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gazzanet
"Il turno infrasettimanale fugge via, veloce. Neanche il tempo di analizzare appieno la partita con l'Udinese che già c'è da pensare alla prossima sfida, e che sfida: sabato c'è il derby della Mole.
"Ma facciamo ancora un passo indietro, e vediamo cosa ci lascia, oltre a 3 punti preziosi, la sfida della Dacia Arena.
"Questa squadra dà il meglio solo quando spinge al massimo sull'acceleratore. L'attacco a quattro imbastito da Mihajlovic garantisce esplosività e dinamicità, ma ancora non basta. Quando si è trattato di abbassare i ritmi del gioco, il Torino si è consegnato all'Udinese, e quello di ieri non è stato un caso isolato. Nel futuro, anche le energie saranno risorse preziose, e bisognerà sapere amministare anche gli 1-0. Un passo che la squadra granata sembra ancora dover affrontare.
"Attenzione, c'è concorrenza. Il Torino a Udine scopre due pedine che potranno essere importanti in chiave futura: Ansaldi, che potrà amministrare l'alternanza con De Silvestri a destra - e perché no, anche dare una mano a sinistra all'occorrenza - e Lyanco, ieri autore di uno splendido esordio nel calcio italiano. È vero, il brasiliano studia ormai da febbraio per diventare un perno in granata, ma una prima di questo livello era tutt'altro che scontata. Il ragazzo ha le qualità, e le ha mostrate. Al netto di qualche ingenuità, crescerà ancora. E il Toro, oggi, sorride.
"Sbanda ancora, e pericolosamente, questo Toro, soprattutto quando viene a mancare l'apporto della squadra alla difesa, che si ritrova scoperta. È quel che è accaduto al 94' della gara di ieri: solo un grande Ansaldi ha evitato un 3-3 che sarebbe stato amarissimo. Manca ancora qualcosa in difesa, intesa come fase di squadra, e non solo come reparto, reparto che ha comunque dimostrato qualche distrazione di troppo, come in occasione del rigore concesso ieri all'Udinese. Per questo c'è ancora necessità di giocare tanto insieme, e le vittorie aiutano a farlo con serenità. Anche in un derby.
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