Il Torino ha vinto a Genova contro una squadra, la Sampdoria, a dir poco cadaverica, ormai sull’orlo del baratro della serie B e del possibile fallimento. Più che del gioco, vista la pochezza dell’avversario, per i granata è stata importante la vittoria che la riporta in classifica ha un solo punto dall’8° posto. E’ giusto per gli uomini di Juric mirare il più lontano possibile in classifica visto che sabato prossimo ci sarà una sorta di scontro diretto contro il Monza.
CONTROCORRENTE
Toro, tre punti importanti a Genova per mirare l’8° posto
Inutile dire che la vittoria contro i blucerchiati ribadisce ancora una volta che il Toro gioca in maniera più serena in trasferta. Le due vittorie consecutive contro Lazio e Sampdoria lo testimoniano. Mercoledì scorso a Marassi il Toro ha fatto valere la miglior superiorità tecnica con la coppia Ilic-Ricci che ha dominato a centrocampo mentre le fasce sono state devastate da Vojvoda e Vlasic a sinistra mentre a destra Singo soprattutto nei primi 45 minuti ha fatto quello che ha voluto anche se poco aiutato da un Seck, sì volenteroso ma a cui è sempre mancato quel guizzo vincente negli uno contro uno.
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Poi il gol di Buongiorno è il giusto premio ad un ragazzo, cresciuto nel settore giovanile del Toro, che tifa da sempre Toro, e che giovedì ha letto i nomi degli Invincibili a Superga. Un gol nato da una pennellata di Ilic, un disegno da architetto del centrocampo indirizzato per la testa del numero 4 granata. Non male per questi due ragazzi.
Molte sono state le occasioni da gol create dai granata e solo grazie a eccellenti interventi del portiere Ravaglia che ha sventato i tiri di Vlasic e di Sanabria non si è concretizzato un punteggio vistoso già nel primo tempo. Il centravanti granata ha giocato al solito molto bene ed è andato molto vicino a segnare il suo undicesimo gol in campionato.
Il gol del raddoppio è poi nato da un assist improvviso di Vojvoda per Pellegri che tutto solo si è involato verso la porta blucerchiata segnando la sua seconda rete in campionato. Tutto bene eccezion fatta per l’esultanza esagerata di Pellegri che ha innescato la miccia di una polveriera già pronta a esplodere per i motivi che tutti conoscono e che riguardano la situazione della società blucerchiata oltre a quella in campionato.
Le scuse del giocatore a fine partita sono giuste ma rimane comunque ingiustificato quel gesto che poteva far esplodere uno stadio intero. Pellegri deve ricordarsi che è un giocatore del Toro e quando scende in campo non deve fare il tifoso genoano bensì il professionista. E’ giovane, imparerà!
Adesso domenica il Toro si scontrerà contro la rivelazione del campionato, quel Monza costruito con molta intelligenza da Galliani e allenato una un giovane Palladino che ha portato una ventata di freschezza nel gioco dei brianzoli. Il Monza visto contro la Roma è parsa squadra che attacca molto gli spazi, che concede poco in difesa ed è soprattutto brava a giocare in velocità e di prima. I granata dovranno essere al massimo della concentrazione per tutti i 90 minuti senza mai avere cali di tensione perché contro i giallorossi Caprari e soci hanno tentato di vincerla lottando fino al 95° e solo una prodezza del portiere romano ha sventato la sconfitta.
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