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“Tutti utili, nessuno indispensabile”. Con questo concetto Giampiero Ventura si è presentato in estate al Torino, prima a parole e poi con i fatti. Le prime giornate di campionato hanno visto il...
"“Tutti utili, nessuno indispensabile”. Con questo concetto Giampiero Ventura si è presentato in estate al Torino, prima a parole e poi con i fatti. Le prime giornate di campionato hanno visto il tecnico cambiare continuamente uomini, per far sentire tutti protagonisti nel progetto granata. Poi pian piano si sono cominciati a delineare gli undici titolari, come ovvio che fosse, con alcuni elementi diventati indispensabili.
"Si pensi ad Ogbonna, colonna portante di questo Toro, ma anche a Iori, non a caso i due giocatori che hanno collezionato più minuti nella rosa granata, oltre 2500. Il regista è stato per molti mesi ed è tuttora uno degli uomini simbolo della squadra, con Ventura che lo ha sempre schierato anche quando il giocatore non era al meglio. D’altronde nell’organico attuale non ne esistono altri con caratteristiche simili a quelle dell’ex centrocampista del Livorno.
"Nelle ultime due giornate si è assistito però ad un cambio di rotta, con Iori lasciato a riposo contro Juve Stabia (neanche convocato) e Gubbio (in panchina). Una scelta quella operata da Ventura che conferma quanto detto in precedenza e cioè che in questo Toro nessuno è davvero insostituibile e Vives, pur avendo caratteristiche diverse, ha dimostrato di poter interpretare più che bene quel ruolo quando si vuole dare un po’ di riposo a Iori (foto N.Campo). E questo lascia decisamente ben sperare per il futuro prossimo.
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