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Tudor contro Juric, sfida tra amici: a Verona Igor ha già fatto meglio di Ivan
"Non è il momento di parlare delle differenze tra me e lui. Voglio parlare della partita: l'amicizia è l'amicizia, poi il lavoro èlavoro": era stato chiaro e perentorio prima del match d'andata tra il suo Hellas Verona e il Torino di Ivan Juric il croato Igor Tudor. Queste parole varranno a maggior ragione a distanza di qualche mese. Amici da una vita, saranno rivali sul campo sabato 14 maggio alle 18 i due connazionali croati. “Ivan è un genio del calcio. Va capito, supportato, aiutato e sempre coinvolto, ma se messo in condizione dà tutto e fa miracoli. Credo che al momento in Italia sia tra i primi tre o quattro allenatori più forti”: la stima e il rispetto che Tudor prova nei confronti del collega sono testimoniati da queste parole espresse già nell'ottobre 2020.
PASSATO - Non solo Tudor e Juric sono connazionali, ma entrambi sono figli di Spalato, Ivan dell’agosto del 1975, Igor della primavera del 1978. Si conoscono, infatti, fin da bambini e ancora oggi sono costantemente in contatto; del resto, quando Tudor si è presentato a Verona per prendere il posto di Eusebio Di Francesco non ha avuto dubbi nel sottolineare che “con Juric siamo amici e ci conosciamo fin da piccoli: parliamo spesso di calcio, anche se ognuno ha la sua visione. Io spero di fare qualcosina di quello che ha fatto lui”. In effetti, Tudor nella città di Romeo e Giulietta è stato capace di rielaborare quanto di buono fatto da Juric e sta raggiungendo risultati addirittura migliori del suo illustre predecessore. Tudor, infatti, ha raccolto sino ad oggi 52 punti in 33 partite sulla panchina del Verona, una media di 1.57 punti a partita. Mentre nel suo biennio in Veneto Ivan si è fermato a 49 punti prima e 45 punti poi, sempre in 38 partite.
ANDATA - All'andata il Torino vinse a fatica contro l'Hellas tra le mura amiche. I due tecnici croati diedero vita a una partita combattuta, intensa e con poche occasioni da gol. Alla fine la spuntò il granata sul gialloblù, sebbene la sofferenza sia stata superiore rispetto a quella auspicabile considerato che l’Hellas giocò in dieci uomini per 65 minuti. Dei granata piacque molto l'approccio alla gara il 19 dicembre scorso, mentre meno incisiva fu la gestione. Ben si comportò Tudor, capace di tenere in gara i suoi fino all'ultimissima curva. Il tecnico dei veneti fu straordinario nella lettura della gara. Reagì prontamente all’espulsione di Giangiacomo Magnani e al 28’ non ebbe paura di stravolgere la propria squadra, togliendo Lasagna e Caprari e coprendosi con Sutalo e Tameze. Anche queste annotazioni sul match d'andata testimoniano quanto Juric e Tudor siano in rampa di lancio nella nostra Serie A. Nei due precedenti una vittoria per Juric (quella di dicembre) e un pareggio (il 24 settembre 2019 Verona-Udinese 0 a 0).
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