Dal nostro inviato a Udine
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Udinese-Torino 1-2, Juric in conferenza: “Vanja super quando è concentrato”
L'allenatore del Torino Ivan Juric, dopo aver parlato ai microfoni dei broadcaster,è atteso nella sala conferenze della Dacia Arena per commentare la gara appena conclusasi contro l'Udinese. Il tecnico granata interviene così anche in conferenza stampa.
Congratulazioni mister. Qua ci hanno rimesso le penne tutte le grandi. Dal digiuno che aveva il Torino forse avevate fame...
"L'Udinese è forte, ha giocatori molto forti, molto fisici, molto tecnici con accelerazioni (come Deulofeu e Pereyra). Possono abbinare qualsiasi tipo di gioco. Sono tosti: se pressi alto hanno giocatori come Success che ti mettono in difficoltà, mentre se stai basso hanno le qualità tecniche per crearti problemi. Oggi non ci è mancata la fame per vincere, spesso abbiamo fatto partite dove si giocava bene e avevo la sensazione che mancasse un pezzo. In settimana avevo fatto vedere l'Udinese ai ragazzi, facendo notare la cattiveria che ci mettono quando segnano: 9 gol su calci piazzati. Situazioni anche banali dove riescono a segnare. Oggi noi abbiamo fatto bene questo aspetto".
Pietro Pellegri: lei aveva detto che doveva migliorare molto, oggi lui ha avuto una grande reazione.
"Pellegri non si è mai allenato regolarmente prima di venire qui, non ha mai fatto partita di 90' nella sua vita. Non ha mai fatto 3 partite di fila di 60'. Ha subito per 3 anni grossi infortuni muscolari che non ti permettono di lavorare e migliorare. Da 10 mesi ha trovato continuità nel lavoro ma ha problemi di cicatrici che lo bloccano e a volte si deve fermare per qualche giorno. Ha potenza, caratteristiche giuste da attaccante vero, ha anche la testa giusta. Deve migliorare, ma io lo dico in senso positivo".
Dove avete vinto oggi la partita?
"Avevamo tanta fame. Udinese mi è piaciuta molto. Ci sono partite come contro l'Empoli dove dovevamo vincere 7-1, anche con l'Inter la sconfitta non era meritata. Oggi i bianconeri erano tanta roba, abbiamo affrontato una squadra difficile. Noi abbiamo creato tanto, ma se usciva un altro risultato non c'era niente da dire. Oggi abbiamo anche sofferto. Poteva esserci un altro risultato".
In passato il Toro è stato più bello, ma hai ritrovato pezzi che ti erano sfuggiti. E' stato il Toro più completo del campionato?
"No no. Bisogna vedere le difficoltà che ci sono state, altre partite sono state giocate meglio. Oggi abbiamo sofferto anche. A volte prevale l'aspetto di cattiveria, di sfruttare l'occasione. Ma come prestazione possiamo fare meglio. Come prestazione non direi sia stata la migliore. Se guardiamo al risultato è una grande partita, ma io guardo anche altre cose".
Oggi ha prevalso la linea verde in difesa, meno esperienza senza Ricardo Rodriguez e Koffi Djidji. Riproporrà questa scelta in futuro?
"Sono tre ragazzi giovani con grande voglia di crescere e migliorare. Vorrei fossero più tosti e più aggressivi. Però la base c'è e c'è anche voglia di lavorare. Li volevo riproporre dopo il Cittadella, hanno grande voglia di lavorare. Ma devo migliorarli sia tatticamente che fisicamente".
Yann Karamoh ha sbagliato un gol nel finale. Cosa ha pensato in quel momento?
"Oggi volevo essere positivo e in panchina mi costringevo a pensare che la avremmo vinta. Ci ha portato bene".
Quanto c'è di Milinkovic-Savic in questa vittoria e quanto l'atteggiamento e la concentrazione del portiere, che è stata la stessa di Pellegri e di altri giocatori, magari è mancata in Nemanja Radonjić?
"Milinkovic-Savic quando è concentrato è fortissimo. Ad esempio contro l'Empoli quando abbiamo subito poco è andato in difficoltà. Oggi è stata una partita intensa e ha reso. Lui è un portiere super quando è concentrato: para, è sul pezzo, è alto, guida la difesa. L'attaccante e il portiere possono determinare molto. Radonjić invece è un fantasista, fa un gol contro il Cittadella di quelli che è difficile vederli poi a volte fatica. Oggi ha fatto assist e poi invece ha sbagliato alcune volte. E' anche vero che il ragazzo non ha mai avuto continuità. Cercheremo di lavorare su questo aspetto senza togliergli fantasia, ma non può bastargli una sola giocata".
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