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PREPARTITA

ToroPreview, verso Verona-Torino: “Giusto parlare di obiettivo Europa?

Redazione Toro News
Ogni settimana alcune domande sul prossimo match a tre dei nostri giornalisti, che ci dicono la loro sul momento del Toro

Quattro domande, tre pareri in merito. Le nostre opinioni, a volte concordi e a volte discordanti tra di loro. Ecco ToroPreview: prima della partita, tre dei nostri giornalisti risponderanno alle domande della redazione, dicendo la loro sull’impegno che attende la squadra e in generale sul momento dei granata. Opinioni personali a volte agli antipodi, per cercare di dare una visione più completa possibile al lettore sull’argomento trattato. Questa settimana, dall’altra parte del microfono ecco i nostri Alessandro Balbo, Andrea Calderoni e Alberto Girardi.

Il Toro arriva a Verona dopo il passo falso contro il Lecce. Che partita dobbiamo aspettarci?

Balbo - Dal punto di vista della partita, in generale, dobbiamo aspettarci una gara fisica e tecnica da parte delle due squadre. Esattamente come il Lecce, il Verona è una squadra organizzata con un'idea precisa di gioco. Per quanto riguarda il Toro, in particolare, i ragazzi di Vanoli arrivano sì ridimensionati, ma consapevoli dei propri limti e dei propri punti di forza. In tal senso, ci si aspetta una prestazione più matura e coraggiosa.

Calderoni - Beh, io direi che quello con il Lecce è stato un mezzo passo falso. Il Torino ha incontrato delle difficoltà, è vero, però non è stato tutto da buttare. Mi aspetto una gara fisica, la più fisica di questo primo scorcio di stagione sarà quindi un test diverso rispetto agli altri fin qui affrontati dal Torino di Vanoli. Secondo me, sarà curioso vedere come deciderà di giocarsela il tecnico granata.

Girardi - Ancora conosciamo poco Paolo Vanoli e non è facile capire come il tecnico vorrà impostare la gara. Dopo il passo falso di Lecce, in cui il Toro avrebbe anche meritato una sconfitta, questa sera ci si deve aspettare una partita migliore da parte dei granata. Sicuramente non sarà una gara facile dato che il Verona è partito bene in campionato ed è una squadra molto fisica.

 

Sugli esterni cambiereste qualcosa rispetto all'ultima partita?

Balbo - Le fasce saranno il fulcro della partita, essendo Tchatchoua e Lazovic le due frecce più avvelenate di Zanetti. Vanoli farebbe bene a puntare sempre su Sosa a sinistra, sia perchè non ci sono alternative sia perchè il giocatore sta mostrando un cescendo. Sulla destra è più complesso, Pedersen non sembra ancora pronto e Lazaro mostra ancora discontinuità nelle prestazioni. Ci potrebbe stare l'azzardo Dembélé per mischiare le carte i tavola.

Calderoni - Penso che Borna Sosa sarà titolare, mi sorprenderebbe il contrario. Lazaro penso che possa ancora partire favorito sulla corsia di destra. Pedersen, secondo me, ha bisogno di un po' di tempo e poi inizieremo a capire se può starci nel mazzo oppure no.

Girardi - Paolo Vanoli ormai sembra fidarsi di Lazaro, che oggi mi aspetto parta titolare sulla corsia di destra. Sulla fascia di sinistra invece credo che con il tempo il titolare diventerà Borna Sosa, essendo l'unico esterno mancino in rosa. Già da stasera dunque credo che giocheranno l'austriaco e il croato, la possibile coppia titolare di questa stagione.

 

Capitolo attacco: su quale coppia puntereste al Bentegodi?

Balbo - Per le prestazioni viste non ci sono dubbi: Zapata-Adams, coppia che vince non si cambia. L'affinità tra i due è ottima, Zapata come prima punta e lo scozzese che gli gioca più distante per servirlo ed eventualmente pronto ad inserirsi. Sanabria e Karamoh possono aiutare in corso d'opera.

Calderoni - Partita fisica, partita da Zapata e Adams nel tandem d'attacco. Non avrei dubbi a puntare su loro due. Adams deve ambientarsi nel campionato italiano e per farlo deve giocare. A mio avviso è la spalla ideale per il colombiano.

Girardi - Adams ha ancora bisogno di adattarsi nel campionato italiano, mentre Sanabria se è in forma sa come fare gol in ogni partita. Nonostante ciò punterei su Adams, lo scozzese è molto motivato in questo inizio di stagione, mentre Tonny sembra stia un po' soffrendo mentalmente il poco minutaggio. Spero comunque che il paraguaiano entri in corso d'opera, perché Vanoli avrà comunque bisogno del miglior Sanabria durante la stagione.

 

Ha fatto bene Vanja a indicare l'Europa come obiettivo stagionale?

Balbo - L'Europa è un fine legittimo ma non essenziale. Quello di Vanoli, come detto da lui stesso in conferenza, è un progetto a lungo termine e non bisogna arrivare a conclusioni avventate sul suo operato in caso di manacata qualificazione europea. Detto questo, non bisogna nemmeno accontentarsi di una salvezza troppo tranquilla e mettere i remi in barca ad Aprile. Il Toro, ora, deve lottare in ogni partita per dimostrare chi è e cosa è: la sua identità, la sua storia. Questo è l'obiettivo primario. Comunque, sperare non fa mai male.

Calderoni - Francamente non metterei alcun obiettivo nel mirino, se non i quaranta punti. Si tratta di un anno zero, non soltanto per l'esordio di Vanoli ma anche per le cessioni eccellenti di Buongiorno e Bellanova. Non bisogna illudersi per gli 8 punti in quattro partite. Proprio per questo, fin dalla prima domanda, ho ridimensionato il discorso: quello con il Lecce non è stato un passo falso, solo un mezzo passo falso perché questo Toro alla lunga è tutto da visionare.

Girardi - E' comprensibile che Vanja dopo le grandi prestazioni di inizio campionato si senta galvanizzato e carico a tal punto di parlare di Europa. Se nella testa del serbo e magari anche degli altri componenti della rosa l'obiettivo è un posto tra le prime sette ben venga, certo è che per essere il primo anno di Vanoli e per la contestazione legata ai fatti di quest'estate i tifosi non devono credere che una mancata qualificazione in Europa in questa stagione sia un fallimento.