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ToroPreview, verso Torino-Cittadella: “Come risolvere il problema del gol?”
Quattro domande, tre pareri in merito. Le nostre opinioni, a volte concordi e a volte discordanti tra di loro. Ecco ToroPreview: prima della partita, tre dei nostri giornalisti risponderanno alle domande della redazione, dicendo la loro sull’impegno che attende la squadra e in generale sul momento dei granata. Opinioni personali a volte agli antipodi, per cercare di dare una visione più completa possibile al lettore sull’argomento trattato. Questa settimana, dall’altra parte del microfono ecco i nostri Beatrice Andreello, Luca Bonello e Cecilia Mercatore.
Si torna in campo dopo la sconfitta nel derby: quanto è importante giocare subito senza che passi troppo tempo?
Andreello - La sconfitta contro la Juventus ha messo in evidenza i reparti in cui il Toro ancora non eccede, e tra questi c'è l'attacco. Le punte in qualsiasi squadra hanno un ruolo fondamentale, e al momento Ivan Juric - contando Sanabria indisponibile - non ha molte alternative. È importante, dunque, cercare di pressare alto e attaccare fin da subito, in modo da non dover giocare la partita come durante il derby, in cui non riuscendo a passare in vantaggio nonostante alcune occasioni, si finisce poi per perdere o comunque subire gol - che poi sarebbe più complicato, anche mentalmente, da recuperare.
Bonello - Importantissimo. Non c'è cosa migliore di una nuova partita per dimenticare la vecchia. La situazione in casa Torino è particolarmente delicata e per questo una vittoria, condita magari anche da una prestazione convincente, potrebbe risollevare il morale della piazza e dei giocatori stessi. Il match di Coppa con il Cittadella è l'occasione perfetta.
Mercatore - Sicuramente la sconfitta nel derby ha evidenziato ancora una volta le lacune presenti in attacco, ma il Torino deve lavorare per trovare una soluzione. La partita di Coppa Italia può essere infatti un'occasione per provare le possibili alternative e allo stesso tempo di cambiare rotta e tornare alla vittoria.
Il problema del gol continua a limitare fortemente i granata. Si può risolvere internamente o pensate sia fondamentale comprare un centravanti a gennaio?
Andreello - Si può partire dall'interno ovviamente. Io personalmente penso che Pellegri abbia un buon potenziale, ma non ha ancora trovato il suo equilibrio per sbloccarsi - complice il poco tempo giocato, gli infortuni precedenti ecc... - ma d'altro canto penso che la società debba mettersi d'impegno e dare priorità a questo reparto. È evidente come il problema del gol sia un grosso problema per il Toro di oggi: attualmente, per gol segnati (8 in 10 gare) il Toro è terzultimo nella classifica del campionato, quindi è ovvio che c'è un problema di fondo. Il mercato di gennaio sarebbe comunque una speranza, per Ivan Juric e sicuramente per i tifosi e per la squadra, dunque penso che Davide Vagnati debba lavorarci su e cercare qualcuno che possa adattarsi al gioco dei granata.
Bonello - A gennaio servirà assolutamente rinforzare l'attacco con un bomber puro, ma, al momento, non si può fare altro che schierare uno tra Sanabria e Pellegri, e creare i presupposti per le occasioni da gol. Se si creerà molto, allora è naturalmente più probabile che si segni di più, con gli attaccanti ma non solo.
Mercatore - Al momento Juric non può fare altro che arrangiarsi con le risorse che ha, trovando una soluzione con i giocatori a disposizione, nonostante le difficoltà. Ma senz'altro a gennaio occorre intervenire per migliorare la situazione in attacco, la società deve rinforzare il reparto.
La Coppa Italia è stata troppo spesso sottovalutata in casa Toro, può essere un obiettivo in questa stagione?
Andreello - Molte volte è vero, si sono date per scontate delle partite che poi si sono rivelate essere tutt'altro. Il Toro è una squadra che sta lavorando molto, e penso che questa partita di Coppa Italia contro il Cittadella si possa considerare come una gara da cui ripartire, dunque deve avere il massimo dell'attenzione. Servirà entrare fin da subito concentrati sull'obiettivo, ovvero il passaggio del turno e, di conseguenza, ritrovare la vittoria che manca ormai da 5 partite. Si può iniziare dalla Coppa Italia, e l'entusiasmo eventualmente - si spera - ritrovato bisognerà poi trasmetterlo anche nelle partite di campionato, considerando che andremo a sfidare l'Udinese e il Milan.
Bonello - Personalmente, credo che, finché si manterrà questo format nella competizione, e questo tabellone, sia altamente improbabile per una squadra che non è tra le teste di serie arrivare fino in fondo. Per questo credo cha la Coppa non possa essere un vero obiettivo. In ogni caso, stando così le cose, bisogna accettarle, e quindi credo altresì che sia giusto onorare l'impegno e, magari, andando avanti, qualche soddisfazione ce la si potrebbe togliere.
Mercatore - Mai dire mai. Tutto dipende da come si affrontano le partite, con quale atteggiamento si scende in campo. Il Torino di inizio stagione avrebbe senz'altro avuto più possibilità di quello che stiamo vedendo in campo ultimamente, ma le partite di Coppa Italia sono imprevedibili, dipende tutto da come i giocatori scendono in campo per affrontare la partita.
L’avversario sulla carta è nettamente inferiore: puntereste su un forte turnover o sarebbe troppo elevato il rischio di sottovalutare la partita?
Andreello - Io personalmente farei un turnover a metà: ovvero, considerando la prestazione contro la Juventus credo che siano da mantenere alcuni titolari come Milinkovic-Savic, che senza ombra di dubbio è stato il migliore in campo nel derby tra i granata. Si potrebbe alternare sulle fasce: Vojvoda è rientrato da uno stop, e a disposizione ci sono anche Aina, Singo e Lazaro, dunque Ivan Juric ha ampia scelta. In attacco non ci sono molte soluzioni, al contrario: Sanabria è indisponibile, quindi io farei ricadere la scelta su Pellegri dall'inizio alla fine - salvo infortuni a gara in corso. Penso che per Pellegri possa essere una buona occasione per provare a sbloccarsi, considerato l'avversario.
Bonello - Non un turnover completo, ma consistente. Ritengo che sia giusto far giocare chi sinora ha avuto meno minuti a disposizione, ma comunque non rivoluzionando completamente la squadra. Alcuni pilastri della rosa devono giocare, altrimenti la mancanza di leader, e di gente abituata anche a palcoscenici più importanti dei sedicesimi di Coppa Italia, potrebbe essere controproducente per il Toro.
Mercatore - Punterei al turnover, ma non al 100%. Dunque sì a dei cambi dall'inizio, ma senza stravolgere al formazione del tutto. Alcuni giocatori, considerati fondamentali, devono comunque giocare. A questi vanno poi aggiunti coloro che sono considerati una seconda scelta nei ballottaggi, così da poter permettere anche a loro di acquisire minuti in più nelle gambe.
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