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gazzanet
"Partiamo da una premessa: il Settore Giovanile deve essere interpretato come una "fabbrica" che deve produrre giocatori. Pertanto, è giusto che la Primavera sia al servizio della Prima Squadra: che, quando ha bisogno, deve poter prelevare i giovani più meritevoli, e allo stesso modo deve avere la possibilità di mandare al "piano di sotto" i propri giocatori che stanno recuperando da infortuni. Questo è quanto sta succedendo anche al Torino, come in molte altre realtà. Nessuno trascura l'importanza dei trofei giovanili: ma lo scopo primario di un vivaio deve essere quello di forgiare giocatori e uomini pronti per la Prima Squadra.
"La gestione di Simone Edera in Udinese-Torino ci ha però lasciati un po' interdetti; a voler essere pignoli, rappresenta l'unico neo di un pomeriggio perfetto per la squadra di mister Ventura. Il fatto che Edera - per la verità, a causa degli acciacchi altrui - sia stato aggregato stabilmente nelle ultime settimane è una grande notizia per il ragazzo in primis, che ha le giuste ambizioni per un ragazzo della sua età e del suo talento, e per tutto il Settore Giovanile. Ma il concetto che vogliamo esprimere è il seguente: se si sceglie di togliere alla Primavera un giocatore insostituibile nel momento decisivo della sua stagione, allora gli si deve almeno concedere una vera opportunità per mettersi in mostra. Lo spezzone di appena cinque minuti concesso a Edera alla Dacia Arena, contro degli avversari derelitti e in un Toro che aveva ormai deposto le armi, difficilmente si può definire tale.
"Eppure la situazione sembrava favorevole per poter concedere uno spazio significativo a Edera. Senza obiettivi di classifica da raggiungere per il Toro, e in una partita ampiamente chiusa, Belotti aveva già avuto modo di rinforzare la sua candidatura per la Nazionale grazie a una rete da cineteca (segnata al minuto 56), e Martinez si era già riscattato con sè stesso e con la sorte con una bella realizzazione. Proprio per questo speravamo che Edera potesse avere modo di giocare almeno 15-20 minuti finali, con la speranza magari di provare anche a segnare, contro i bianconeri friulani di fatto già sotto la doccia. Non è stato così, e il talento classe 1997 è entrato solo al minuto 85 al posto di Martinez.
"Siamo comunque fiduciosi che l'esperienza di Simone Edera in Prima Squadra possa continuare nelle prossime due partite che rimangono, prima della fine della stagione. Con altri due gettoni accumulati contro Napoli ed Empoli sì che il Torino potrebbe dire di aver valorizzato uno dei suoi giovani migliori: non ci sono, in Italia, tanti giocatori del 1997 con 4 presenze in Serie A. A quel punto, a livello di strategia societaria, il sacrificio imposto alla Primavera avrebbe a nostro parere un senso compiuto.
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