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Tre domande, altrettanti pareri in merito. I nostri pareri, a volte concordi e a volte discordanti tra di loro. Ecco ToroPreview: prima della partita, tre dei nostri giornalisti risponderanno alle domande della redazione, dicendo la loro sull’impegno che attende la squadra e in generale sul momento dei granata. Opinioni personali a volte agli antipodi, per cercare di dare una visione più completa possibile al lettore sull’argomento trattato. Questa settimana, dall’altra parte del microfono ecco i nostri Silvio Luciani, Gualtiero Lasala e Andrea Marchello.
Farebbe bene Mazzarri a lasciare Falque in panchina?
Silvio Luciani - È in un periodo di appannamento e il Toro ne risente. Falque è un giocatore unico nella rosa a disposizione di Mazzarri e per questo è imprescindibile. È la fonte più importante e qualitativa dei granata e vista l’assenza di Meité e quella probabile di Baselli io lo metterei in campo insieme a Zaza e Belotti: con la coppia “pesante” ad impegnare i centrali avversari Falque potrebbe avere più spazio. Da lui mi aspetto una grande gara.
Gualtiero Lasala - Iago Falque, come lo stesso tecnico ha ammesso, sta bene fisicamente ma tra i tre attaccanti titolari è quello meno lucido, al momento. Una partita in panchina potrebbe servire allo spagnolo per ricaricare le batterie e per trovare quelle motivazioni a fare sempre meglio che potrebbero venire a mancare alla lunga. C’è anche da considerare che Falque potrebbe essere scelto per entrare nel secondo tempo, come arma a sorpresa contro l’Inter.
Andrea Marchello - Forse una gara in panchina potrebbe servire all'attaccante spagnolo per ritrovare la forma necessaria a fare bene al Torino. Mazzarri comunque conosce bene l'apporto che un giocatore come Iago può dare al reparto offensivo granata - in special modo in coppia con il Gallo - e di sicuro, se dovesse tenerlo in panchina, valuterebbe il momento giusto per buttarlo nella mischia a partita in corso.
Visto il risultato della Sampdoria, una mancata vittoria quanto sarebbe pesante in chiave Europa?
Silvio Luciani - Non sarebbe decisiva ma comunque pesante soprattutto per l’umore. Non vincere con Inter e Roma non sarebbe un dramma in assoluto, ma il contesto attuale influisce pesantemente. Il Toro paga i punti gettati all’aria ingenuamente: penso a partite alla portata come quella di Bologna, di Udine, Sassuolo ma anche Milan e via dicendo. Il girone di ritorno è appena iniziato e le dirette concorrenti hanno avuto sicuramente un calendario migliore ma per il Toro non ci sono più scuse: deve fare risultati importanti per convincere definitivamente e una vittoria contro l’Inter darebbe una grande mano in tal senso.
Gualtiero Lasala - Come si diceva, due risultati negativi contro Roma e Inter avrebbero fatto molto male alla classifica del Torino. Contro i giallorossi è arrivata una sconfitta, se dovesse arrivare anche contro i nerazzurri si creerebbe un gap più ampio da colmare. Ma come non bisogna fare facili entusiasmi, è anche inutile fasciarsi la testa prima di essersela rotta: dopo l’Inter, bisognerà giocare altre 17 partite.
Andrea Marchello - Di sicuro un risultato negativo avrebbe la sua influenza sul gruppo; è vero, l'Inter è un avversario complicato, ma bisogna iniziare a mettere assieme punti pesanti, magari sfruttando i passi falsi delle concorrenti. Il Toro che vuole arrivare in Europa deve essere battagliero, e non può già più sottovalutare le partite o sentirsi sfavorita contro le big.
Il ritorno di Izzo basterà a ridare solidità alla difesa?
Silvio Luciani - Sia contro la Fiorentina che contro la Roma la difesa ha pagato delle amnesie individuali e non errori di reparto. Per questo l’affidabilità garantita da Izzo è fondamentale e può aiutare anche Nkoulou e Djidji: il Torino non può prescindere dal terzetto titolare. Il ritorno di Izzo e una maggiore attenzione ai dettagli dovrebbero bastare per ritrovare la solidità difensiva anche nei numeri.
Gualtiero Lasala - Di certo il ritorno di Armando Izzo sarà importante: schierare la difesa titolare dà più fiducia a tutti, ma la solidità non passa solo dal ritorno dell’ex Genoa. Servirà concentrazione dal primo minuto fino al 95’, punto sul quale ha insistito anche Walter Mazzarri in conferenza stampa. Se la difesa titolare del Torino si limiterà a fare ciò che sa, l’Inter potrebbe avere più di un problema ad arrivare dalle parti di Salvatore Sirigu.
Andrea Marchello - Izzo in campo è un'ottima notizia per il reparto difensivo. La sua esperienza ha contribuito nelle scorse gare a migliorare anche i compagni di reparto (sopratutto Djidji) ed a scaricare di responsabilità Sirigu. Resta il fatto che un solo giocatore non fa un reparto intero, ma ritrovare un grande protagonista della difesa granata è sicuramente un bene per tutto il gruppo. Con lui tra gli 11 titolari potremo rivedere le chiusure ed i tempi giusti che in sua assenza sono a volte mancati.
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