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ToroPreview, verso Torino-Milan: “Su chi puntare a supporto di Belotti?”
Quattro domande, tre pareri in merito. Le nostre opinioni, a volte concordi e a volte discordanti tra di loro. Ecco ToroPreview: prima della partita, tre dei nostri giornalisti risponderanno alle domande della redazione, dicendo la loro sull’impegno che attende la squadra e in generale sul momento dei granata. Opinioni personali a volte agli antipodi, per cercare di dare una visione più completa possibile al lettore sull’argomento trattato. Questa settimana, dall’altra parte del microfono ecco i nostri Luca Bonello, Irene Nicola e Luca Sardo.
A Torino arriva il Milan capolista ed in piena corsa per lo Scudetto: i granata riusciranno nello sgambetto?
Bonello – Vorrei tanto dire di sì, ma il passato è esemplificativo. Per rispondere a questa domanda ne faccio io un'altra: quando è stata l'ultima vittoria del Toro contro una grande? Credo basti questo per capire la poca fiducia che ho nei confronti di questa partita.
Nicola – Penso che non sia così scontato che il Toro non possa fare uno sgambetto al Milan. E' vero che non ha mai vinto contro una big in tutta la stagione, ma è anche vero che contro l'Inter ci è andato molto vicino e che non sono state le partite sulla carta più proibitive quelle in cui ha sfigurato.
Sardo - Il Milan è costretto a vincere a tutti i costi questa sera dopo aver pareggiato la scorsa partita col Bologna, mentre il Torino da un punto di vista psicologico è più tranquillo e sono in casa: tutti fattori che giocano a favore dei granata di Juric. Per questo credo che il Toro possa fare una sgambetto alla squadra di Pioli.
In mezzo al campo non ci sarà Mandragora: su quale coppia puntereste in mediana?
Bonello – Punterei sulla coppia Lukic-Pobega. Ovviamente, il serbo è un insostituibile ed uno dei pilastri di questa squadra e quindi deve giocare, mentre al suo fianco serve un giocatore mancino e fisico e l'unico in rosa che rispecchia queste caratteristiche, oltre a Mandragora, è Pobega.
Nicola – Io punterei sulla coppia Lukic-Pobega. Juric ha piena fiducia nel serbo e non si priva mai di lui, se non per cause di forza maggiore. A lui affiancherei Pobega, considerando anche l'assenza di Mandragora. Credo che Pobega possa garantire ancora maggiore fisicità al centrocampo granata e penso che possa fare più la differenza in una partita così importante nel suo ruolo naturale piuttosto che sulla trequarti.
Sardo - Complice l'assenza di Mandragora, in mezzo al campo punterei sulla coppia Lukic-Pobega. Nonostante Ricci stia trovando un po' più spazio, può non essere ancora pronto per partire dall'inizio in un big match. Juric però potrebbe anche schierare Pobega trequartista: così facendo il candidato numero uno per affiancare Lukic sarebbe proprio l'ex Empoli.
Capitolo trequarti: nei panni di Juric chi scegliereste a supporto di Belotti?
Bonello – Punterei su Brekalo e Pjaca. Brekalo non si discute, è l'arma in più del Toro sulla trequarti e va messo in campo sempre. Per quel che riguarda Pjaca invece, lo schiererei più per mancanza di alternative che per merito. Se Mandragora fosse a disposizione, non esiterei a dire che al fianco di Brekalo ci va Pobega, ma, data questa indisponibilità, credo che Pobega vada arretrato in mediana e, al fianco di Brekalo, vada messo il meno peggio della truppa, quindi Pjaca. Seck non sembra essere pronto e quindi lo scarterei a priori, mentre Linetty in questo Toro sembra un pesce fuor d'acqua e ha fatto spesso fatica.
Nicola – Se dovessi scegliere una coppia per la trequarti punterei su Brekalo e Pjaca. Brekalo è l'unico vero insostituibile del reparto - oltre all'infortunato Praet -, non a caso è il giocatore in rosa che crea più occasioni da gol. Al suo fianco schiererei Pjaca, perché tra i giocatori disponibili è quello con più qualità e con più esperienza. In più penso che possa essere motivato dal voler riscattarsi dalle ultime uscite, in cui è apparso sottotono e poco concreto.
Sardo - Fossi in Juric mi affiderei alla coppia croata Brekalo-Pjaca. Il primo è imprescindibile, mentre il secondo deve dimostrare in questo finale di campionato il suo valore: i tanti problemi fisici lo hanno condizionato parecchio in questa stagione, ma il numero 11 se vuole essere riscattato dalla Juventus in queste ultime partite è chiamato a fare la differenza che sia dall'inizio o a gara in corso.
Dopo 792 giorni il Grande Torino tornerà al massimo della capienza. Al netto di una folta presenza rossonera sugli spalti, quanto potrà incidere il fattore ambientale?
Bonello – Sarà sicuramente una bella emozione, per i tifosi e per i giocatori. Credo che il fattore ambientale non favorirà né una squadra né l'altra, perché, data la presenza di tanti supporter rossoneri, lo stadio sarà diviso a metà, ma credo anche che darà una bella spinta ai calciatori, i quali, vedendo lo stadio pieno, saranno spinti a dare il 100% e a fare bene.
Nicola – Uno stadio con tanto pubblico sarà una cornice importante per il Torino, penso che potrà motivare la squadra a tirar fuori un qualcosa in più. I tifosi rossoneri allo stadio saranno tanti, ma il pubblico granata - e lo ha sottolineato anche Juric - ha sempre risposto in modo positivo, anche quando gli spalti erano più vuoti. Non c'è motivo di pensare che contro il Milan non sarà così.
Sardo - Inciderà eccome. Nonostante l'arrivo di molti tifosi rossoneri, il popolo granata si sa far sentire molto bene e specialmente in partite come queste il pubblico sono certo che inciterà e caricherà la squadra durante tutta la partita senza sosta.
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