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TURIN, ITALY - DECEMBER 12: Ivan Juric Head coach of Torino FC looks on during the Serie A match between Torino FC and Bologna FC at Stadio Olimpico di Torino on December 12, 2021 in Turin, Italy. (Photo by Jonathan Moscrop/Getty Images)
Quattro domande, tre pareri in merito. Le nostre opinioni, a volte concordi e a volte discordanti tra di loro. Ecco ToroPreview: prima della partita, tre dei nostri giornalisti risponderanno alle domande della redazione, dicendo la loro sull’impegno che attende la squadra e in generale sul momento dei granata. Opinioni personali a volte agli antipodi, per cercare di dare una visione più completa possibile al lettore sull’argomento trattato. Questa settimana, dall’altra parte del microfono ecco i nostri Federico De Milano, Gualtiero Lasala e Beatrice Andreello.
Juric ha detto di tenere molto alla Coppa Italia: quante possibilità vedete per il Toro di arrivare fino in fondo?
De Milano – Non molte sinceramente. Ogni anno molte squadre si ripetono di voler fare strada in questa competizione ma alla fine quando in campionato c'è bisogno di far punti perché la classifica inizia ad essere pericolosa, la priorità giustamente passa al campionato. Infatti è da parecchi anni che in fondo alla Coppa Italia arrivano sempre le "big", perché hanno una rosa più profonda.
Lasala – Come ogni anno la Coppa Italia crea facili entusiasmi. “Vincendo la competizione ci sarebbe l’ingresso diretto in Europa”. La classica frase ripetuta ogni stagione. Ma io penso che il Toro non sia ancora nella giusta forma per puntare a questa competizione. Ha bisogno di creare altre fondamenta importanti: realisticamente si può pensare a puntare ad un trofeo - forse - dal prossimo anno.
Andreello - La Coppa Italia è sempre un motivo in più per riuscire a far giocare la maggior parte della squadra - come il turnover di questa sera - e soprattutto quelli che magari non trovano molto spazio in campionato. Quest’anno la differenza da quando Juric è sulla panchina del Toro è notevole, e questa sera potrebbe esserne la prova. Se il Toro dovesse continuare questo percorso ben venga, ma l’importante, dal mio punto di vista, è che ora trovi il giusto equilibrio.
I granata hanno faticato troppo in trasferta, la Samp stenta in casa: può essere l’occasione giusta per ritrovare una vittoria esterna?
De Milano – Molto dipenderà dalle convinzioni con le quali i giocatori scenderanno in campo. Sia la Sampdoria che il Torino dovrebbero fare un ampio turnover e quindi diventa difficile fare previsioni. Comunque penso che la squadra blucerchiata sia un'avversaria alla portata del Toro, perciò se si vuole tornare a vincere in trasferta potrebbe essere l'occasione giusta.
Lasala – La Sampdoria è già stata un avversario del Torino quest’anno, e il ricordo è particolarmente dolce. Anche se sarà a Marassi, il Torino dovrà ripetersi a livello di intensità e forza. Certo, la lontananza dal campo di casa potrebbe essere una difficoltà in più, ma questa può essere l’occasione per far scattare qualcosa anche a livello mentale nei ragazzi di Juric.
Andreello - In trasferta il Toro non è mai riuscito, da inizio campionato, a dimostrare le sue massime capacità. Complice magari anche il fatto che al Grande Torino ci sia tutto l’appoggio dei tifosi che ora tornano ad essere presenti allo stadio. Contro la Sampdoria, sarà sì una trasferta, ma magari è il passo verso la direzione giusta. La partita di stasera potrebbe essere - nonostante non sia di campionato - l’opportunità giusta per il Toro di ritrovare la gioia della vittoria in trasferta.
Juric ha già annunciato un po’ di turnover: su quale undici puntereste contro la Samp?
De Milano – In porta mi immagino giochi Berisha, anche se io sarei curioso di vedere il giovane terzo portiere Luca Gemello, dopo il buon precampionato che ha disputato. In difesa le scelte sono un po' limitate dato che Djidji e Bremer sono out per il match quindi opterei per Izzo-Zima-Rodriguez in modo da far riposare Buongiorno. Sulle fasce spero che Ansaldi possa giocare dal primo minuto assieme ad uno tra Vojvoda e Aina. A centrocampo ampio turnover per me, magari spazio a Kone che ha recuperato dall'infortunio. Davanti farei rifiatare i titolari concedendo minuti a Linetty e Zaza più uno tra Brekalo e Pjaca assieme a loro.
Lasala – Io cercherei di dare spazio e chi ha visto meno il campo. Sono le classiche partite in cui anche i giocatori più ai margini possono sentirsi protagonisti e risultare utili durante la stagione. Per questo punterei su Zaza come attaccante centrale, così come Linetty sulla trequarti. Non sarebbe una cattiva idea far ripartire Mandragora dal primo minuto, per testarlo e poi magari toglierlo nel secondo tempo. In difesa può essere il momento di Buongiorno come centrale, vista la condizione non perfetta di Bremer. Mi piacerebbe rivedere anche Izzo, per dare fiato a Zima e per rivederlo di nuovo con la maglia granata. In porta infine potrebbe anche essere arrivato il momento di Berisha.
Andreello - Come detto prima, la Coppa Italia è un torneo che serve anche a chi trova meno spazio in campionato: ad esempio in porta potrebbe essere una buona opportunità per Berisha, che ancora non ha esordito con la maglia granata. È da parecchio tempo anche che Izzo non trova il suo equilibrio in campo, e magari partire dal 1’ potrebbe essere stimolante. A centrocampo sono tornati Mandragora e Ansaldi, lascerei spazio anche a loro. In attacco invece, Belotti è ancora indisponibile, e Sanabria potrebbe riposare un turno e lasciare spazio a Zaza - vista anche la partita di campionato domenica con il Verona. A sostegno di Zaza proverei a lasciare spazio a Linetty, che nelle ultime settimane è stato superato da Pjaca e Praet.
Inizia ad avvicinarsi il mercato di gennaio: alla luce di quanto visto finora e delle ultime parole di Juric, quale dev’essere la priorità dei granata?
De Milano – Credo che un paio di acquisti farebbero comodo a questa squadra. Spesso in questa prima metà di stagione ci sono stati molti problemi fisici e quindi sarebbe opportuno correre ai ripari per il girone di ritorno. Secondo me i reparti in cui sarebbe più utile intervenire sono quello di difesa (anche se Zima si sta rivelando un giocatore sempre più affidabile) e quello degli esterni soprattutto se Aina e Singo dovessero partire per la Coppa d'Africa lasciando un vuoto incolmabile in quella zona di campo.
Lasala – La priorità con la P maiuscola è sulle fasce. È evidente che il gioco di Juric abbia grandi sviluppi in quelle zone, e i granata hanno bisogno di almeno un rincalzo, visto che Ansaldi ha qualche problema fisico ricorrente e gli altri tre interpreti - Singo, Aina e Vojvoda - non stanno rendendo come vorrebbe il tecnico granata. In più, se ci fosse un’occasione, guarderei con attenzione al mercato dei giovani: un attaccante di prospettiva da strappare adesso alla concorrenza sarebbe un’ottima mossa di Cairo e Vagnati.
Andreello - Si vedono i miglioramenti che la squadra ha fatto con Juric, ma il mercato è il punto di partenza se si vuole creare un vero e proprio progetto. A gennaio metterei al primo posto della lista il cercare dei giocatori che possano andare a sostegno di Aina da una parte e Ansaldi dall’altra. In panchina, sì, ci sono alternative - si è visto Vojvoda nelle ultime partite, e devo dire che mi ha convinta. Ma avere qualche altra alternativa risulterebbe più facile anche per Juric stesso nei momenti di difficoltà, e si è visto ad inizio anno quando parecchi giocatori fondamentali erano praticamente in infermeria. Oltre a questo, il lavoro di Juric è ottimo, e il suo obiettivo come dichiarato da lui stesso, è dare spazio anche ai giovani, e sicuramente con il Toro lo sta raggiungendo: Zima e Buongiorno sono due degli esempi.
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