Quattro domande, tre pareri in merito. Le nostre opinioni, a volte concordi e a volte discordanti tra di loro. Ecco ToroPreview: prima della partita, tre dei nostri giornalisti risponderanno alle domande della redazione, dicendo la loro sull’impegno che attende la squadra e in generale sul momento dei granata. Opinioni personali a volte agli antipodi, per cercare di dare una visione più completa possibile al lettore sull’argomento trattato. Questa settimana, dall’altra parte del microfono ecco i nostri Alessandro Balbo, Andrea Calderoni e Alberto Girardi.
PREPARTITA
ToroPreview, verso Torino-Juventus: “Quante possibilità di vincere il derby?”
Arriva un derby tra due squadre in difficoltà. Che partita dobbiamo aspettarci?
Balbo - A mio avviso vedremo una partita ruvida, con poche occasioni da entrambe le parti. Chi delle due squadre saprà sfruttare al meglio queste opportunità deciderà il derby
Calderoni - Sarà un derby della paura. Non penso si tirerà molto e non penso si segnerà molto. Un calcio piazzato, un dettaglio: questo potrebbe fare la differenza.
Girardi - Il Torino sicuramente cercherà di non perdere, credo che entrambe le squadre saranno prudenti e non si sbilanceranno, ma la Juventus ha grande qualità davanti e sarà difficile non farli segnare.
Continuereste con il 4-2-3-1 delle ultime due uscite?
Balbo - Vanoli ha sempre detto di non essere un integralista dei moduli, ora lo sta dimostrando. Personalmente, continuirei con il nuovo modulo, soprattutto per dare maggiore sicurezza alla difesa e sfruttare la qualità sulla trequarti.
Calderoni - Sì, mi sembra la soluzione migliore per il Torino. Era da tempo che in tanti sostenevano il passaggio alla difesa a quattro. Il 3-5-2 non era più un modulo sostenibile per il Torino e speriamo sia stato definitivamente accantonato.
Girardi - Conta poco il modulo o i giocatori con cui si scende in campo. Chi indossa la maglia granata al derby deve capire che non è una partita come le altre, serve la grinta e la voglia giusta di correre per tutto il campo 90 minuti.
Chi può essere l’uomo derby?
Balbo - A mio avviso l'unico del Toro che può decidere sulla partita è Adams, anche se questo è noto anche agli avversari. Lo scozzese però ha mostrato che può essere sempre pericoloso sottoporta.
Calderoni - Difficile a dirsi. Auspico che possa essere Karamoh. Deve riscattarsi dall'erroraccio dell'ultima uscita: è stato un vero peccato perché ha rovinato quello che è stato uno dei suoi migliori periodi in granata.
Girardi - Se devo sceglierne uno mi piacerebbe fosse Vlasic, il Torino ha bisogno del suo numero 10 e il croato potrebbe fare un girone di ritorno molto importante. Deve prendersi la squadra sulle spalle, a partire dal oggi.
Quante chance ha il Toro di ritrovare un successo che manca da quasi dieci anni?
Balbo - Spes ultima dea recitava un motto latino. Poi se si guardano lo statistiche sicuramente non c'è storia, ma il calcio, per fortuna, non è solo fredda statistica. Come sempre il "vecchio cuore granata" può sempre fare la differenza in un Derby.
Calderoni - Direi scarse. Un derby vinto degli ultimi 39. L'ultimo derby vinto risale a quasi dieci anni fa. E la cosa sconvolgente sono state le prestazioni offerte, il più delle volte da dimenticare. In un climax ascendente di disastro sportivo il match d'andata ha fatto segnare un culmine difficilmente superabile.
Girardi - Tendenti a 0, anche se si dovesse vincere la statistica sarebbe impietosa in egual modo. Tra i vari disastri dell'era Cairo c'è anche il capitolo derby e battere i bianconeri sembra ormai un utopia. Nonostante ciò è giusto conservare un barlume di speranza, almeno tra le mura di casa, dove il tifo incondizionato verso al squadra rimane un fattore importante all'interno della gara.
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