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Udinese-Torino

Redazione Toro News

ABBIATI: regala il vantaggio all’Udinese sbagliando il tempo dell’intervento e l’errore gli toglie tranquillità psicologica. Il secondo gol non lo vede immune da colpe, sventa in compenso su Iaquinta al...

ABBIATI: regala il vantaggio all’Udinese sbagliando il tempo dell’intervento e l’errore gli toglie tranquillità psicologica. Il secondo gol non lo vede immune da colpe, sventa in compenso su Iaquinta al 24 st e su Eremenko. 5,5

COMOTTO: deve vedersela con Di Natale che gli crea più di qualche grattacapo. Spinge meno che con il Parma, ma quando lo fa il Toro si rende pericoloso. Nella ripresa è più alto, si fa sorprendere sul taglio di Felipe che porta al 2-0 e poi cerca di spingere con insistenza ma invano. 6

FRANCESCHINI: con Asamoah ha un brutto cliente, veloce e pungente. Se la cava con anticipo e mestiere sia di piede che di testa. Incolpevole sui gol, è lui quello dei due centrali che imposta senza particolari sbavature. 6

DI LORETO: provvidenziale su Iaquinta al 18’, sbaglia spesso l’appoggio e soffre il dinamismo di Asamoah e la fisicità di Iaquinta. Si fa tagliare fuori dal traversone di Di Natale e gioca senza particolare incisione. Da rivedere. 5,5

BALESTRI: il punto debole della difesa. Comincia giocando da ultimo mediano e da primo dei difensori. Al solito soffre gli avversari veloci e Asamoah gli fa vedere le streghe. Impreciso e nervoso, con lui il ghanese va sul velluto. Spinge in modo impreciso nella ripresa e l’azione del raddoppio nasce dalle sue parti. 5

DE ASCENTIS: canta e porta la croce recuperando e distribuendo palloni con generosità. Disattento sulla giocata di Di Natale che lo beffa. Nella ripresa con il centrocampo a 3, gioca a sinistra. Merita un giallo con un fallo tattico. Mette Abbruscato davanti a De Sanctis all’11 st, poi cala. 6

BARONE: è sfortunato sul palo che colpisce dopo una fase di studio in cui fatica a trovare la posizione. Stenta a lanciare i compagni, giocando sotto tono per tutto il primo tempo. Nel secondo tempo gioca da mediano destro senza incidere. 5

LAZETIC: debutta dal 1’, sta bene e si vede. Dopo il gol va a sinistra con Fiore che si sposta a centro e Rosina a destra. Calamita il gioco e i falli che si cerca platealmente favorendo la difesa avversaria e facendo arrabbiare arbitro e compagni. 6

Dal 1’st GALLO: gioca come play maker arretrato. Uno dei giocatori più tecnici della rosa. Disegna traiettorie interessanti impostando tutte le azioni della squadra. Un cervello di cui si sente il bisogno. 6

ROSINA: si vede per la prima volta al 15’ quando dribbla due avversari e apre bene per Lazetic. Viaggia un po’ a corrente alternata, ma quando parte palla al piede è difficile fermarlo. Quando va a destra tende però ad accentrarsi e non incide come dovrebbe e potrebbe. 5

Dal 13 st. STELLONE: con lui in campo è un altro Toro. Sfortunato al 17’ st quando la sua punizione esce di un soffio. Da una mano alla difesa sui corner, si fa vedere in tutte le azioni più pericolose dell’attacco, servendo anche un pallone d’oro a Muzzi 6

FIORE: cerca il dialogo palla a terra e sfiora il gol al 7’, piano piano sta regolando l’alzo del piede, tarato sempre meno sullo zero. Regala emozioni quando dialoga bene palla a terra con Rosina e Abbruscato. Gioca a sprazzi senza incidere troppo. 5

Dal 28’ st MUZZI: l’uomo più pericoloso dell’attacco granata. Entra con la voglia matta e sfiora il gol al 35’ con un’azione tutta in velocità, ci va di nuovo vicino al 44’ st quando spreca con un tiro al volo un grande assist di Stellone. Fa movimento e sostanza, quanto e più dei suoi compagni di reparto. 6

ABBRUSCATO: osservato speciale ha di fronte due marcantoni che si fanno rispettare soprattutto sulle palle alte. Si rifà palla a terra, con un bel sinistro a lato al 23’. Gioca una partita di grande sacrificio stando spesso spalle alla porta. Il tipo di gioco sviluppato non lo aiuta. E’ sfortunato sulle conclusioni e sembra essere sulla buona strada. 5,5

ZACCHERONI: la partita del Toro dura 25’ quando mette in mostra un bel gioco, autoritario e ben disposto in campo. Si vede già la sua mano nel bene con i fraseggi in orizzontale e nel male, con eccesso di palloni portati. Dopo con il gol viene meno lo spirito della gara con il Parma e la lucidità. La sensazione è che a furia di cambiare uomini e moduli mandi in confusione i suoi. Comincia con un 4-2-3-1, dopo 25’ cambia di ruolo Rosina, Fiore e Lazetic che toglie forse prematuramente. Nella ripresa passa prima a un 4-3-2-1 e poi al 4-3-3 non aiutato anche dalla scarsa vena di Fiore e Rosina e dal poco movimento degli attaccanti. 5