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Quattro domande, tre pareri in merito. I nostri pareri, a volte concordi e a volte discordanti tra di loro. Ecco ToroPreview: prima della partita, tre dei nostri giornalisti risponderanno alle domande della redazione, dicendo la loro sull’impegno che attende la squadra e in generale sul momento dei granata. Opinioni personali a volte agli antipodi, per cercare di dare una visione più completa possibile al lettore sull’argomento trattato. Questa settimana, dall’altra parte del microfono ecco i nostri Silvio Luciani, Marco De Rito e Roberto Ugliono.
Il Torino torna in campo dopo il derby perso contro la Juventus. All'Olimpico Grande Torino arriva il Brescia in quello che sarà un delicatissimo scontro salvezza: che partita vi aspettate?
Luciani - L'elemento psicologico sarà predominante e questo mi fa paura. Il Brescia era dato per spacciato fino a qualche giorno fa ma con la vittoria contro l'Hellas è rientrato in corsa: a Torino gli uomini di Lopez saranno affamati e si giocheranno il tutto per tutto. Discorso completamente opposto per i granata: la vittoria del Lecce ha aggiunto ulteriore pressione ad una squadra già appesa ad un filo.
De Rito - Una partita combattuta, dove le due squadre se la giocheranno sino all'ultimo minuto in quanto la posta in palio è tanta. Il Brescia è consapevole che con una vittoria rientrerebbe nei giochi per la salvezza, il Toro se non riesce a conquistare il bottino tanto, rischierebbe tanto e la prossima partita contro l'Inter non si prospetta per nulla semplice.
Ugliono - Brutta, sporca e a tratti noiosa. Penso che entrambe le squadre sentiranno molto la tensione e come spesso succede in queste occasioni il divertimento non ne trae beneficio. Mi aspetto anche molta cattiveria agonistica. Ogni episodio potrebbe essere decisivo.
Che percentuale di salvezza si gioca oggi la squadra di Moreno Longo? Quanto peserebbe una vittoria e quanto peserebbe invece una sconfitta?
Luciani - È un all-in. Non riesco a pensare alle gravissime ripercussioni di un'eventuale sconfitta. Una squadra che perde anche in casa con la penultima in classifica dopo aver fatto 4 punti in tutto il girone di ritorno merita di retrocedere senza appello. Ora è il momento di fare punti, altrimenti il cammino verso la salvezza può diventare un vero e proprio calvario.
De Rito - Dire percentuali precise è complicato. Sicuramente sarà una gara che potrebbe avere importanti ripercussioni nel proseguo del campionato. Con una vittoria il Toro potrebbe affrontare le prossime giornate con più serenità (anche se non troppa), anche perché dopo la gara contro l'Inter, le prossime sfide sono abbordabili per la squadra di Moreno Longo. In caso di sconfitta o pareggio si complicherebbe molto la classifica dei granata, anche vista la vittoria del Lecce sul Lazio.
Ugliono - Una buona fetta di salvezza, anche se la vittoria del Lecce ha reso tutto ancora più complicato. La partita che sarà decisiva - secondo me - sarà quella contro il Genoa. Lì si decideranno le sorti. Sicuramente la vittoria contro il Brescia permetterebbe di prendere una boccata d'ossigeno. In caso di sconfitta, invece, la situazione sarebbe difficilissima.
Intanto, tra le inseguitrici, il Lecce ha già sorpreso tutti battendo la Lazio. Quali sono, secondo voi, le avversarie più temibili per il Torino nella lotta salvezza?
Luciani - Fossi nel Toro, intanto, non farei affidamento sull'Udinese che è una squadra nettamente più viva delle altre. Poi temo molto il Lecce, che esprime un buon calcio ma ha delle enormi lacune in fase difensiva. È una squadra pericolosa se si esalta. Partendo dal presupposto che il Torino dovrà salvarsi con le sue forze, la squadra che sta incontrando le difficoltà maggiori è il Genoa di Nicola. Sperando che il Brescia non torni in corsa proprio a Torino...
De Rito - Considerando lo stato di forma del club piemontese, tutte sono avversarie temibili. Il Torino ha vinto solo una gara nel girone di ritorno, un rullino decisamente negativo, che Belotti e compagni devono riscattare e che non li pone nella possibilità di scegliere un avversario più temibile rispetto ad altri. Sicuramente il Lecce ha impressionato nella vittoria contro la Lazio. I pugliesi fra l'altro vinsero per 4-0 contro il Toro. Ma anche il Brescia che ha vinto contro l'Hellas Verona non è da sottovalutare.
Ugliono - Il Lecce gioca benissimo. Liverani ha costruito una squadra intraprendente, che gioca un buon calcio e che affronta ogni avversaria a viso aperto. Soltanto i limiti tecnici hanno minato la loro stagione, perdendo punti per strada. Il Genoa ha giocatori d'esperienza in ogni settore: in difesa Zapata, a centrocampo Schone e in avanti Pandev. Quella di Nicola è una squadra che trova molte difficoltà, ma sembra aver iniziato a incarnare lo spirito dell'allenatore. Tra le due, comunque, temo di più il Lecce, che nonostante tutto ha saputo rimanere ancora aggrappato al sogno salvezza.
Tra i giocatori più in forma del Torino c'è senza dubbio Belotti, in gol da quattro partite consecutive. Qual è, secondo voi, il modulo che può farlo rendere al meglio: con un'altra prima punta o con due esterni/trequartisti alle sue spalle?
"Luciani - In generale sono convinto che Belotti sia il terminale perfetto per un 4-3-3 con due esterni e si è visto in Nazionale. Non è un caso che Mancini lo abbia preferito ad Immobile in più occasioni: segna un po' meno rispetto alla stagione magica con Mihajlovic ma è un giocatore nettamente migliore sia tecnicamente che per intelligenza tattica. Nel Torino attuale, però, lo vedo meglio con un'altra prima punta (in questo caso Zaza). L'11 granata - per utilizzare un eufemismo - non ha impressionato ma con i suoi movimenti crea degli spazi per Belotti che Edera e Berenguer occupano intasando la trequarti. Discorso diverso per quanto riguarda Verdi, che vedo molto più compatibile col Gallo. Soprattutto se è il giocatore che abbiamo visto all'Allianz Stadium. Moduli a parte, il problema vero è che Belotti deve inventarseli i goal perché non ha nessuno che ha il coraggio di servirlo con i tempi giusti in verticale (ogni riferimento al derby di Berenguer è puramente casuale).
De Rito - Con un'altra prima punta rischia di scontrarsi e perdere spazi. Si sta disputando un campionato anonimi con partite ogni 2/3 giorni e Belotti ha dimostrato di essere il più in forma del Toro e lo si trova in tutte le zone del campo. Dalla difesa all'attacco ma anche sugli esterni. Se stesse maggiormente davanti, diventando un vero e proprio terminale offensivo forse potrebbe diventare anche più incisivo.
Ugliono - Con due esterni, chiaramente se poi viene servito correttamente. Il miglior Belotti si è visto nel 4-3-3 di Mihajlovic, quando lui era il principale terminale offensivo. Ha una potenza fisica tale da renderlo dominante in area di rigore e i suoi gol ne sono testimonianza (nei miei occhi c'è ancora quella rovesciata segnata contro il Sassuolo). Con Verdi e Berenguer sugli esterni, lui può prendersi l'area di rigore. Mi piacerebbe vedere il Gallo servito da più cross.
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