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Tre domande, altrettanti pareri in merito. I nostri pareri, a volte concordi e a volte discordanti tra di loro. Ecco ToroPreview: prima della partita, tre dei nostri giornalisti risponderanno alle domande della redazione, dicendo la loro sull’impegno che attende la squadra e in generale sul momento dei granata. Opinioni personali a volte agli antipodi, per cercare di dare una visione più completa possibile al lettore sull’argomento trattato. Questa settimana, dall’altra parte del microfono ecco i nostri Nicolò Muggianu, Gualtiero Lasala e Roberto Ugliono.
Mazzarri ha lasciato intendere che Zaza potrebbe giocare dal primo minuto. Scelta giusta?
Nicolò Muggianu - Gol a parte, Zaza ha dimostrato di essere cresciuto rispetto alle ultime apparizioni. La sua sola presenza in campo apre spazi a Belotti che, per caratteristiche, altri giocatori offensivi (penso a Iago Falque) non sono in grado di creare. Non è un caso che gli ultimi due gol di Belotti nascano da due suoi assist. Merita una chance.
Gualtiero Lasala - Zaza adesso ha bisogno di fiducia. Dopo il gol contro il Chievo può essere la svolta per la sua stagione, e ha la necessità di giocare con continuità. Sarebbe ottimo se riuscisse a trovare il gol nella seconda gara consecutiva, perché potrebbe lanciarlo e farebbe bene anche al Toro stesso. Se Zaza si sbloccasse, potrebbero aprirsi scenari interessanti.
Roberto Ugliono - Ci sono dei momenti nell’arco della stagione in cui è fondamentale l’entusiasmo di tutti i componenti della squadra. Zaza non solo merita una conferma, ma il suo impiego dal primo minuto può essere l’occasione per dare fiducia a un giocatore che nel finale di stagione potrà e dovrà essere fondamentale per il Torino. Contro il Chievo ha dimostrato di saper cogliere le sue opportunità, con il Frosinone, se saprà ritrovare quella ‘garra’ di una settimana fa, potrebbe svoltare la sua annata e il suo futuro in granata.
Dieci pareggi per il Torino in trasferta: perché, secondo te? Può finire così anche oggi?
Nicolò Muggianu - Perché nel girone d'andata il Torino ha avuto molte trasferte complicate: penso alle due di Milano, Bergamo o quella di Roma contro la Lazio. Poi, certo, ci sono state anche tante occasioni sprecate (Bologna e Sassuolo n.d.r.), ma la sensazione è che specialmente in trasferta giochi molto di rimessa e pensi più a non prendere gol che a farne. Domani però il Torino deve provare a fare la partita: serve vincere.
Gualtiero Lasala - Io mio timore che possa finire in pareggio è alto, perché il Toro quando prende in mano l’iniziativa a volte fatica ad essere concreto, soprattutto fuori casa. Anche contro il Chievo i granata hanno faticato molto, e si sono sbloccati grazie ad una perla di Belotti. Non sempre un gol del genere entra in porta. Il Toro deve essere il più concreto e cinico possibile, per scongiurare la possibile ombra del pareggio.
Roberto Ugliono - Per analizzare i pareggi in trasferta è necessario partire dal presupposto che non tutti sono stati deludenti, anzi alcuni sono figli di prestazioni di livello (come con l’Inter e con il Napoli). Detto ciò, con il Frosinone non ci si deve aspettare un’altra ‘X’, principalmente perché entrambe le squadre vogliono portare a casa i 3 punti e quindi è possibile che a un certo punto si possano anche rompere gli equilibri. A quel punto vincerà chi sarà più bravo ad approfittare degli errori avversari e se si considera la capacità del Toro di Mazzarri proprio nel rimanere compatti in qualsiasi situazione, ci si può aspettare il ritorno alla vittoria in esterna dei granata.
Chi può essere l'uomo chiave al Benito Stirpe per il Torino?
Nicolò Muggianu - Belotti dopo il gol contro il Chievo avrà gli occhi di tutti addosso. Penso però che la differenza la potrà fare chi si è nascosto in queste ultime giornate. Penso a giocatori come Meité e Baselli: se cambiano marcia anche loro il Torino può davvero svoltare.
Gualtiero Lasala - Per me può essere Tomas Rincon. Se giocasse titolare, con il suo fisico potrebbe permettere al Toro di ripartire in fretta per colpire il Frosinone eventualmente scoperto. In più, ha anche segnato - un gran bel gol - ed è in fiducia: chi se non lui potrebbe far pendere la lancia a favore del Toro?
Roberto Ugliono - Quella contro il Frosinone sarà una partita molto difficile a centrocampo e, considerando i pochi spazi in mezzo al campo, sarà fondamentale il lavoro delle punte, che dovranno sfruttare al meglio le occasioni che gli verranno concesse e sapersi far trovare pronti per alleggerire il lavoro del pacchetto mediano. Per questo il protagonista potrebbe essere proprio Belotti, che grazie alla sua generosità e alla sua fisicità potrebbe creare la superiorità in zone nevralgiche del campo. Inoltre il Frosinone lascia spesso la possibilità di calciare da fuori e con il Chievo si è già visto che, se ha la possibilità, il Gallo sa segnare anche da lontano.
Ti aspetti un Toro migliore di quello visto contro il Chievo?
Nicolò Muggianu - La risposta è obbligata: sì. Contro il Chievo non si è visto un bel Torino per almeno un'ora: è mancata in maniera evidente la verticalità. Bisogna fare di più, ma d'altronde lo ha detto anche Mazzarri che contro il Frosinone, il tipo di partita offerta contro il Chievo non basta.
Gualtiero Lasala - In realtà no. Mi aspetto un Toro probabilmente anche meno cattivo e concreto col Frosinone, perché lo Stirpe non è campo facile, perché i ciociari hanno voglia di vincere la prima partita in casa e quindi l’ambiente non sarà facile. Servirà un Toro in stile Genova contro la Samp, o contro l’Atalanta in casa: un toro cattivo, energico e spietato. Ma ho la sensazione che non sarà così.
Roberto Ugliono - Difficile aspettarsi un Toro simile alla partita con il Chievo, perché i ciociari sono una squadra completamente diversa dai clivensi. Il Toro per vincere dovrà essere diverso, ma non per forza migliore. Servirà spezzare le ripartenze dei gialloblù e non concedere spazi che il Chievo per piccoli tratti ha avuto, ma soprattutto sarà necessario saper allargare la difesa dei canarini, altrimenti potrebbe essere molto complicato sbloccare il match. In conclusione, Mazzarri ultimamente riesce a ricevere molto spesso le risposte che vuole dai suoi ragazzi e, se dopo il Chievo ha chiesto un miglioramento sotto il punto di vista del gioco, viene spontaneo aspettarsi che questo avvenga.
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