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ToroPreview, verso Salernitana-Torino: “Giusto andare avanti con Berisha?”
Quattro domande, tre pareri in merito. Le nostre opinioni, a volte concordi e a volte discordanti tra di loro. Ecco ToroPreview: prima della partita, tre dei nostri giornalisti risponderanno alle domande della redazione, dicendo la loro sull’impegno che attende la squadra e in generale sul momento dei granata. Opinioni personali a volte agli antipodi, per cercare di dare una visione più completa possibile al lettore sull’argomento trattato. Questa settimana, dall’altra parte del microfono ecco i nostri Beatrice Andreello, Federico De Milano e Silvio Luciani.
Alla vigilia Juric ha fatto riferimento a soprattutto alla sfortuna per giustificare la crisi del Toro negli ultimi due mesi. Siete d’accordo?
Andreello – Sicuramente gli ultimi due mesi del Toro sono stati i più negativi di tutta la stagione. Sono d'accordo con Juric, sì, ma penso anche che sia stata una cosa di squadra: in molte partite ci sono stati cali di concentrazione, errori di distrazione, mentalità "vincente" - per così dire - solo fino ad un certo momento della partita ecc... E in più ovviamente tutti i punti persi anche per errori arbitrali non indifferenti, si pensi al caso più clamoroso contro l'Inter. Quindi nel totale sì, in parte sono d'accordo con il tecnico granata.
De Milano – Non del tutto. La sfortuna ha avuto il suo peso è vero però ci sono anche stati dei passaggi a vuoto della squadra. Anche diversi errori arbitrali hanno tolto molti punti ai granata, basti pensare ai recenti rigori non dati con Bologna e Inter o al gol di Belotti annullato contro il Venezia. Giustamente Juric si concentra solamente sul campo e sulle questioni tecniche però dal mio punto di vista, ci sono anche altri motivi per questa mancanza di punti.
Luciani - In generale sono abbastanza d'accordo con lui, ma andando nel dettaglio vanno fatte delle distinzioni. Prestazioni come quella di Genova non sono accettabili, perché frutto di un approccio molle e sintomo di una mancanza di motivazioni che sarebbe molto grave. Poi che il Torino abbia raccolto meno di quanto prodotto (per diversi motivi, tra cui errori, un sfortuna e decisioni arbitrali discutibili) e che i numeri degli ultimi due mesi siano in linea con il resto del campionato, non è soltanto Juric a dirlo ma i dati.
La Salernitana si gioca le ultime possibilità di salvezza, mentre il Toro non ha granché da chiedere al campionato. Che partita vi aspettate all’Arechi?
Andreello – Personalmente mi aspetto una partita in cui il Toro non dia nulla per scontato. La maggior parte dei punti persi durante la stagione sono stati persi contro squadre che stanno attualmente lottando per la salvezza o comunque ci sono vicine. Quindi mi aspetto un approccio che non lasci niente al caso, soprattutto considerando che la vittoria manca dal 15 gennaio contro la Sampdoria. Entrambe le squadre quindi hanno un obiettivo, e dai granata mi aspetto che non lascino prevalere quello della squadra di Nicola.
De Milano – Il Toro deve giocare come sa. Quando la squadra di Juric è in giornata difficilmente sbaglia. I granata devono tornare a far vedere il calcio divertente mostrato fino a gennaio. La Salernitana sembra essere l'avversario migliore da questo punto di vista. Bisognerà però prestare molta attenzione perché ultimamente questa gare in cui il Toro era favorito le ha steccate, come contro Venezia, Genoa e Cagliari.
Luciani - Messa in questa prospettiva ci sono tutte le premesse per assistere ad un altro risultato deludente da parte del Torino. Non fosse altro che la squadra di Juric ha perso contro 4 delle ultime 5 in classifica (3 delle quali, contro Venezia, Cagliari e Genoa negli ultimi due mesi) e la quinta è proprio la Salernitana, che non ha ancora conquistato i tre punti da quando Nicola è in panchina. Per questo e per provare a prendere l'ultimo treno che conduce alla salvezza, i padroni di casa si giocheranno tutto in novanta minuti. Spero che il Torino capisca quanto sia importante l'approccio alla gara: a Genova è stato decisivo in negativo, a Salerno bisognerà aggredire la partita con un altro atteggiamento per metterla sui binari giusti. Se non fosse così, riprenderla diventerebbe molto difficile.
Sulla trequarti mancherà per squalifica Pobega e Brekalo ha ripreso ad allenarsi da poco. Su chi puntereste?
Andreello – L'assenza di Pobega sicuramente non è un punto a nostro favore, sulla trequarti oltretutto. Si è dimostrato fondamentale in mezzo al campo prima, e lì davanti adesso, quindi la sua assenza non passerà inosservata. Brekalo, per fortuna, è tornato ad allenarsi dopo il Covid, quindi se magari non da titolare gli lascerei comunque un po' di spazio in campo a partita in corso, considerando la sua influenza all'interno della squadra. Punterei su Pjaca invece, il croato non ha più avuto molto spazio in campo, e magari questa sera contro la Salernitana potrebbe di nuovo essere la sua occasione.
De Milano – Sarà dura sostituire Pobega perché quello della trequarti è diventato un ruolo delicato da quando si è fatto male Praet. Juric sembra non gradire Pjaca e Brekalo insieme dal primo minuto perché li preferisce entrambi sul lato sinistro. Si potrebbe provare con l'inserimento di Demba Seck oppure con l'avanzamento di Lukic e con una mediana tutta italiana formata da Ricci e Mandragora. Io personalmente opterei per quest'ultima soluzione con Lukic e Brekalo alle spalle di Belotti.
Luciani - Senza Praet, Pobega e con Pjaca in pessime condizioni di forma, il Toro non può assolutamente fare a meno di Brekalo, perché è l'unico in grado di garantire spunti e giocate sulla trequarti. Detto questo l'ipotesi di vedere Ricci in mediana con Lukic qualche metro avanti - come con Giampaolo per intenderci - stuzzica la mia fantasia. Allo stesso tempo sarei curioso, magari a gara in corso, di vedere Seck. In una partita come questa può sprigionare la velocità in progressione che ha convinto il Torino a puntare su di lui.
Condividete la scelta di Juric di confermare Berisha o su chi avreste puntato tra i pali in questo finale di stagione?
Andreello – La confermo in parte, nel senso che i portieri su cui Juric può contare sono 3: Milinkovic-Savic, Berisha e Gemello. Attualmente il serbo è sceso nelle gerarchie del tecnico granata dopo le prestazioni deludenti e non alla sua altezza, e penso che lo stesso stia facendo l'albanese. Entrambi non hanno convinto a pieno Juric in questo momento, quindi forse l'alternativa Gemello avrei provato a metterla in campo. Nell'unica sua partita in campionato aveva fatto bene, quindi adesso che il Toro si trova in quella posizione in classifica, senza nessun grande obiettivo a cui ambire, far giocare il ragazzo potrebbe essere una soluzione per lui, anche di crescita.
De Milano – In questo momento Berisha sembra essere il titolare indiscusso. Le prestazioni di Milinkovic-Savic hanno portato a grandi critiche verso questa scelta di Juric anche se io proverei a dargli ancora una possibilità, magari a salvezza raggiunta matematicamente. Poi non mi dispiacerebbe vedere giocare qualche partita anche a Gemello che ha fatto bene contro la Fiorentina e sul quale bisognerà prendere una decisione per la prossima estate.
Luciani - Penso che ci sia grande ipocrisia nel giudicare le prestazioni dei portieri del Torino. Molti commentatori e tifosi sono prevenuti nei confronti di Milinkovic-Savic, aspettando le prime difficoltà per gettargli la croce addosso. La verità è che il portiere serbo ha disputato una stagione assolutamente positiva fino al Covid, che gli ha fatto perdere le certezze che aveva acquisito con fatica nei primi mesi della stagione. Detto questo, così come ritenevo ingiusto sostituire Vanja al primo errore solo per il gusto di farlo, è giusto che a Berisha venga data una seconda chance dopo il grave errore commesso contro il Genoa.
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