Ieri notte i Drughi - uno dei gruppi ultras della Juventus - sono andati a Superga e hanno esposto due striscioni: il primo con scritto "Dal 1897 la vera storia di Torino siamo noi" e il secondo con l'immagine di una zebra che sconfigge un toro con la scritta "El mata Toro". Il tutto è stato pubblicato sulla loro pagina Instagram tramite un post con la didascalia: "Alza gli occhi al cielo, quello che reputi tuo stasera come tutti i giorni ti abbiamo dimostrato che è nostro". Era, poi, arrivata la reprimenda della società bianconera (QUI PER LEGGERE LA VICENDA). Infine, è arrivato il comunicato dei tifosi juventini, che hanno voluto smarcarsi dalle accuse di voler infangare la memoria dei caduti della tragedia che coinvolse il Grande Torino il 4 maggio 1949, tramite i canali social: «Nessuno si è permesso nemmeno di pensare a oltraggiare la lapide dei caduti. E’ stata solo una dimostrazione che Superga, dominando dall’alto la nostra città, fa parte dal 1897 della storia della prima squadra di Torino. La basilica di Superga è sin dalla sua costruzione, simbolo della città di Torino alla pari della Mole e del Caval’d brons (la statua equestre in piazza San Carlo, ndr), e non del Torino inteso come squadra di calcio. Lungi pertanto da noi inneggiare ai morti, come vorremmo fosse fatto nei nostri riguardi dalle altre tifoserie».
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Ultrà Juventus: “Nessun oltraggio ai caduti. Superga simbolo di Torino”
Gli ultras bianconeri hanno voluto smarcarsi dalle accuse
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