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Tre nomi per il futuro mister

Redazione Toro News
Dal taccuino di Marengo stanno uscendo i primi nomi dell’allenatore del futuro. De Biasi non interessa, mentre si cercherà di fare ancora un tentativo per trattenere Arrigoni che ha lavorato così bene con la squadra in questi amari giorni di...

Dal taccuino di Marengo stanno uscendo i primi nomi dell’allenatore del futuro. De Biasi non interessa, mentre si cercherà di fare ancora un tentativo per trattenere Arrigoni che ha lavorato così bene con la squadra in questi amari giorni di ritiro. Se però il tecnico romagnolo dovesse declinare l’offerta sono pronti in ordine: Zeman, Papadopulo e Colomba. Il tecnico boemo piace molto, non ha uno stipendio altissimo, ha allenato in piazze meno importanti come Avellino e soprattutto sarebbe la rottura definitiva con quel servilismo verso i poteri forti del calcio e della Fiat che ha contraddistinto il duo Cimminelli, Romero, senza avere nessun tornaconto. Oltretutto Zeman aiuterebbe anche a catalizzare l’attenzione sui granata, considerando la portata del suo personaggio. Con lui il progetto inizierebbe subito a farsi importante, almeno si assisterebbe a del buon gioco e il suo nome potrebbe allettare alcuni giocatori a rimanere e altri ad arrivare. Papadopulo resta la scelta più facile, non ha problemi ad accettare la B e avrebbe modo di mettere in mostra tutte le doti che ha già fatto vedere a Siena e a Roma, sapendo tenere bene le redini della squadra e praticando un gioco divertente e in fondo redditizio. Colomba può andare bene in ogni occasione, ma nessuno vuole sminuire l’ex tecnico di Reggina e Livorno. Sa il fatto suo, è un uomo serio, magari non sa urlare con i giocatori svogliati, ma comunque non è affatto una seconda scelta come qualcuno potrebbe pensare. Fra i tre nomi papabili i tifosi sceglierebbero Zeman ad occhi chiusi. Adesso Marengo e Rodda sono al lavoro per sciogliere tutti i dubbi e non è certo un lavoro facile, ma il Toro da ricostruire ha anche il suo fascino dopo gli ultimi scempi dirigenziali, soprattutto nessuno deve abbandonare un progetto che ha come scopo una pronta rinascita.