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toro
di Flavio Bacile
Si potrebbe iniziare sostenendo, l’importante è battere l’Udinese, non importa come, per i tre punti e per dedicare qualcosa di bello...
"di Flavio Bacile
"Si potrebbe iniziare sostenendo, l’importante è battere l’Udinese, non importa come, per i tre punti e per dedicare qualcosa di bello alla propria tifoseria. Allora verrebbe più facile accettare le scuse del Presidente Cairo, rammaricato dopo la partita giocata al Sant’Elia per lo “spettacolo” offerto.Si potrebbe anche dire che per prodezze e delizie si può anche aspettare, lo show ha i suoi tempi, meglio prima portare a casa una tranquilla salvezza, il tempo debito per emozioni e sentimento, prima o poi verrà. Una carezza ed un buffetto a tutti, riprendiamo in mano il copione e sicurezza, mercoledì c’è un altro match da giocare, l’importante è giocarlo da Toro. Magari non quello vero, sontuoso ed irriverente come solo lui può esserlo, ma almeno il Toro di questi tempi tra cicala e formica, testa, muscoli e corsa.C’è una maglia da onorare, una prestazione imbarazzante da riscattare, novanta minuti da sfangare, un amore da riconquistare. Quello della tua gente, sospesa tra disagio ed incredulità, innamorata e tradita, cicala nell’animo, formica per necessità. Cagliari sia solo un episodio, uno sgambetto del destino, ne forma ne sostanza, una luce spenta, una partita per comprendere che senza essere Toro anche la formica morirebbe di stenti.
"Sotto quindi con l’Udinese, con l’unico vincolo di dare il duecento per cento, l’accortezza di essere subito in partita, protagonisti malgrado tutto, con la laboriosità della formica e la sfacciataggine della cicala. La partita è quella giusta aldilà dell’avversario che merita sempre rispetto. L’occasione è propizia, per scaricare tensioni, per ritrovare gioco e solidità, per fare gruppo, per tramutare in cori festosi il memento dei morti che qualcuno aveva già intonato, perché la festa non è finita, deve semplicemente cominciare.
"Continua su http://www.alessandrorosina.it/?a=articolo&id=1225
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