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Nei giorni precedenti la partita, la dea bendata toglie dal mazzo delle carte il difensore più in forma, l'esterno più forte ed il fantasista in rampa di lancio. Prima che inizi l'evento, pensa di non aver fatto abbastanza: via...
Nei giorni precedenti la partita, la dea bendata toglie dal mazzo delle carte il difensore più in forma, l'esterno più forte ed il fantasista in rampa di lancio. Prima che inizi l'evento, pensa di non aver fatto abbastanza: via anche il sostituto di quel difensore che dicevamo. E poi, una volta notato (ma non era bendata?) che la carta del capitano era tornata a pesare come sa, prende pure quella e la accartoccia.Non ha mai amato troppo il granata, la fortuna, e sembra davvero che ci sia un suo sortilegio quando un centrocampista prende la mira e, da 30 metri, calcia con naturalezza e classe un pallone quasi telecomandato. Quasi, perché la signora soffia e lo spinge sul palo.Qualcuno potrebbe abbattersi, invece gli undici capitanati dall'Angelo Azzurro no; anzi, cercano di trasformare in carburante che brucia ogni ostacolo che trovano sulla propria strada.Così, chi non avrebbe dovuto giocare e lo ha fatto solo per via degli infortuni altrui diventa colui che apre in due il match gonfiando la rete; quel giocatore che non ha trovato il gol ma il montante diventa il trascinatore e manda in meta ben due compagni; e via crescendo, passando per il terzino reinventato centrale con ottimi risultati, finendo all'attaccante che “corre corre sì però non vede la porta!” e invece la vede sempre meglio, con il passare delle settimane.Niente nomi, oggi, nemmeno uno; che è come enunciarli tutti. Perché il migliore in campo, ieri, é stato il Toro: un undici vero, una squadra vera, dove ognuno ha dato il meglio delle proprie possibilità giocando sempre per il collettivo. Il risultato parla chiaro: annichilita un'avversaria che in trasferta vince quasi sempre, che non ha mai perso con un simile distacco e che a fine gara non ha potuto che ammettere la superiorità del Toro.Un Toro tremendista in cui é parso di rivedere materializzarsi, per alcuni istanti, l'immagine di grandi predecessori della sua grande storia, magari con un po' meno talento ma con pari cuore. E non é poco.Uno di questi spiriti granata ha senz'altro provveduto a mettere la ciliegina sulla torta di una serata perfetta: a metà ripresa, nell'area sotto la roboante Maratona in molti giurano di aver visto il fantasma di...Maspero.
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