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Udinese-Torino 2-2, Ricci: “Non siamo stati concreti, ci dobbiamo lavorare”

Le parole del centrocampista granata in conferenza stampa
Redazione Toro News
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Al termine della sfida tra Udinese e Torino, Samuele Ricci, capitano dei granata in questa sfida e autore del gol del pareggio, ha rilasciato delle dichiarazioni in conferenza stampa. Di seguito le sue parole.

Hai voluto aspettare un po': era il 26 gennaio quando hai segnato l'ultima volta, contro il Cagliari. Però hai insistito anche oggi ed è un gol importante. Avevate bisogno di una prestazione del genere."Sì. Anche nel primo tempo abbiamo creato molto, ma non siamo stati concreti, è un aspetto su cui dobbiamo lavorare. Come dobbiamo lavorare anche sulle palle inattive, perché quest'anno abbiamo preso forse troppi gol su palle inattive, serve più cattiveria. Però siamo riusciti a recuperare una partita sotto di due gol, quindi vuol dire che il gruppo c'è. Bisogna giocare più liberi di testa, perché ci sono le qualità". 

Viste le difficoltà in fase offensiva, per l'assenza di Zapata, gli inserimenti dei centrocampisti, come il tuo, possono essere utili. Però anche avere questa predisposizione a cercare il tiro e la leadership che tu hai sono utili."Sì, l'inserimento dei centrocampisti è un aspetto su cui il mister sta lavorando molto. Bisogna migliorare nella conclusione finale e nell'ultimo passaggio, però giocando palla a terra li abbiamo messi in difficoltà. Secondo me ci vuole più personalità". 

Il mister ha detto che si aspetta anche da te delle conclusioni da fuori. Quanto vi manca questo aspetto? Ancora oggi tanti spazi poco sfruttati... "Ha ragione, come ho detto prima bisogna migliorare, forse oggi ho avuto anche un'occasione nel primo tempo, potevo tirare e l'ho scaricata. Ci vuole quel coraggio in più". 

Ti abbiamo visto cambiare tantissimi ruoli qui a Torino, c'è un ruolo in cui ti senti più a tuo agio? "Bella domanda. Mi trovo bene in quasi tutti i ruoli. L'importante per le caratteristiche che ho e che abbiamo è giocare palla a terra, anche se le cose adesso vengono meno e abbiamo voglia di alzare la palla per paura di sbagliare, ma non dobbiamo preoccuparci di questo: è giocando palla a terra che riusciamo a mettere in difficoltà le squadre". 

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