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TURIN, ITALY - NOVEMBER 23: Players of Torino FC look dejected at the end of the Serie A match between Torino FC and FC Internazionale at Stadio Olimpico di Torino on November 23, 2019 in Turin, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)
Quattro domande, tre pareri in merito. I nostri pareri, a volte concordi e a volte discordanti tra di loro. Ecco ToroPreview: prima della partita, tre dei nostri giornalisti risponderanno alle domande della redazione, dicendo la loro sull’impegno che attende la squadra e in generale sul momento dei granata. Opinioni personali a volte agli antipodi, per cercare di dare una visione più completa possibile al lettore sull’argomento trattato. Questa settimana, dall’altra parte del microfono ecco i nostri Andrea Calderoni, Andrea Marchello e Gualtiero Lasala.
Il Torino torna in campo dopo la bella vittoria contro il Brescia. I granata saranno di scena a San Siro contro l'Inter: che partita vi aspettate?
Calderoni - Ci sarà da soffrire. L'Inter possiede quelle caratteristiche che fanno più male al Toro di questa stagione, abituato troppo facilmente a distrarsi. Servirà una prova intelligente dei granata. Servirà trovare finalmente un po' di equilibrio tra la fase difensiva e quella offensiva. Fin qui quando c'è stata l'una, è mancata l'altra e viceversa.
Marchello - Una partita vivace con molte occasioni da entrambi i lati: sia per la voglia dell'Inter di fare il risultato pieno sia per la voglia del Toro di prendere quanto più possibile da una squadra ferita ed in crisi di gioco da quando la Serie A è ripresa post lockdown.
Lasala - Una partita estremamente complessa. Credo che l’Inter sia una squadra completa, anche se vive un momento di leggera difficoltà. Sarà interessante vedere se il Toro darà continuità alla prestazione contro il Brescia, anche se il coefficiente di difficoltà si alzerà di molto. Servirà compattezza mentale e unione di intenti: forse in questo modo un punto può essere strappato a San Siro.
Dopo i tre punti ottenuti contro il Brescia, secondo voi, il Torino può dirsi tranquillo per quanto riguarda la lotta salvezza o i ragazzi di Longo saranno costretti a guardarsi le spalle fino al termine della stagione?
Calderoni - No. Il motivo è semplice. Le ultime giornate di qualsiasi campionato ci insegnano che possono maturare risultati piuttosto particolari, a maggior ragione sta accadendo e accadrà in questo strano torneo rimasto interrotto a marzo, aprile, maggio e parte di giugno. Guardia alta, dunque. I punti da conquistare sono ancora almeno 6.
Marchello - Assolutamente no. Il grosso è ancora da fare, ed il campionato è tutt'altro che vicino a dare i suoi verdetti finali. Ogni singola gara è importante e va affrontata senza concedere nulla e stringendo i denti. Solo alla 38' giornata si potrà tirare un sospiro di sollievo.
Lasala - Tranquilli mai fino al raggiungimento dei 40 punti. Il vantaggio da 7 punti si è ridotto a soli 5, con Genoa e Lecce che non mollano. E tra i due litiganti, potrebbe cascarci il Torino. Questo non deve succedere, e per questo l’attenzione dovrà essere sempre altissimo per evitare di trovarsi in situazioni pericolose.
Dall'altra parte ci sarà un'Inter in crisi di risultati. Quante speranze ha, secondo voi, il Torino di fare risultato oggi a San Siro?
Calderoni - Qualcuna c'è, ma non credo troppe. Dipenderà da come evolverà la gara. A parte la sfida con il Brescia, il Torino ha incassato o ha segnato nei primissimi minuti e così le partite si sono indirizzate. Servirà un Toro lucido, non solo a difendere ma anche ad imbastire manovre offensive.
Marchello - Non così poche. L'Inter non sta passando un ottimo momento, e questo può favorire i granata. Che però non devono partire mosci alla gara, evitando di dare subito occasioni di rivalsa ai nerazzurri, che hanno dimostrato di entrare in crisi se non gli si concede adeguati spazi di manovra. Attenzione a contenere quindi l'atteggiamento agguerrito degli uomini di Conte.
Lasala - Sicuramente non tante, ma più dell’andata sicuramente. L’Inter ha dimostrato di avere alcune lacune, che il Toro dovrà sfruttare bene per riuscire ad insidiare i nerazzurri. Non deve essere sottovalutata la squadra di Conte, ma bisogna capire che può essere battuta. Con concentrazione e precisione, il Toro può raccogliere qualcosa.
Dopo l'Inter, il Torino ospiterà il Genoa all'Olimpico in quello che si preannuncia essere uno scontro salvezza potenzialmente decisivo. Foste in Longo, fareste il turnover oggi? Risparmiereste almeno i diffidati?
Calderoni - La rosa del Toro è talmente corta che ci sono gli inamovibili, ossia coloro i quali non puoi togliere in nessun caso. Poi, ci sono giocatori che più o meno si equivalgono. Una partita gioca meglio l'uno, una partita l'altro. Penso a Lyanco e Bremer, ad esempio. Non vedo un titolare inamovibile in nessuno dei due. Pertanto, la parola turnover con la rosa attuale del Torino la trovo scorretta e Longo doserà le forze solo in base al grado di affaticamento dei suoi.
Marchello - Ogni gara da qui alla fine del campionato sarà decisiva, per cui non credo molto al fatto che il turnover sia la risposta giusta in prospettiva. Ogni punto perso pesa molto, il Torino deve cercare di approcciarsi ad ogni singola sfida nel migliore dei modi possibili.
Lasala - Fossi in Longo, sì. I diffidati sono elementi importanti come Rincon, giocatori che serviranno più in una partita di trincea come quella contro il Genoa rispetto a quella di stasera. Perdere stasera può anche essere ammissibile, giovedì assolutamente no. Quello scontro diretto deciderà le sorti del Torino in Serie A.
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