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Un anno fa, vittoria dopo il ritiro

Edoardo Blandino

di Edoardo Blandino

 

Questo sabato ci sarà l’ultima partita dell’anno 2009 del Toro. Si andrà a giocare a Vicenza, in una sfida zuppa di ex, da una parte e...

di Edoardo Blandino

"Questo sabato ci sarà l’ultima partita dell’anno 2009 del Toro. Si andrà a giocare a Vicenza, in una sfida zuppa di ex, da una parte e dall’altra. In questi anni le due squadre si sono scambiate diversi giocatori ed è normale che per molti di loro questo weekend sia speciale. Il Torino, però, non si può lasciare andare a sentimentalismi e deve guardare al presente e alla classifica deficitaria. La vetta comincia ad essere distantuccia, ma la zona play-off è ancora lì ad un passo, appena pochi punti sopra. I granata in questo campionato hanno già perso molti punti per strada, forse addirittura troppi, e il cambio di allenatore non ha impresso quella svolta che ci si attendeva. Può darsi che dopo la pausa natalizia Di Michele e compagni inizino ad ingranare, ma per adesso bisogna limitare i danni, in attesa di tempi più felici. Beretta, allora, in vista dell’ultima gara prima della sosta, ha deciso di portare la rosa in ritiro. A Coverciano si può lavorare meglio, senza pressioni e ritrovare la concentrazione giusta. D’altronde è prassi comune portare la squadra lontano da casa qualche giorno se le cose non funzionano bene. Purtroppo, non sempre, questa medicina si rivela quella giusta. Ma spesso capita che sia così. Ed in fondo, a Torino, lo sanno bene.

"L’anno scorso, proprio di questi tempi, si era ripetuta la stessa storia: Novellino si era (ri)accasato in casa granata e dopo la sconfitta per 5-2 contro il Bologna aveva deciso di portare tutti in ritiro per ritrovare la concentrazione adatta. Il primo impatto fu positivo e la vittoria contro la Fiorentina in Coppa Italia dimostrò la bontà di questa decisione. Ma anche pochi giorni dopo, in campionato, il Toro ottenne un importante successo contro il Napoli proprio alla vigilia delle vacanze. Al termine della gara Dzemaili affermò l’importanza di essersi estraniati dal contesto torinese e di aver lavorato in tranquillità. Allora Novellino tornava sulla panchina e conosceva già quasi tutti i giocatori, oggi Beretta deve scoprire le potenzialità di ogni ragazzo. Ma la speranza è che il risultato del match post ritiro sia lo stesso di un anno fa.

"(Foto: M. Dreosti)