vedremo più spesso i giovani in campo. Specie Millico e Adopo, che hanno dimostrato di essere i più pronti per giocare a questi livelli. Sarebbe una bella vetrina per loro, ma anche un banco di prova per capire se possano meritare la Serie A il prossimo anno.

"La certezza sarà invece Andrea Belotti, sempre più leader e simbolo di questa squadra. Qual è, secondo voi, il segreto del periodo d'oro in zona gol del Gallo.

"Giulini - Prima di tutto la fiducia: segnare aiuta a segnare sempre di più. E poi la mossa vincente di Longo è stata l’inserimento di Zaza. L’ex Valencia sarà anche molto disordinato e falloso, ma la sua presenza tiene impegnata la difesa e lascia molto più spazio al Gallo. In questo modo Belotti può permettersi di svariare per tutto il campo, sfruttando una prestanza fisica fuori dal comune.

"Sardo - La costanza e la perseveranza. Il capitano granata in questa stagione è sempre stato l'ultimo giocatore del Toro a mollare e ha sempre continuato a lottare su ogni pallone durante tutti i novanta minuti di ogni gara. Alla fine i gol stanno arrivando e non è certo un caso che il Gallo abbia raggiunto quota 16 reti in campionato. Un fattore da non trascurare è stato anche Simone Zaza: in queste ultime partite l'attaccante di Policoro ha dato un grande contributo al compagno di reparto.

"Muggianu - La fiducia. Longo in questo senso ha fatto un lavoro importante: ha parlato con il ragazzo e lo ha messo nelle condizioni ideali per rendere al meglio. In questo senso, ha fatto la differenza anche l'inserimento di Zaza: avere un attaccante in più al proprio fianco, fa tutta la differenza dal mondo per Belotti; che così può permettersi di toccare più palloni ed entrare più nel vivo del gioco anche partendo da zone più arretrare del campo.