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BERGAMO, ITALY - FEBRUARY 01: Guillermo Maripan of Torino celebrates scoring his team's first goal during the Serie A match between Atalanta and Torino at Gewiss Stadium on February 01, 2025 in Bergamo, Italy. (Photo by Francesco Scaccianoce/Getty Images)
Quattro domande, tre pareri in merito. Le nostre opinioni, a volte concordi e a volte discordanti tra di loro. Ecco ToroPreview: prima della partita, tre dei nostri giornalisti risponderanno alle domande della redazione, dicendo la loro sull’impegno che attende la squadra e in generale sul momento dei granata. Opinioni personali a volte agli antipodi, per cercare di dare una visione più completa possibile al lettore sull’argomento trattato. Questa settimana, dall’altra parte del microfono ecco i nostri Alessandro Balbo, Andrea Calderoni e Alberto Girardi.
A Torino arriva il Genoa, una partita da vincere a tutti i costi?
Balbo – Da vincere a tutti i costi forse no, ma da giocarsela fino in fondo assolutamente sì. Il Torino deve ritrovare continuità nei risultati e nelle prestazioni, per consolidare il gruppo e dare stabilità all'a,biente. La vittoria sarebbe un bel passo in avanti per i granata.
Calderoni – Mi attendo una partita meno bloccata dell'andata. A Marassi è stata la vera "gara della paura" della stagione granata. Vanoli e i suoi ragazzi l'hanno giocata per pareggiare 0 a 0 e lo stesso si può dire per gli avversari. A distanza di qualche mese il Torino può un po' respirare e credo che potrà esprimersi su un livello un po' superiore per cercare di vincere la gara.
Girardi – Non sarà una partita da vincere a tutti i costi, ma i granata hanno l'obiettivo, davanti alla propria gente, di dare continuità ai risultati ottenuti nelle ultime partite. Non sarà una gara facile, soprattutto contro una squadra, il Genoa di Vieira, che in classifica è distante di un solo punto.
Il mercato ha consegnato a Vanoli quattro giocatori. Va promosso l’operato della società?
Balbo – Come sempre quello da rimproverare alla società sono le tempistiche, giocatori che arrivano all'ultima settimana di mercato o addirittura all'ultimo giorno. Detto ciò, sta in Vanoli far fruttare ciò che ha ricevuto. Gli innesti da un lato coprono delle necessità della rosa, il terzino che mancava e i centrocampisti da sostituire, da un lato consolidano il nuovo modulo del Torino. Certo però che se l'allenatore domanda una prima punta di peso e arrivano poi solo esterni d'attacco qualche dubbio rimane. Giudizio sospeso sul mercato
Calderoni – Casadei può essere un acquisto alla Ricci, anche se il classe 2004 ha tutto da dimostrare in Serie A. Elmas ha già dimostrato di poter valere la Serie A ad alto livello, deve semplicemente ritrovarsi. Biraghi, secondo me, è l'acquisto migliore fatto dal Torino in questa campagna di riparazione: ha ancora tanto da dare al mondo del calcio italiano. Sull'utilità di Salama a breve termine ho parecchi dubbi. Il mio voto al mercato del Torino è 6. Sarebbe stato 7 con tempistiche differenti, sarebbe stato 5 senza Biraghi.
Girardi – Nonostante non sia arrivato il sostituto di Zapata, penso che la società abbia lavorato bene sul mercato. Da rivedere le tempistiche, con i colpi di Vagnati e Cairo che sono arrivati solo poche ore prima la fine della sessione invernale di calciomercato. Casadei, Biraghi, Salama ed Elmas porteranno maggiore qualità ed esperienza ad una squadra che aveva bisogno di qualche innesto per poter abire a qualcosa in più.
Passando al campo, su chi puntereste contro il Genoa?
Balbo – Sicuramente Maripan è un giocatore in grande spolvero, imprescindibile sia dietro che davanti. Secondo me Tameze può avere ancora un'occasione, seppur l'episodio negativo del rigore di Bergamo ha mostrato di saper tenere bene la mediana. Infine davanti darei continuità a Karamoh, anche se sta al giocatore migliore nella finalizzazione.
Calderoni – Beh, penso che Vanoli abbia trovato le sue certezze nell'ultimo periodo, a partire dal modulo. Ha una sua ossatura. Milinkovic-Savic in porta, Maripan e Coco al centro della difesa, Ricci in mediana, Adams terminale offensivo. Ripartirei da questi. E poi alla lista appena menzionata aggiungerei Karamoh, la sorpresa più lieta del 2024/2025 granata.
Girardi – Riconfermerei la squadra vista contro Atalanta e Cagliari, un undici che ha dato ottime impressioni ai tifosi e all'allenatore nelle ultime partite. Poi comincerei a capire come inserire i nuovi innesti, con Elmas e Biraghi che probabilmente avranno spazio già dalla partita di oggi contro il Genoa.
In caso di vittoria il Toro salirebbe a quota 30. Ancora in tempo per rientrare in corsa per l’Europa?
Balbo – Difficile a dirsi. Personalmente, ma come ha detto lo stesso Vanoli più volte, prima bisogna pensare alla salvezza e poi al dopo. Un piazzamento europeo dipende da molti fattori esterni, ad esempio il ranking dell'Italia e l'andamento delle avversarie in campionato. Su questo aspetto il Torino non ha il suo destino nelle proprie mani, sicuramente i granata però non possono più commettere troppi passi falsi.
Calderoni – Direi di no. Il Torino ha due obiettivi da qui alla fine: salvarsi senza patemi e valorizzare nel miglior modo possibile Vanoli e la rosa a sua disposizione. L'Europa, a mio modo di vedere, non è raggiungibile. L'unica via era la Coppa Italia, che come sempre a fine stagione rappresenterà uno dei grandi crucci negativi per il club.
Girardi – Non credo che il Toro possa ambire ad un posto per l'Europa. Sono diverse le squadre che lottano per i primi 6/7 posti e i granata sono piuttosto indietro per poter sperare ad inseguimento nel girone di ritorno, nonostante la Coppa Italia sicuramente libererà un ulteriore slot in classifica.
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