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Quattro domande, tre pareri in merito. I nostri pareri, a volte concordi e a volte discordanti tra di loro. Ecco ToroPreview: prima della partita, tre dei nostri giornalisti risponderanno alle domande della redazione, dicendo la loro sull’impegno che attende la squadra e in generale sul momento dei granata. Opinioni personali a volte agli antipodi, per cercare di dare una visione più completa possibile al lettore sull’argomento trattato. Questa settimana, dall’altra parte del microfono ecco i nostri Roberto Ugliono, Silvio Luciani e Alberto Giulini.
Torino-Roma sarà un match particolare per i granata, che giocheranno con la consapevolezza di quanto accaduto nel match di ieri tra Cagliari e Parma. In questo senso pensate che per il Torino sia più un vantaggio o uno svantaggio giocare già sapendo i risultati delle dirette concorrenti per la salvezza?
Ugliono - La situazione del Torino attuale impone alla squadra di Nicola di non guardare i risultati delle altre concorrenti alla salvezza. La vittoria del Cagliari comunque impone ai granata di fare risultato contro la Roma, altrimenti il vantaggio sui sardi si riducerebbe ulteriormente al minimo.
Luciani - Il Torino ha avuto il merito di costruire un piccolo vantaggio sul terzultimo posto e, di conseguenza, è artefice del proprio destino nonostante abbia due partite in meno. In teoria la vittoria del Cagliari può mettere pressione, in pratica l'obiettivo non cambia: vincere per staccare di nuovo la zona retrocessione e agganciare Fiorentina e Benevento.
Giulini - Sicuramente giocare con quattro punti di vantaggio sulla terzultima avrebbe tolto un po’ di pressione. È inutile ribadire che una mancata vittoria del Cagliari avrebbe quasi consentito di chiudere definitivamente i conti battendo la Roma. Ma potrebbe anche esserci un risvolto positivo: non sentirsi così al sicuro aiuta a tenere alta la tensione. E poi in questo momento il Toro dovrebbe guardare anche davanti: la Fiorentina è in caduta libera ed il ritorno di Iachini non ha avuto un effetto positivo sulla squadra, mentre il Benevento si è sentito salvo troppo presto ed ora gioca con una paura addosso incredibile. In ogni caso il destino del Toro continua a dipendere esclusivamente dal Toro e questa, psicologicamente, è la cosa più importante.
Pensate che i granata possano essere in un certo senso favoriti dalle ultime fatiche europee della squadra di Fonseca, oppure i giallorossi saranno galvanizzati dal passaggio del turno?
Ugliono - Mi aspetto una Roma galvanizzata dal passaggio del turno. Allo stesso tempo è vero che Fonseca potrebbe optare per un ampio turnover, che potrebbe dare qualche chance in più al Torino. Se Fonseca dovesse schierare diverse seconde linee che non hanno il ritmo partita, allora i granata potrebbero puntare sul ritmo di gioco e provare a vincerla sull'intensità.
Luciani - Quello contro l'Ajax è stato un impegno complicato per la Roma. Un appuntamento che ha comportato un dispendio di energie fisiche ma soprattutto nervose. Il Toro ha avuto più tempo per preparare il match e sarà più fresco rispetto alla Roma, che nei turni di campionato immediatamente successivi alle gare di eliminazione diretta di Europa League ha raccolto soltanto quattro dei quindici punti disponibili. Per quanto mi riguarda è sicuramente un vantaggio.
Giulini - Dovrà essere molto bravo Fonseca a riportare l’attenzione sul campionato, perché nelle ultime settimane ho visto una Roma con la testa esclusivamente all’Europa League. Ed anche la scelta di non allenarsi venerdì dopo il passaggio del turno implicitamente lo ha confermato: i giallorossi sembrerebbero credere unicamente alla coppa come via per qualificarsi in Champions. Quindi sì, penso che il Toro possa in qualche modo essere favorito dagli impegni europei della Roma: un po’ perché giocare di giovedì ti condiziona inevitabilmente la domenica ed un po’ perché nelle ultime settimane la squadra di Fonseca mi è sembrata quasi arresa in campionato.
A livello di formazione, se foste al posto di Nicola, cambiereste qualcosa in vista della Roma oppure confermereste l'undici visto contro l'Udinese? Motivate la scelta.
Ugliono - Io confermerei l'11 titolare di Udine solo se Nkoulou e Singo ancora non sono recuperati al 100%. Tra i due, se dovessi rischiare qualcuno dal primo minuto, opterei per l'ivoriano, che può essere una minaccia per i giallorossi e che potrebbe fare la differenza sulla destra. La Roma costruisce le proprie vittorie anche grazie agli esterni e al gioco che svolgono sulle fasce, Singo potrebbe creargli più di qualche grattacapo se sta bene.
Luciani - Per quanto Buongiorno abbia sfruttato molto bene le occasioni che gli sono state concesse, il rientro di Nkoulou sarebbe fondamentale contro un attacco come quello della Roma. La seconda variazione la farei sulla destra: se Singo avesse anche solo un'ora di partita nelle gambe lo proporrei dall'inizio, con Vojvoda pronto per la staffetta. L'approccio sarà fondamentale per sorprendere una Roma che potrebbe (almeno inizialmente) avere la testa altrove e su quella corsia, senza Spinazzola, la gamba del numero 17 granata potrebbe fare la differenza in positivo.
Giulini - Mi verrebbe da dire che squadra che vince non si cambia. Ma se Nkoulou avesse i novanta minuti nelle gambe non ci penserei due volte a rimetterlo al centro della difesa. Bremer al suo posto ha fatto molto bene ed anche Buongiorno ha dimostrato di valere, ma l’esperienza del camerunese può risultare decisiva in partite come quella di oggi. Per il resto non toccherei nulla, tenendo una carta come Singo da usare nella ripresa per cercare di colpire in velocità una Roma stanca.
Belotti ha un feeling particolare contro i giallorossi - il "Gallo" ha segnato tre gol nelle ultime tre partite contro la Roma - pensate che possa essere lui l'uomo dell'impresa per il Torino?
Ugliono - La fortuna di Belotti è che - rispetto al passato - non è da solo. Con Sanabria il feeling è ancora da trovare, ma il paraguaiano gli potrà togliere un po' di peso e potrebbe alleggerire il Gallo dal peso di dover salvare la baracca. Questo potrebbe aiutarlo a diventare ancora più decisivo. In questo momento, però, non sono i singoli a fare la differenza, ma il gruppo. A Udine vero che Belotti ha trasformato il rigore, ma è altrettanto vero che il resto della squadra ha lottato e resistito all'assalto dell'Udinese.
Luciani - Quando i punti diventano importanti e i palloni iniziano a pesare il Gallo si trasforma in leone. Ce l'ha dimostrato a Udine, ce l'ha dimostrato nello scorso finale di stagione, ce lo dimostrerà anche contro la Roma. Ne sono convinto.
Giulini - Sì. Prima di tutto perché nelle partite che contavano Belotti è stato sempre decisivo. Lo ha fatto vedere già sabato scorso ad Udine: rigore decisivo procurato a realizzato. E poi la difesa della Roma non mi sembra così irresistibile, Belotti e Sanabria possono colpire.
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